Fase 2 - Regione Campania, ordinanza 68 per chi rientra dall'estero |
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Scritto da Redazione |
Giovedì 13 Agosto 2020 14:52 |
Il Presidente della Regione Campania ha firmato l’ordinanza n. 68 del 12/08/2020 che contiene ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. È introdotto l’obbligo di osservare l’isolamento domiciliare per tutti i cittadini residenti nella regione Campania che rientrano da vacanze all’estero.
Il terzo file in PDF contiente i contatti a cui rivolgersi per comunicare il proprio rientro dall'estero alle Asl della Campania
La Regione Campania ordina: Con decorrenza immediata, salva l’adozione di ulteriori provvedimenti in conseguenza della rilevazione quotidiana dei dati epidemiologici della regione: 1.1. Fatte salvetutte le disposizioni nazionali e regionali in tema di rientri dai Paesi extra Schengen e da quelli individuati, daicompetenti organi statali,come a maggior rischio, ai sensi del DPCM 7 agosto 2020 e dell’Ordinanza del Ministro Salute 12 agosto 2020, atutti i cittadini residenti nella regione Campania che -fino al 31 agosto 2020-facciano rientro da vacanze dall’estero, con tratte dirette o attraverso scali o soste intermedie nel territorio nazionale, è fatto obbligo di segnalarsi entro 24 ore dal rientro al competente Dipartimento di prevenzione della ASL al fine della somministrazione di test sierologicoe/o tampone e del monitoraggio della relativa situazione epidemiologica. 1.2. Ai cittadini di cui al precedentepunto 1.1., è fatto altresì obbligo di osservare l’isolamento domiciliare fiduciario per 14 giorni dal rientro, nelle more dell’esito delle indagini di laboratorio effettuate dalla competente ASL. Il regime di isolamento domiciliare fiduciarioviene meno all’atto dell’eventuale esito negativo degli esami, fatta salva ogni ulteriorecompetente determinazione della ASL. 1.3. E’fatta raccomandazione a tutti i cittadini residenti nella regione Campania che,nei 14 giorni antecedenti alla data del presente provvedimento, abbiano fatto rientro daviaggi o vacanze all’estero, con tratte dirette o attraverso scali o soste intermedie nel territorio nazionale, di contattare il Dipartimento di prevenzione della ASL di appartenenza al fine di sottoporsi a test sierologicoe/o tamponee di osservarel’isolamentofiduciario fino ai relativi esiti, a tutela della propria salute e della incolumità dei propri parenti e conoscenti. 2. Ai sensi di quanto disposto dall’art.2 del decreto legge n.33/2020, convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2020, n.74, salvo che il fatto costituisca reatodiverso da quello di cui all'articolo 650 del codice penale, le violazioni delle disposizioni di cui ai punti 1.1. e 1.2. della presente Ordinanza sono punite con il pagamento, a titolo di sanzione amministrativa, in conformità a quanto previsto dall'articolo 4, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge n.35 del 2020 e ss.mm.ii.con la sanzione pecuniaria di euro 1.000(mille/00), tenuto conto dei gravi rischi per la salute pubblica connessi alle relative violazioninell’attuale contesto epidemiologico. Ai sensi di quanto disposto dall’art.4, comma 5 del citato decreto-legge 25 marzo 2020, n.19, in caso di reiterata violazione del presente provvedimento la sanzione amministrativa è raddoppiata e quella accessoria è applicatanella misura massima. Per le sanzioni di competenza dell’Amministrazione regionale all’irrogazione della sanzioni, principali e accessorie, provvede la Direzione Generale per le Entrate e Politiche Tributarie (DG 50.16) con il supporto dell’Avvocatura regionale. 3.Ai sensi di quanto disposto dall’art.2, comma 2 bis del decreto legge n.33/2020, come convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2020, n.74, i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie, relative alle violazioni delle disposizioni vigenti, accertate successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge citato, sono devoluti allo Stato quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti dello Stato. I medesimi proventi sono devoluti alle regioni, alle province e ai comuni quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti, rispettivamente, delle regioni, delle province e dei comuni. 4.La presente ordinanza è comunicata, ai sensi dell’art.1, comma 16, decreto-legge n.33/2020, convertito dalla legge 14 luglio 2020, n.74, al Ministro della Salute ed è notificata all’Unità di Crisi regionale, alle Prefetture, alle AA.SS.LL., all’ANCI Campaniaed è pubblicata sul sito istituzionale della Regione Campania, nonché sul BURC. Avverso la presente Ordinanza è ammesso ricorso giurisdizionale innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale nel termine di sessanta giorni dalla pubblicazione, ovvero ricorsostraordinario al Capo dello Stato entro il termine di giorni centoventi.
