Fumo di "terza mano", ancora più nocivo |
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Scritto da Celeste Nappi |
Sabato 01 Febbraio 2014 16:54 |
Mai prima d’ora, però, si era arrivati a pensare che la sola “puzza” di fumo potesse essere nociva. Tuttavia, i ricercatori della California University hanno riscontrato seri danni sulle cavie costrette a respirare “fumo di terza mano”. Si è scoperto, infatti, che le particelle del fumo che si depositano nell’ambiente e sugli oggetti sono addirittura più nocive del fumo diretto, perché con il passare del tempo aumentano in tossicità.
Gli organi interni delle cavie hanno subito seri danni, soprattutto i polmoni e il fegato. «L’esposizione al fumo di terza mano – ha spiegato Manuela Martins-Green, biologa cellulare a capo dello studio - prolunga inoltre la rimarginazione delle ferite e aumenta l’iperattività». Insieme al fumo passivo, il fumo di terza mano minaccia seriamente la salute dei non fumatori, ovvero dei bambini e di chi, per una scelta di vita ha deciso di preservare la propria salute non fumando. Questa rinuncia potrebbe tuttavia essere stata vana, se si convive con uno o più fumatori, che oltre alla propria salute minacciano seriamente quella di chi gli sta accanto. La ricerca ha dimostrato che non basta fumare lontano dagli altri, ma per preservarne la salute bisognerebbe sempre e comunque fumare all’aperto. Il fumo provoca continuamente una molteplicità di danni piuttosto gravi, anche se spesso il fumatore tende a minimizzare. Si passa dalle patologie dell’apparato respiratorio fino a quelle dell’apparato cardiovascolare, fino all’insorgere di tumori, provocati in larga parte dalle componenti della sigaretta, essendo queste cancerogene di natura, come il benzene e il benzopirene, che nella sola Italia sono la causa di 80mila decessi annuali. Il fumo, prima causa mondiale di morte evitabile, può creare anche danni di minore entità. Recenti studi hanno infatti dimostrato il legame del fumo, anche passivo, con la calvizie, in quanto la nicotina, sostanza che tra l’altro crea la stessa dipendenza di una vera e propria droga, diminuisce l’afflusso di sangue alla cuoio capelluto. Si passa poi a danni meramente estetici come l’ingiallimento delle unghie e dei denti e l’invecchiamento precoce della pelle. Nelle donne incinte, il fumo diminuisce il necessario apporto di sostanze nutrienti al feto, per questo in gravidanza è altamente sconsigliato. Si così può solo sperare che le nuove, spaventose scoperte convincano finalmente una buona parte dei fumatori a smettere, se non per se stessi, almeno per le persone che li circondano, bambini in primis. |