Politiche 2018 - Due donne nella rosa dei candidati del Quirinale: Marta Cartabia e Elisabetta Belloni |
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Scritto da Redazione |
Martedì 08 Maggio 2018 10:37 |
Nell'empasse post voto, dove ancora oggi ci sono schermaglie tra due contendenti principali, dopo la pacata nota del Presidente Mattarella di ieri sera, la più super partes degli ultimi 20 anni e più (almeno sulla carta), dal fonti del Quirinale spuntano due nomi per un Governo a Termine e sono quelle di due donne: Marta Cartabia (sinistra) ed Elisabetta Belloni (destra).
Elisabetta Belloni, classe 1959, laureata in scienze politiche alla LUISS di Roma nel 1982, inizia la carriera diplomatica nel 1985. Ha ricoperto incarichi nelle ambasciate italiane e nelle rappresentanze permanenti a Vienna e a Bratislava, oltre che presso le direzioni generali del Ministero degli Affari Esteri.
Dal novembre 2004 al giugno 2008 ha diretto l'Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri, è stata quindi direttore generale della cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri dal 2008 al 2013, e dal gennaio 2013 al giugno 2015 è stata direttore generale per le risorse e l'innovazione.
Nel febbraio 2014 è stata promossa ambasciatore di grado e dal giugno 2015 ha ricoperto la carica di Capo di Gabinetto del Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Nell'aprile 2016 viene nominata Segretario Generale del Ministero degli Affari Esteri ed entra in carica il 5 maggio, subentrando così al dimissionario ambasciatore Michele Valensise. È inoltre docente di Cooperazione allo sviluppo alla LUISS di Roma. Marta Cartabia, classe 1963, laureata in giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano nel 1987 con il massimo dei voti e lode, discutendo la tesi «Esiste un diritto costituzionale europeo?» (relatore Valerio Onida, futuro presidente della Corte costituzionale).
Nel 1993 ha conseguito il dottorato di ricerca in legge presso l'Istituto universitario europeo di Fiesole (supervisore, Bruno de Witte). Specializzatasi all'Università di Aix-Marseille sui temi della giustizia costituzionale comparata, ha svolto periodicamente attività di ricerca all'estero, in particolare negli Stati Uniti d'America. Subito dopo la laurea è stata research fellow all'University of Michigan Law School di Ann Arbor sotto la direzione dei professori J. H. H. Weiler e T. Sandalow.
Dal 1993 al 1999 è stata ricercatrice di diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano e fra il 1993 e il 1995 ha svolto funzioni di assistente di studio presso la Corte costituzionale; successivamente è stata professore associato (1999 - 2000) ed ordinario (2000 - 2004) di istituzioni di diritto pubblico presso l'Università degli Studi di Verona; dal 2004 è professore ordinario di diritto costituzionale presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove è anche stata titolare del corso Jean Monnet in diritto costituzionale europeo (2005 - 2008). Ha insegnato in numerosi atenei, in Italia e all'estero, tra cui Tours, Tolone, San Sebastián, Eichstätt.
È stata Inaugural Fellow allo Straus Institute for Advanced Study in Law and Justice (New York University), diretto da Joseph H.H. Weiler. Ha incarichi di direzione in numerose riviste di settore nazionali e internazionali ed è tra i fondatori, nonché co-direttore, di Italian Journal of Public Law, la prima rivista giuridica italiana interamente in lingua inglese.
È membro dell'Associazione italiana dei costituzionalisti e dell'Inaugural Society's Council di ICONS – The International Society of Public Law.
Incarichi istituzionali
Dal 2003 al 2006:componente aggiunto del Network of Indipendent Experts on Fundamental Rights della Commissione europea.
Dal 2008 al 2010: esperto italiano di FRALEX - "Fundamental Rights Agency Legal Experts", Agenzia europea dei diritti fondamentali dell'Unione europea a Vienna.
Dal dicembre 2017: membro sostituto della Commissione europea per la Democrazia attraverso il Diritto, nota anche come Commissione di Venezia.
Giudice costituzionale
Marta Cartabia con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il giorno del giuramento come giudice costituzionale (13 settembre 2011)
Il 2 settembre 2011 è stata nominata giudice della Corte costituzionale della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ha prestato giuramento al Quirinale il 13 settembre 2011 insieme al giudice Aldo Carosi eletto a luglio e proveniente dalla Corte dei conti.
È la terza donna ad essere nominata giudice dopo Fernanda Contri e Maria Rita Saulle; è anche tra i più giovani giudici mai nominati, preceduta solo da Francesco Paolo Bonifacio, Aldo Mazzini Sandulli, Livio Paladin e Antonio Baldassarre.
La nomina di Marta Cartabia ha suscitato perplessità nella comunità LGBT, espresse sul web da una testata a tematica a riguardo di una dichiarazione in cui ha ricordato che, in una decisione depositata precedentemente al suo ingresso nel collegio (sentenza n. 138 del 2010), la Corte Costituzionale ha affermato che la Costituzione italiana protegge la famiglia, differenziandola da altre forme di convivenza, e non prevede il matrimonio omosessuale.
Il 12 novembre 2014 viene nominata vicepresidente della Corte costituzionale dal suo presidente Alessandro Criscuolo venendo riconfermata il 24 febbraio 2016 dal neoeletto presidente Paolo Grossi e l'8 marzo 2018 dal presidente Giorgio Lattanzi.
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