Fase 2 - Scuola - Il Ministro Azzolina firma l'Ordinanza: dal 14 settembre 2020 tutti in classe - Il Farmacolo Silvio Garattini critico |
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Scritto da Redazione |
Sabato 25 Luglio 2020 11:22 |
>>> Fase 2 - Campania - Rischio seconda ondata Il 14 settembre si torna a scuola. La Ministra Lucia Azzolina ha firmato l'ordinanza che stabilisce l'avvio delle lezioni per l'anno scolastico 2020/21. La data prevista dall'ordinanza vale per tutte le scuole dell'infanzia, del primo ciclo e del secondo ciclo di istruzione appartenenti al sistema nazionale di istruzione, compresi i Centri provinciali per l'istruzione degli adulti, su tutto il territorio nazionale.
Le Regioni adotteranno, poi, le determinazioni di propria competenza in materia di calendario scolastico, ferma restando la necessità di effettuare almeno duecento giorni di lezione, secondo quanto stabilito dalla normativa vigente. Confermato lo svolgimento, a decorrere dal 1 settembre 2020, delle attività di integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all'anno scolastico 2019/2020. «Escludo che si sarà un nuovo lockdown generalizzato come quello che c'è stato. A marzo non eravamo preparati, siamo stati travolti da uno tsunami. Ma l'Italia ha reagito molto bene». Così il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina, ospite di Ponza D'Autore, intervistata da Peter Gomez, direttore de IlFattoQuotidiano.it «L'Italia dovrebbe smetterla di autoflagellarsi pensando che tutto quello che si fa è sbagliato e l'erba del vicino è sempre più verde», sottolinea la ministra dell'Istruzione a proposito della riapertura delle scuole prima della fine dell'anno scolastico in altri paesi europei. «Sono invece - aggiunge - molto orgogliosa di come questo governo abbia gestito il coronavirus e l'istruzione. Lo vediamo anche rispetto a quello che, ahimè, sta succedendo in altri paesi del mondo. Credetemi, per me chiudere le scuole è stato un dolore enorme, una ferita che mi porterò dietro per sempre ma è servito a salvare vite umane. Sarebbe stata una follia riaprire le scuole».
Rispondendo a una domanda sullo Ius culturae, Azzolina premette che il «M5S al governo ha fatto scelte che non sono mai andate in direzione del consenso, abbiamo sempre agito per il bene della collettività», poi afferma: «non ci vedo nulla di strano che si possa aprire una riflessione sul tema dello ius culturae. Prima o poi in Italia bisognerà farlo».
Il Farmacolo Garattini critico sulle riapertura della Scuola «Non c'è stato interesse per la scuola, come non c'è per l'impostazione stessa della scuola. E non sono molto ottimista su quel che succederà il 14 settembre», data in cui dovrebbero riaprire gli istituti e riprendere le lezioni. È la visione di Silvio Garattini, presidente dell'Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano, che oggi ha partecipato alla presentazione di una ricerca condotta dall'Irccs sugli effetti della quarantena per i bambini e i ragazzi under 15. Il farmacologo motiva così le sue preoccupazioni: «Mancano meno di due mesi con un periodo centrale di agosto in cui normalmente le attività sfumano molto. Questo comporterà certo gravi problemi, li abbiamo avuti tutti gli anni, figuriamoci quest'anno». Scuola che invece, sottolinea Garattini, «dovrebbe essere il primario interesse di qualsiasi comunità. Non c'è niente di più importante che preparare la gente per il futuro. Se non lo facciamo avremo un futuro che sarà disastroso». È una questione anche di impostazione didattica, per Garattini: «Abbiamo una scuola non adatta ai tempi che viviamo, manca una forma di conoscenza dei giorni nostri, che è data dalla scienza. La scienza non è presente nella scuola italiana, se non per alcuni suoi contenuti, ma questo non conta perché i contenuti cambiano rapidamente». Quello che manca, avverte, è «la scienza come fonte di conoscenza, manca la conoscenza della metodologia scientifica e questo è molto grave perché ci espone a situazioni viste molto bene in questa pandemia. Gli insegnanti che sono più all'avanguardia si coalizzino per far sì che la scienza entri di più nella scuola, a partire dalla prima elementare. Bisogna cominciare molto presto se vogliamo risultati che si vedano nel tempo». |