Sorrento - Arrestato un iracheno in contatto con l'ISIS, segnalato da Francia e Belgio |
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Scritto da Redazione |
Martedì 22 Marzo 2016 20:40 |
L'iracheno si chiama Aziz Eshan, arrestato nei giorni scorsi a Napoli dagli uomini della Digos, diretti da Luigi Bonagura, su richiesta dell'autorità giudiziaria elvetica. «Abbiamo fatto un punto sui risultati in materia di sicurezza. Dal primo gennaio 2015 a oggi sono state controllate 109764 persone sospette ed eseguite 2249 perquisizioni su soggetti ritenuti contigui ad ambienti dell'estremismo religioso. Sono stati controllati 22139 veicoli e i passeggeri di 241 navi. Sono state tratte in arresto 396 persone e indagate in stato di libertà 653 persone» ha spiegato il ministro dell'Interno al termine del Comitato per l'ordine e la sicurezza. «Sono state eseguite 74 espulsioni per motivi di sicurezza e prevenzione del terrorismo. Tra loro anche 5 imam e dal 2002 a oggi 23 predicatori islamici espulsi. Inoltre, le Digos hanno arrestato 73 persone, 48 delle quali coinvolte in indagini connesse al terrorismo. A queste vanno aggiunte 23 persone arrestate reparti antiterrorismo dei carabinieri. Infine, questa mattina è stato arrestato vicino Napoli un iracheno noto per essere in contatto con dei terroristi», ha concluso Alfano.
Lo sgomento el Sindaco Cuomo di Sorrento Probabilmente in costiera era arrivato stamattina per la prima volta. In penisola sorrentina, con le generalità note agli archivi della polizia internazionale, infatti, Aziz Ehsan, 46 anni, bloccato a Sorrento dalla Digos della Questura di Napoli, non trova altre tracce. L’iracheno è stato arrestato in esecuzione di un mandato di cattura europeo per i reati di tentata aggressione, minacce e sequestro di persona. Sul suo conto risulterebbero in atto legami con cellule terroristiche internazionali. Aziz Ehsan aveva appena messo piede a Sorrento, quando è stato bloccato dagli agenti della Digos. L’iracheno avrebbe riferito che il suo arrivo a Sorrento sarebbe legato alla sua attività di mediatore immobiliare: affittava o sub affittava abitazioni a turisti. Ma al momento dell’arresto non aveva ancora occupato nessun alloggio in penisola sorrentina. Forse non ne è avuto neppure il tempo. "Lascia sgomenti apprendere che nella nostra terra si sia potuto nascondere un presunto terrorista. Confidiamo che l'intelligence accerterà che si è trattato di un episodio isolato, senza alcun legame con la penisola sorrentina", ha spiegato il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, alla notizia diffusa dal ministro dell'Interno, Angelino Alfano, dell'arresto dell’iracheno. L'uomo, fermato a Sorrento, sarebbe noto alle autorità belghe e francesi perché in contatto con cellule terroristiche. Le parole del console Usa per il Sud Italia: «Queste tragedie non devono cambiare il nostro atteggiamento e le nostre abitudini» «Di nuovo una tragica notizia, un evento che ci dimostra come il terrorismo possa colpire anche nelle nostre città. Occorre rafforzare il nostro impegno per collaborare insieme, come Paesi democratici, per dimostrare che quello che è importante è la pace». Lo ha detto il console generale degli Usa a Napoli, Colombia A. Barrosse, nel corso della sua visita al Comune di Cosenza, in riferimento agli attentati terroristici di stamane a Bruxelles. «Noi dobbiamo tentare di cambiare l'atteggiamento di quelle persone che pensano che per vincere devono uccidere - ha aggiunto la rappresentante diplomatica - mentre noi sappiamo bene che per vincere dobbiamo vivere tutti nella pace. Dobbiamo essere cauti e prudenti, ma non lasciare che queste tragedie possano cambiare il nostro atteggiamento e le nostre abitudini di vita». Short URL: http://2cg.it/2vc |