Coronavirus - La paura della quarantena obbiliga alcuni genitori a ritirare i figli da scuola |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Venerdì 04 Settembre 2020 17:44 |
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Un aspetto non molto osservato della pandemia che, in questa seconda fase sta colpendo l'Italia e l'Europa non è tanto un secondo lockdown generalizzato (che il Premier Conte ed il Ministro della Salute Speranza hanno dichiarato a più riprese non possibile), ma quello della quarantena obbligatoria per una famiglia il cui figlio si trova in una classe, scuola dove avviene un contagio.
Perché abbiamo voglia a dire che un contagiato non è un ammalato, ma nella fattispecie sia da un lato la quarantena obbligatoria che l'obbligo del tampone trasformano il periodo di quarantena a tutti gli effetti in malattia essendo impossibilitati a muoversi da casa. La paura di non poter far fronte economicamente ad un lockdown seppur parziale è di quelle categorie di persone che lavorano in proprio come negozi, avvocati, ingegneri, architetti, insomma quell'Italia della Professioni che se non ci si alza la mattina non si pranza al pomeriggio. Infatti nel caso si dovesse presentare un caso in una scuola, scatterebbe automaticamente il tam tam mediatico della ASL che andrebbe a rintracciare i bambini ed i genitori. In Francia sono già 22 gli istituti che sono stati chiusi per sanificazioni e quarantena dal 1° settembre, mentre in Germania, al 21 agosto 2020, come riportato da svariate testate (ad esempio Il fatto quotidiano ed il Corriere) sarebbero oltre 100 gli istituti chiusi in pochi giorni da inizio scuola (il 12 agosto 2020) Dati che, avendo un vantaggio tecnico di tempo si potrebbe sfruttare per partire in DAD (didattica a distanza) per poi passare gradualmente alla presenza in classe per evitare, soprattutto in questi giorni di contagi in netto rialzo (oggi in modo particolare dove contiamo 1.733 nuovi casi in 24 ore) ed evitare l'effetto Cavallo di Troia di bambini che si possono contagiare in classe e portare il virus in casa con quello che succede dal punto di vista economico per molte famiglie già fiaccate dal lockdown di Marzo/Aprile. |