Bruxelles - Sgominta una cellula Jiadista 6 arresti |
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Scritto da Redazione |
Lunedì 23 Novembre 2015 01:08 |
Salah Abdeslam non è stato arrestato
Nel corso della vasta operazione una cellula jihadista è stata neutralizzata a Molenbeek. Le operazioni si sono svolte in diverse zone della capitale belga, a Charleroi ma anche a Liegi. Nel corso delle operazioni, la polizia in assetto di guerra ha bloccando al transito all'area centrale del quartiere di Molenbeek, tra la Place Communale e la Chaussée de Gand. Mezzi delle forze dell'ordine hanno impedito l'accesso presidiati da uomini con armi automatiche e passamontagna. La polizia ha transennato e chiuso al transito per alcune ore anche la zona di Place St. Catherine. L'area si trova al centro di Bruxelles, dove è in corso di allestimento il mercato di Natale ed a poche centinaia di metri dal quartiere di Molenbeek A Bruxelles l'allerta terrorismo resta al massimo livello, e la polizia belga lancia la sua offensiva per stringere il cerchio attorno a Salah Abdeslam, che però riesce a sfuggire. Dopo una retata scattata con una maxi-operazione coordinata in sette quartieri della città, le forze dell'ordine arrestano 16 persone, tutte in qualche modo collegate all'inchiesta sui fatti di Parigi, che ha portato il terrore anche in Belgio. La minaccia rimane "seria e imminente", e spinge il Paese a restare blindato. I 16 arresti - che dovranno essere convalidati dal giudice - non bastano a rassicurare le autorità, che chiedono il massimo riserbo e non accettano domande sull'inchiesta. Salah è ancora in fuga, e non si può abbassare la guardia. La polizia lo avrebbe visto a Liegi ma poi avrebbe perso le sue tracce mentre scappava su una BMW in direzione della Germania. Le operazioni coordinate della polizia sono scattate nel tardo pomeriggio, subito dopo che il premier Charles Michel aveva confermato che l'allerta rimane al livello 4. Le forze speciali hanno chiuso un ampio perimetro vicino alla Grand Place, sono entrati in un hotel Radisson poco distante, e hanno compiuto azioni a Etterbeek, Molenbeek, Jette, Anderlecht, Forest, Woluwe. Tutto sotto gli occhi di una città spettrale. A Molenbeek, sono entrati anche a casa dello zio di Salah. C ontemporaneamente, altre tre perquisizioni si sono svolte a Charleroi. Ma in tutte le operazioni non sono state trovate né armi né esplosivi.
Un inedito per il Belgio, una situazione eccezionale dettata dalla gravità della situazione, con un terrorista in fuga pronto a farsi esplodere aiutato da parecchi complici, forse una decina. Il Governo belga e l'antiterrorismo temono ancora "offensive a più riprese contro molteplici obiettivi", soprattutto quelli affollati, esattamente con a Parigi. E non hanno intenzione di correre rischi, nonostante ammettano di essere consapevoli dei danni "economici e professionali" che tali misure estreme hanno come conseguenza.
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