Fase 2 - Campania - Focolaio a Nolano |
![]() |
Scritto da Redazione |
Sabato 01 Agosto 2020 10:43 |
l coronavirus torna a far tremare il Nolano, in provincia di Napoli, dove in questi giorni saranno effettuati tamponi ai bambini ed ai dipendenti di un campo estivo frequentato da una piccola risultata positiva al Covid19, ed ai partecipanti ad un funerale, tutti collegati al caso di un uomo tornato da un viaggio in Serbia.
In pochi giorni sono stati già sette, infatti, i casi conclamati collegati ad un 30enne di Cimitile (Napoli), che ha contagiato i suoi familiari, tra cui la figlia piccola e la nipotina, un amico al quale aveva chiesto di andarlo a prendere in aeroporto, che a sua volta ha infettato la fidanzata. L'uomo tornato dalla Serbia, nei giorni scorsi ha cominciato ad accusare i primi sintomi ed è ora ricoverato in terapia sub intensiva al Cotugno di Napoli. A risultare positivi sono poi stati la mamma del giovane e la figlia di quest'ultimo che fino a qualche giorno fa ha frequentato un campo estivo sul territorio, poi chiuso. Oltre a loro sono risultati positivi anche la sorella, il cognato e la nipotina dell'uomo, che vivono nella vicina Camposano. Ma la catena dei contagi non si è fermata ai soli familiari: il giovane infatti aveva chiesto ad un amico di un altro comune vicino, Cicciano, di andarlo a prendere all'aeroporto al suo ritorno dalla Serbia, ed anche il ragazzo è poi risultato positivo. Il giovane di Cicciano, che si è autodenunciato anche sui social chiedendo a chi lo avesse incontrato di effettuare test o di autoisolarsi, è domiciliato ad Acerra, dove vive con la fidanzata, anche lei risultata positiva al test. E la catena potrebbe non fermarsi ancora. Il sindaco di Cimitile, Nunzio Provvisiero, ha infatti chiesto il tampone per tutti i bambini ed il personale addetto al campo estivo frequentato dalla bambina risultata positiva, ed ha chiuso in via precauzionale un parco del territorio. A Cicciano, invece, il sindaco Giovanni Corrado ha emanato un'ordinanza disponendo la mascherina anche all'aperto, ed ha invitato tutti i partecipanti ad un funerale svoltosi nei giorni scorsi, di recarsi domani a fare il tampone in una struttura del territorio. La decisione è stata presa dopo che il primo cittadino è stato informato dall'azienda sanitaria di «altri casi» collegati al primo di Cimitile e al conseguente positivo di Cicciano. Tutti i casi accertati erano stati posti in isolamento dopo la scoperta della positività del tampone sul paziente di Cimitile poi ricoverato in ospedale. Casamarciano (NA) Il Comune di Casamarciano in provincia di Napoli dopo i focolai che si sono generati nei comuni limitrofi, il sindaco Andrea Manzi ha imposto lo stop a feste, anche private, e ad ogni forma di intrattenimento musicale sia all'interno che all'esterno dei locali con obbligo della mascherina anche all'aperto. Il provvedimento resterà in vigore, per il momento, fino al 10-08-2020 ma, come spiega il primo cittadino, "potrebbe essere prorogato in caso di necessità". Per dieci giorni dunque sarà severamente vietato assumere comportamenti in contrasto all'ordinanza che obbliga all'uso della mascherina anche all'aperto ed al rispetto del distanziamento sociale. Divieto assoluto, inoltre, di ogni tipo di festa che preveda assembramenti incontrollabili e stop alla vendita di alcolici dopo le 22 "Non possiamo mandare all'aria il lavoro di questi mesi - spiega ancora Manzi - fortunatamente Casamarciano è ancora un comune Covid free ma non possiamo non tener conto di quanto stia succedendo nei comuni vicini. Mi rendo conto che è estate ed il caldo ci invoglia ad uscire ma questo non vuol dire sentirci autorizzati ad avere atteggiamenti irresponsabili che mettono in pericolo la salute di un'intera comunità. Siamo responsabili e ne usciremo, anche stavolta, immuni". E per chi trasgredisce in arrivo pesanti sanzioni grazie anche al potenzialmento dei controlli con il supporto di due nuove unità della polizia municipale. "Intensificheremo i controlli - conclude Manzi - per individuare situazioni di rischio. Mi appello al senso di responsabilità di ciascuno di noi. Siamo prudenti". Cimitile (NA)
