Fase 2 - Il primo Ferragosto al Tempo del Covid-19 |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Sabato 15 Agosto 2020 11:51 |
Qualche giorno fa, una mia cara amica scrisse questo posto sulla sua pagina Facebook: "In questo periodo penso sempre più spesso a Napoli milionaria quando Eduardo torna dalla Russia e nessuno vuole ascoltarlo... Tutti vogliono dimenticare in fretta troppo in fretta nessuno che si sofferma... E lui rimane escluso mentre gli altri vanno avanti... Mi sento un po' Eduardo... Valentina..."
Mi colpì molto il parallelo tra la fine della II Guerra Mondiale e quello che oggi stiamo vivendo, sorpattutto il parallelo tra Gennario Iovine (Eduardo) il protagonista della piece che voleva raccontare la guerra quello che aveva visto, ed il resto dei conoscenti, dei parenti che lo esortavano a dimenticare.
Lui che non si capacitava di come durante la Grande Guerra, tutti volevano sapere, volevano conoscere cosa era accaduto, ed ora nussuno era interessato, ognuno voleva ripartire, dimenticare, voltare pagina.
Se in una prima parte dell'emergenza il nostro paese ha trovato quell'unità e capacità di rimboccarsi le maniche, sostenere la causa del vituperato lockdown, a distanza di pochissimi mesi si è fatto largo quella voglia di lasciarsi alle spalle tutto e pensare solo all'estate, al sole, al mare e a divertirsi.
Fosse stata una pandemia tipo influenza, pesante, ma influenza classica (se possiamo usare questo termine) probabilmente il voler dimenticare e lasciarsi ardere dal solleone d'agosto sarebbe stato la cosa più ovvia e scontata.
La cosa che mi ha lasciato più perplesso è quel famoso aforisma di Montanelli sulla capacità italiana di dimenticare facilmente.
In effetti se in un primissimo tempo si è affrontato l'emergenza come tale, a molti governatori di regioni che andranno al voto, non piace e non è piaciuta la stretta sulla ripartenza di maggio e giugno.
I motivi sono abbastanza evidenti, in primo luogo la chiusura forzata di molte attività commerciali e la chiusura dell'Italia all'estero, è stato il boomerang di un'economia soprattutto al SUD fortemente incentrata sul turismo che è stata devastante.
Per dare un esempio in Sicilia, ci sono le spiagge piene di persone ma gli alberghi e tutto l'indotto sono praticamente a spasso (si parladi 400.000 posti a rischio).
Neanche le Isole più esclusive delle Eoilie Panarea, Stromboli (foto copertina), Vulcano, Lipari, Salina, non sono state esenti da queste assenze.
A Stromboli, ad esempio, in pieno agosto si camminava per la strada principale (via roma) dove moltissime attività erano chiuse già ad ora classica di passeggio.
Il porto, generalmente sempre pieno di Yacht esclusivi di stilisti, imprenditori e quant'altro, era praticamente vuoto.
Solo verso Ferragosto si sono viste qualche imbarcazione in più e qualche abitué di più. Qualche locale sul mare ha generato degli assembramenti (le strade sono come quelle di Sorrento, piccole e strette)
L'altro aspetto che, alla vista dei dati che di giorno in giorno stanno diventando sempre più allarmanti, circa 1.000 focolai in giro per l'Italia e 574 nuovi contagiati in 24 ore ieri 14 agosto 2020 (cose che non si vedevano dal 24/06/2020), fanno alzare l'asticella del pericolo, ma non la percezione di esso.
Abbiamo detto che una delle peculiarità del Ferragosto è discoteca ed il ballare fino all'alba insieme vicini.
Il Prof. Crisanti, in una intervista ai colleghi de IL MATTINO ha dichiarato alla domanda: Ma davvero quel genere di locale è così pericoloso per la trasmissione del coronavirus, anche all’aperto?
In ultimo, tornando più nella nostra regione, il vero problema sono le due direttive che sono state emanate dal Governatore De Luca:
- L'ordinanza N° 64 sul farsi riconoscere nei locali
- L'ordinanza N° 68 sul tampone da chi rientra da alcune zone a rischio come Grecia, Spagna, balcani
La prima ordinanza, purtroppo, non viene rispettata da molti locali sia del Lungomare che della Provincia, non tanto solo per disattenzione da parte dei gestori, ma anche per imbecillità degli avventori che appellandosi alla Privacy (per carità lecito) preferisco andarsene.
E' ovvio che occhio non vede cuore non sente, ed in caso di positività di una persona, non sei rintracciabile, però è anche vero che potenzialmente sei un pericolo pubblico per contagiare altri
La seconda Ordinanza, la 68, sui rientri dalle zone a rischio, rilasciara in malo modo, probabilmente, ha fatto fare un assembramento al Cotugno per fare i tamponi (richieste di oltre 2.300 tamponi) e verificare la negatività delle persone tornate dalle zone cosiddette a rischio.
Insomma un Ferragosto strano di un'estate anomala |