Coronavirus - Napoli - Fake news sui posti in Intesiva pieni al Cotugno - Al Pascale prove per un test rapido pre tampone |
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Scritto da Redazione |
Giovedì 20 Agosto 2020 17:52 |
All'ospedale Cotugno di Napoli sono due i ricoverati in terapia intensiva, di cui uno intubato, su 8 posti letto a disposizione, 10 i pazienti in terapia sub intensiva su 8 posti previsti dal piano ospedaliero e 16 le persone in ricovero ordinario di cui 14 positivi e 2 casi sospetti. «Speriamo nell'arco della giornata, qualora i due casi sospetti si rivelassero negativi, di poter liberare i posti così da metterli a disposizione del territorio», dice all'Ansa il direttore generale dell'Azienda dei Colli, Maurizio Di Mauro. Il DG fa sapere che ha avviato un'indagine interna per capire l'origine della notizia che si è diffusa ieri sera secondo cui il Cotugno aveva tutti i posti di terapia intensiva pieni e la struttura intasata.
«Si tratta di una fake - afferma - che ha generato panico. Noi dichiariamo tutte le mattine la nostra disponibilità di posti letto all'Unità di crisi della Regione Campania e - aggiunge - ribadiamo che al Cotugno, qualora dovesse sorgere la necessità di un'ulteriore implementazione di posti letto, siamo immediatamente a disposizione e pronti per poter affrontare qualsiasi tipo di emergenza che al momento non c'è perché la situazione è abbastanza sotto controllo visto che ci sono ancora posti disponibili nei Centri Covid di Ponticelli e di Scafati. Il piano A della Regione - prosegue - ha ancora capienza per poter supportare la richiesta». Al Covid Center dell'Ospedale del Mare nel quartiere napoletano di Ponticelli su 72 posti a disposizione oggi i ricoverati sono 23 (3 più di ieri) tutti in degenza. Alla Pascale di Napoli Un test rapido per identificare tutti gli individui con infezione da coronavirus in corso, ma asintomatici o con sintomi lievi. È quanto si sta sperimentando al Pascale sui pazienti e sui dipendenti. Una sorta di pre-tampone che può superare uno dei problemi principali dell'epidemia in questo momento, il fatto che il tampone, e di conseguenza il test di biologia molecolare, vengano fatti non a tutti, ma a chi viene ricoverato o in poche altre circostanze. Si resta quindi senza diagnosi, a casa. Il test rapido può aiutare a superare questo limite: se dà un risultato positivo può essere confermato dalla biologia molecolare, se negativo può essere ripetuto dopo qualche giorno. Il test, avviato pochi giorni fa all'Istituto dei tumori di Napoli, si legge in una nota, «sembra dare risultati molto promettenti». La sperimentazione è condotta presso la medicina di laboratorio dell'Istituto Pascale e vede la collaborazione anche dell'unità di virologia dell'azienda ospedaliera universitaria Federico II e dell'unità microbiologia e virologia dell'Azienda ospedaliera dei Colli Cotugno. Nell'attesa che il test rapido dia i risultati sperati, al Pascale resta, intanto, alta la sorveglianza sanitaria, sotto il coordinamento del direttore Leonardo Miscio. Tutti i dipendenti al rientro dalle ferie estive sono sottoposti a tampone nasofaringeo prima del reintegro nei reparti. Contestualmente vengono eseguiti anche i test sierologici in modo da avere un quadro completo della salute di tutti dipendenti e tutelare i pazienti. Oltre alla sorveglianza attiva degli operatori sanitari la tutela dei pazienti viene garantita dal fatto che anche loro sono sottoposti a tampone obbligatorio prima dell'ingresso in ospedale. |