Love/Life – La vita al tempo dell’ISIS e del terrorismo |
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Scritto da Giovanni Di Cecca | |||||||
Domenica 22 Novembre 2015 17:17 | |||||||
Love/Life fu l’ultimo album degli 883 pubblicato nel 2002, prima della carriera da solista di Max Pezzali.
Se l’11 settembre 2001 segna una data spartiacque nella vita e nei costumi degli USA, sul rafforzamento delle misure di sicurezza negli aeroporti (ultima in ordine di trovata il bodyscanner, non ancora usato in Italia ed in Europa), senza dubbio Venerdì 13 novembre segna lo spartiacque in Europa (e per una volta spezziamo una lancia in favore dei superstiziosi).
Se prima la Love/Life, gli amori, la vita, gli incontri pubblici, erano una cosa scontata, forse troppo, dal 13 novembre sembra che tutto sia sospeso, in attesa, come se la realtà fosse piombata severamente e crudelmente nelle nostre vite togliendoci le cuffie dei suoni a noi familiari.
Parigi si è trovata in capo a pochi istanti da una città da vivere ad una città in assetto di Guerra.
Colpi d’arma da fuoco, bombe, mattanza in un teatro dove si ascoltava musica, e quella vita che cambia in un istante, al netto delle perdite umane.
Militari per strada, polizia, controlli serrati anche per andare a prendere un treno, fosse anche una metropolitana per spostarsi due o tre fermate più in la.
I fatti di Saint-Denis hanno fatto ripiombare Francia ed Europa nella paura, ed ancora una volta la città ritorna nella paura.
Se il Mali, per noi europei rimane ancora una terra lontana e non meraviglia l’ex Premier Romano Prodi che, in una intervista ai colleghi de Il Mattino, dice se l’aspettava (dal 12 settembre 2008 presiede il Gruppo di lavoro ONU-Unione Africana sulle missioni di peacekeeping in Africa), più vicina diventa la situazione in Belgio in quella Bruxelles, capitale d’Europa.
Stavo rivendendo le immagini di un viaggio fatto solo 2 anni fa alla Commissione Europea, e il caso vuole che il nostro albergo si trovasse proprio nella Zona di Molenbeek, un quartiere ordinato con una fortissima presenza araba, quasi un ghetto.
Tornando a in Europa, anche se i proclami sono differenti, il dopo Venerdì 13 tutta Europa è cambiata.
Crolla di fatto Schengen, ovvero la libera circolazione, con la chiusura di parecchie frontiere, soprattutto quelle della Francia.
In Belgio oltre alla Metro e l’introduzione del coprifuoco, termine che sembrava relegato al tempo lontano della II Guerra Mondiale, si ferma il Campionato ed anche l’Europa League rischia di fermarsi, come già espresso in un altro articolo.
Ma in Italia (e nel resto d’Europa) non va meglio.
A Roma anche andare a prendere un treno diventa una sfida, e a San Pietro oggi per assistere all’Angelus, varcare il confine di stato tra Repubblica e Santa Sede è diventato un fila lunga per il passaggio al metal detector.
L’Ambasciata Americana a Roma ha consigliato ai propri cittadini di non andare nei punti sensibili come il Colosseo, Piazza San Pietro, che come è possibile vedere è presidiata dalle Forze dell’Ordine.
Da domani scatta il piano sicurezza in vista del Giubileo della Misericordia indetto da Papa Francesco
Cambia la nostra vita e la nostra percezione di essa.
La Londra, come riportato ieri, sono state arrestate tre persone legate al terrorismo ed è stato fatto sgombrare una strada del centro
Per quanto anche a Parigi si stia cercando di tornare alla normalità, dove i parigini stanno ripopolando le piazze anche in barba al divieto di assembramento imposto dal Governo fino al 30 novembre (e secondo me prorogabile dal Governo).
Al momento non possiamo che dire ISIS 1 Europa 0, Love/Life al centro…
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