Salerno - Non parla l'algerino arrestato a Bellizzi - Si chiama Djamal Eddin Ouali |
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Scritto da Redazione |
Domenica 27 Marzo 2016 18:30 |
L' algerino resta in carcere fino alla decisione della Corte d' Appello di Salerno sulla richiesta di estradizione avanzata dal Belgio. L' udienza per la decisione - ha detto il legale di Ouali, avvocato Gerardo Cembalo - si terrà il 1 aprile. L' algerino è accusato di essere implicato in una rete di falsari di documenti, utilizzata anche da terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles. L'uomo parla solo francese e - secondo le informazioni raccolte dagli investigatori - viveva nel territorio salernitano insieme alla moglie. Ouali è stato bloccato a Bellizzi, una cittadina di oltre 13mila abitanti a una trentina di chilometri a sud di Salerno, alla fermata di un bus, in via Roma, dinanzi all'ingresso della chiesa del Sacro Cuore. Si accingeva a salire su un autobus e non ha opposto resistenza quando i poliziotti lo hanno arrestato. E' stato portato in Questura a Salerno dove è rimasto, negli uffici della Digos, fino a tardi per essere poi trasferito nel carcere di Fuorni. Ouali, poco più di una settimana fa, aveva chiesto il permesso di soggiorno all'Ufficio Immigrazione della Questura di Salerno. Da qui le indagini della Digos, diretta da vicequestore Luigi Amato, che ha provveduto alla comparazione con le foto diramate dalle autorità belghe che aveva spiccato il 6 gennaio scorso un mandato di arresto internazionale. Le indagini proseguono per risalire al luogo dove Ouali si era stabilito, individuare un'eventuale rete di appoggi sul territorio e i motivi per i quali ha scelto il territorio salernitano.
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