Attacco a Parigi - Uno dei terroristi aveva il biglietto per lo Stadio - Il dramma di Diarra |
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Scritto da Redazione |
Domenica 15 Novembre 2015 14:01 |
Allora si è fatto esplodere mentre tentava la fuga.
Lo riporta il Wall Street Journal, citando un addetto alla sicurezza dello stadio. Il racconto dell'addetto alla sicurezza - spiega il Wsj - sarebbe stato confermato dalla polizia secondo cui l'obiettivo del terrorista era chiaramente quello di farsi saltare in aria all'interno dello stadio per generare panico e una fuga di massa che avrebbe provocato una strage. Ad assistere alla partita decine di migliaia di spettatori, tra cui il presidente francese Francois Hollande. L'episodio sarebbe avvenuto circa 15 minuti dopo l'inizio dell'incontro amichevole tra Francia e Germania. Tre minuti dopo l'esplosione provocata dal terrorista fermato un altro kamikaze si è fatto esplodere nei pressi dello stadio, mentre un terzo ha innescato l'esplosivo vicino a un fast food McDonald's. Il dramma di Lassana Diarra, centrocampista che gioca nella Nazionale francese Una tragedia nella tragedia. E' quella che ha colpito la famiglia di Lassana Diarra, 30 anni, centrocampista di origini maliane che gioca nella Nazionale francese. L'ex Arsenal e Real Madrid ha comunicato, con un lungo tweet, la tragica scomparsa dalla cugina, Asta Diakite, uccisa proprio mentre lui era in campo nell'amichevole contro la Germania, allo Stade de France. "Alla luce degli avvenimenti drammatici avvenuti - ha scritto Diarra, sul proprio profilo Twitter - e con il cuore pieno di tristezza, prendo la parola oggi. Sono stato personalmente toccato dalla tragedia: mia cugina, Asta Diakite, figura tra le vittime di una delle sparatorie che ha avuto luogo ieri, dove sono scomparse decine di altri innocenti. Lei è sempre stata per me un rifugio, un supporto, una sorella maggiore. In questo clima di terrore è importante per tutti noi rappresentanti del Paese e della sua diversità di prendere la parola". "Dobbiamo rimanere uniti contro un orrore che non ha né colore e neppure religione - prosegue -. Difendere il rispetto e l'amore della pace. Grazie a tutti per la vostra testimonianza e i messaggi: prendetevi cura di voi e della vostra famiglia: che i nostri morti riposino in pace".
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