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Brexit - Vertice UE: 'Niente negoziati prima di notifica formale Gb' |
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Scritto da Redazione |
Lunedì 27 Giugno 2016 20:20 |
"Quello che è accaduto nell'ultima settimana ci dimostra che questo è un tempo propizio: se da un lato siamo tristi per il voto dei britannici è anche vero che questo è un tempo propizio per una nuova pagina dell'Ue". Lo afferma il premier Matteo Renzi dal vertice di Berlino individuando nella parola greca 'kairos', che significa "tempo opportuno", quella adatta a descrivere questo momento dell'Europa. "L'Unione europea non ha un direttorio. L'Ue è un'organizzazione complessa in cui ciascuno dà il suo contributo". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Berlino rispondendo a una domanda sull'invito di Angela Merkel al vertice con François Hollande sulla Brexit.
"Oggi il quadro normativo" per un intervento nazionale "è molto difficile, ciononostante tutto ciò che servirà per dare tranquillità e fiducia ai cittadini sarà oggetto dell'attenzione delle istituzioni europee e di quelle nazionali, a partire dal governo italiano". Lo afferma il premier Matteo Renzi a Berlino rispondendo a chi gli chiede di un eventuale intervento del governo, in raccordo con l'Ue, sul credito a seguito degli effetti finanziari di Brexit.
Trovo "interessante il percorso proposto che prende atto che la Gran Bretagna ha deciso, si volta pagina, non è possibile perdere tempo. Ma contemporaneamente si lavori a una strategia per i prossimi mesi che ci porti al cuore di ciò che l'Europa deve essere". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Berlino
"E' importante che l'Italia ci sia, che con Matteo vuole iscriversi pienamente nell'approccio europeo". Lo afferma il presidente francese Francois Hollande nel corso della conferenza stampa dal vertice a Berlino.
"Il Regno Unito deve dar prova di saper dimostrare rispetto nei confronti di quello che siamo come Unione europea". Lo ha detto il presidente francese François Hollande a Berlino. Certamente "manterremo relazioni solide con il Regno Unito", ha aggiunto
Esiste un "calendario previsto dal Trattato" per l'uscita della Gran Bretagna dall'Ue dopo il referendum sulla Brexit, "ma può essere accelerato". Lo ha detto il presidente francese François Hollande a Berlino, ribadendo che "sta ai britannici comunicarci il prima possibile questa decisione".
"In questo momento serve dare prova soprattutto di responsabilità: non possiamo perdere tempo per non creare incertezza". Lo dichiara il presidente francese Francois Hollande a Belino.
"Il Consiglio europeo dovrà essere condotto per trovare una procedura comune" sulla Brexit, "dobbiamo dare un nuovo impulso ai lavori dell'Unione, vogliamo elaborare misure concrete nei prossimi mesi per la sicurezza interna ed esterna, per la lotta terrorismo, agire in modo strategico nei paesi d'origine dell'immigrazione". Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel dal vertice di Berlino con Matteo Renzi e Francois Hollande dopo la Brexit.
Non ci possono essere colloqui con la Gran Bretagna fino alla richiesta formale di uscita all'Ue. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel nella conferenza stampa con Matteo Renzi e François Hollande
Il confronto tra Germania, Francia e Italia fa parte di una "procedura comune che non fa altro che rafforzare la nostra capacità di azione post referendum", ma la decisione della Ue non sarà presa a tre bensì a 27. E' quanto ha risposto la cancelliera Angela Merkel ad una domanda sulla nascita di un nuovo 'direttorio' a tre in seno alla Ue. Renzi incassa la fiducia del Governo La Camera ha approvato la risoluzione presentata dai capigruppo della maggioranza di governo, con cui si approvano le comunicazioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi e che impegna il governo a "sollecitare un rapido chiarimento delle implicazioni del referendum britannico, con l'avvio della procedura prevista dall'articolo 50" del Trattato dell'Unione Europea. L'Aula del Senato ha approvato la risoluzione di maggioranza (151 sì, 73 no e 6 astenuti) che impegna il governo a sollecitare un rapido chiarimento delle implicazioni del referendum britannico, con l'avvio della procedura prevista dall'art. 50 del Trattato sull'Unione europea e a confermare "il tradizionale impegno europeista dell'Italia".
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