Coronavirus - Caso rientro a scuola - De Luca: «Oggi non ci sono le condizioni» |
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Scritto da Redazione |
Giovedì 27 Agosto 2020 22:25 |
«Da qui a una, due settimane saremo chiamati a prendere decisioni importanti. Pensate all'apertura dell'anno scolastico: nelle condizioni attuali non è possibile aprire». Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso di un incontro a Salerno sulla legge regionale dello psicologo di base. «Non so quello che saranno in grado di fare nelle prossime due settimane - ha aggiunto De Luca - ma avremo scelte complicate da fare».
Niente allarmi, però: «Ancora oggi - assicura De Luca - rimaniamo la regione più sicura d'Italia, l'unica che fa screening seriamente a chi rientra dalla Sardegna e dall'estero, non solo dai quattro paesi indicati dal governo. Ho percepito in quest'ultima fase di ripresa del contagio - ha aggiunto De Luca - qualche elemento di preoccupazione e di incertezza nelle famiglie. Dobbiamo stare tranquilli, trasmettere sicurezza: non c'è nessuna tragedia alle porte, non c'è il nemico alle porte, ma c'è un problema serio e ancora una volta la Campania è stata all'avanguardia perché è stata la prima Regione che ha fatto un'ordinanza che rendeva obbligatoria la quarantena per chi rientrava dall'estero. Abbiamo deciso di fare seriamente un piano per la sicurezza: dobbiamo individuare oggi tutti i positivi se vogliamo evitare che da qui a un mese ci siano migliaia di contagiati. Questo è il senso del lavoro che facciamo». In Campania sì, altrove no. «Mentre noi decidiamo che la quarantena è obbligatoria per chi rientra ed è in attesa del tampone, nelle regioni del Nord non lo è. Sono cose da pazzi. Dobbiamo mantenere un elemento di rigore e di prudenza in più rispetto ad altri territori - rincara De Luca - Noi ci siamo impegnati a garantire la sicurezza e così sarà, anche in questa fase. Stiamo intervenendo dappertutto e andiamo a cercare noi i positivi. Disarmati, senza oggetti di guerra, ma dobbiamo individuarli. Abbiamo isolato alcuni focolai che potevano essere pericolosi come a Sant'Antonio Abate, una cosa incredibile legata a una struttura per il tempo libero, la Sonrisa. C'era un focolaio, abbiamo fatto uno screening su tutta la popolazione, 13mila persone. Lo abbiamo fatto perché se c'è un problema devi affrontarlo, devi guardarlo in faccia, non nascondere la testa sotto la sabbia, altrimenti te lo trovi moltiplicato per 10 dopo».
Il Coordinatore del CTS Agostino Miozzo sul ritorno a scuola «Con la riapertura della scuola potrebbe esserci un lieve incremento dell'indice di trasmissione: come sta avvenendo all'estero, potrebbe esserci qualche lieve incremento». Lo ha affermato il coordinatore del Cts Agostino Miozzo alla Commissione Istruzione della Camera. Miozzo ha ricordato che la chiusura della scuola è stata di 6 mesi. «Io avei reso obbligatori i test sierologici ai docenti questo in virtù della certezza propria e di chi sta attorno per un senso di responsabilità. È una procedura invasiva che deve avere un percorso normativo, ma siete voi i rappresentanti del parlamento», ha aggiunto rispondendo alle domande dei deputati. «Nel corso dell'anno scolastico abbiamo immaginato ci siano dei cluster, dei campioni sia per docenti che per gli studenti. È una raccomandazione che il comitato ha già immaginato di poter dare e sostenere». Scuola, Miozzo: «Obiettivo riapertura in sicurezza»«L'obiettivo è riaprire le scuole ma anche continuare a tenerle aperte», continua Miozzo. «L'obiettivo che ci siamo posti è di aiutare il sistema scolastico a riaprire in sicurezza, - ha aggiunto MIozzo - ma un obiettivo per noi ancor più importante è aiutare il sistema scolastico a rimanere aperto in sicurezza e mantenere in sicurezza i nostri studenti nell'ambito scolastico».
Miozzo: «Le mascherine non sono dannose»A proposito di eventuali danni alla salute apportati dall'indossare la mascherina per molte ore di seguito Miozzo spiega: «La società italiana di pediatria dichiara che non esiste un problema nel vestire la mascherina neppure per i più piccoli a meno che non abbiamo patologie o difficoltà di vario genere. La mascherina non è dannosa, non crea danni. Abbiamo fatto distinzioni per fasce di età». L'eperto del Comitato Tecnico Scientifico ha comunicato che «si stanno analizzando alcune mascherine proposte da comunità di non udenti, stiamo valutando la compatibilità per gli operatori. Se questa mascherina che ha la parte anteriore trasparente e sarà compatibile si potrà usare», ha proseguito Miozzo. Dai 6 ai 10 anni il Cts suggerisce che i bambini sopra i 6 anni da casa a scuola, per esempio sui mezzi pubblici o sugli scuolabus, indossino la mascherina, entrando a scuola la indossano, in classe, seduti, se c'è la distanza possono toglierla. Va indossata quando si muovono e deve essere tolta nel momento del pranzo e quando fanno attività sportiva. Dalle medie in poi c'è obbligo di indossare la mascherina se non c'è adeguato distanziamento. Altrimenti si può togliere.
Scuola, Miozzo: «Su scuolabus pieni per massimo 15 minuti»«Se si vuole riempire lo scuolabus deve essere ben predisposto un tempo al massimo di 15 minuti per il contatto stretto»: il percorso dei ragazzi sullo scuolabus alla massima capienza deve essere inferiore al quarto d'ora, continua a spiegare Miozzo in commissione. «Sul trasporto pubblico locale abbiamo dato alcune indicazioni che stiamo formalizzando: necessità di aumentare il numero corse, riorganizzazione degli orari di ingressi e uscite per dilazionare gli orari di punta, disinfettanti a bordo dei mezzi di trasporto, sollecitazione all'uso della app Immuni».
Miozzo: «Nuove precauzioni se salgono i contagi»«Tra due settimane vedremo come è l'andamento dell'epidemia: se schizza verso l'alto molto probabilmente altre precauzioni dovranno essere prese ma siamo convinti questo non succederà; ci saranno se necessari dei lockdown locali, quello totale è memoria del passato, non dovremo più immaginarlo». Così il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo, in Commissione Istruzione della Camera. Miozzo ha detto che il Cts sta valutando l'utilizzo di mascherine trasparenti per i docenti per vedere «se compatibili con il lavoro» senza che ci siano margini di rischio e ha ricordato che la struttura del Commissario Arcuri fornirà 10 milioni di mascherine alle scuole. |