Un bimbo di 5 anni residente a Nola allunga la lista dei contagi a catena avvenuti dopo il ricovero del giovane di Cimitile tornato dalla Serbia: il piccolo ha frequentato il campo estivo del comune delle basiliche Paleocristiane ed è risultato positivo al tampone effettuato a tutti i frequentatori della struttura, dai piccoli ospiti agli operatori. Sale quindi a 14 il totale delle persone colpite dal virus dopo il ritorno del primo paziente dai Balcani. Ma ci sono ancora altri tamponi da analizzare, a cominciare da quelli effettuati alle 238 persone di Cicciano che nei giorni scorsi avrebbero partecipato a un funerale. A Cimitile, invece, i test, circa 90, sono stati disposti dopo che due cuginette, figlia e nipote del paziente zero, hanno contratto il Covid insieme ad altri componenti della famiglia. Altri risultati dovrebbero arrivare oggi. Il bimbo di Nola per fortuna sta bene ed è in isolamento insieme con la famiglia, stesso destino toccato ad oltre 200 persone dell’intero hinterland complessivamente poste in quarantena dopo il caso del ragazzo ricoverato al Cotugno in terapia sub intensiva. Ieri mattina al centro Nadur della Gescal di Cicciano si sono presentate 238 persone: tante sarebbero, a meno di “imbucati”, quelle che tra abitazione, chiesa, strada e cimitero si sarebbero recati a rendere l’ultimo saluto all’uomo il cui funerale è finito suo malgrado al centro di una sequenza inquietante. Donne, uomini e qualche anziano che hanno atteso pazientemente ore, sotto un sole implacabile, prima in auto - la coda ha superato il chilometro, provocando rallentamenti in tutta la zona - e poi nei giardini della struttura che arrivasse il proprio turno di effettuare l’esame praticato dal personale dell’Asl Na 3 Sud. «I miei concittadini - ha sottolineato il sindaco di Cicciano Giovanni Corrado che nei giorni scorsi ha emesso un’ordinanza per obbligare l’uso della mascherina anche all’aperto - hanno mostrato grande senso di responsabilità. Appena saranno ufficiali non esiterò un secondo a comunicare i risultati ma intanto sono grato agli operatori dell’Azienda sanitaria, ai vigili urbani, alla Protezione civile, alla Polizia ed ai Carabinieri per il supporto che ci hanno dato comprendendo la delicatezza della situazione». Il fiato resta sospeso. E il picco di contagi nel territorio è ragione di più di una contromisura. A Cicciano, Giovanni Corrado ha disposto la sospensione del mercato settimanale che già oggi non ci sarà mentre a Casamarciano il sindaco Andrea Manzi ha detto basta alla movida fino al 10 agosto ed ha ordinato l’uso della mascherina anche all’aperto. Vietati i ricevimenti, anche privati, e la musica sia all’interno che all’esterno dei locali. La necessità è quella di frenare l’ascesa di casi per evitare nuovi e più drastici provvedimenti che costituirebbero un problema serio dal punto di vista sanitario ma anche economico e sociale. Infine è stato chiuso a scopo precauzionale anche uno degli stabilimenti produttivi di una nota azienda di infissi del nolano per alcuni casi di Covid-19 riconducibili al ragazzo toranto dalla Serbia.
|