Chiarimento della Regione: I turisti stranieri - che peraltro aiutano la ripresa della nostra economia - vengono controllati negli aeroporti e alle frontiere. Inoltre, vengono ulteriormente controllati negli alberghi e nelle strutture di accoglienza e non hanno ovviamente relazioni capillari con le nostre comunità. I nostri concittadini partiti per lavoro o per vacanza, quando rientrano, hanno ovviamente attività di relazioni ampie e incontrollate con familiari, conoscenti, amici e possono dunque diventare agenti imprevedibili di contagio, come è già accaduto ripetutamente. Si ritiene utile incoraggiare in questa fase la permanenza in Italia per dare respiro alle nostre strutture turistiche. Sarebbe davvero assurdo portare risorse all’estero e importare il contagio in Italia. Ovviamente, chi certifica di aver già fatto il tampone può normalmente rientrare senza problemi. In ogni caso ci si può rivolgere all’Asl di appartenenza o al medico di famiglia - non agli ospedali - e farlo rapidamente (tabella allegata).
Siamo in un momento cruciale, nel quale si decide se proseguire nel ritorno a una vita normale controllata o si debba tornare a chiusure dolorose. Si richiede pertanto ad ogni cittadino collaborazione e comprensione, per non interrompere il percorso verso la normalità.
Cosa fare quando si rientra dall'estero: Entro quanto tempo dal rientro si deve comunicare il proprio arrivo? Fino a quando è in vigore l’obbligo? A chi e come va comunicato il proprio rientro?
Quali dati bisogna comunicare? Dopo l’invio della mail entro quanto tempo la Asl prenderà contatti col cittadino? In attesa dell’esito del tampone si deve restare a casa?
Se si rientra dall’estero con voli o altri mezzi facendo scalo in altre regioni italiane obbligo permane? Saranno effettuati test sierologici o tamponi? Cosa succede se una persone risulta positiva al test? Chi è negativo deve comunque restare in quarantena in attesa di successivi controlli? Che succede se qualcuno omette di comunicare il rientro o bara sulle date e gli itinerari? Chi controlla le violazioni? È possibile comunicare il rientro dopo le 24 ore?
Il commento dell'Unità di Crisi della Regione Campania Un invito a restare in Italia «e dare respiro alle nostre strutture turistiche» e alcune precisazioni sulle modalità da adottare in merito ai rientri in Campania sia da parte di turisti stranieri che di residenti. È quanto si legge in una nota dell'Untà di crisi della Regione Campania. I turisti stranieri, si spiega in una nota, «che peraltro aiutano la ripresa della nostra economia, vengono controllati negli aeroporti e alle frontiere. Inoltre vengono ulteriormente controllati negli alberghi e nelle strutture di accoglienza e non hanno ovviamente relazioni capillari con le nostre comuntà». «I nostri concittadini partiti per lavoro o per vacanza, quando rientrano, hanno ovviamente attività di relazioni ampie e incontrollate con familiari, conoscenti, amici e possono dunque diventare agenti imprevedibili di contagio, come è già accaduto ripetutamente - si sottolinea - Si ritiene utile incoraggiare in questa fase la permanenza in Italia per dare respiro alle nostre strutture turistiche. Sarebbe davvero assurdo portare risorse all'estero e importare il contagio in Italia. Ovviamente, chi certifica di aver già fatto il tampone può normalmente rientrare senza problemi. In ogni caso ci si può rivolgere all'Asl di appartenenza o al medico di famiglia - non agli ospedali - e farlo rapidamente». «Siamo in un momento cruciale, nel quale si decide se proseguire nel ritorno a una vita normale controllata o si debba tornare a chiusure dolorose - conclude la nota- Si richiede pertanto ad ogni cittadino collaborazione e comprensione, per non interrompere il percorso verso la normalità». |