Coronavirus e Natale: Cosa si può e non si può fare |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Domenica 29 Novembre 2020 11:52 |
Ma quest'anno le stauine del Presepe dovranno stare rigorosamente con la mascherina? Ma i Pastori potranno andare a trovare Gesù Bambino alla grotta di Betlemme o serve l'autocertificazione? E se si affiancano? Arrivano i Romani a distanziarli?
Queste sono le domande che ultimamente i bambini a Napoli si stanno facendo, mentre stanno per approntare il Presepe, il fulcro del Natale a Napoli. Domande che, però, si stanno facendo anche i genitori, che per la prima volta nella loro vita, forse, dovranno evitare le tavolate classiche dei cenoni natalizi e di fine anno. Come accade per quelle scatole che si comprano dove puoi regalare l'emozione di una corsa in Ferrari o tramonti lontani, forse uno dei regali più gettonati sarà un Buono Tampone prima di andare a tavola la sera di Natale. Dopo il liberi tutti estivo che ha causato il danno ed il dramma che abbiamo visto e stiamo ancora vivendo da fine Agosto ad oggi (in Campania, solo nel mese di Novembre ci sono 96.021 casi, più della somma di tutti i mesi da quando è scoppiato la Pandemia, e 922 decessi, più di tutti i decessi dal 27 febbraio al 31 ottobre 2020, che erano 673, ovvero, a Novembre, 1 decesso ogni 104 persone contagiate), il CTS ha dato delle linee guida per il prossimo Natale e Capodanno Viaggi: quarantena per chi torna
In vista del Natale e per introdurre un deterrente contro lo sci Oltreconfine in Austria e Svizzera (Francia e Germania come l’Italia non apriranno gli impianti sciistici fino al 10 gennaio), il governo è orientato a stabilire l’obbligo della quarantena di 14 giorni per chi rientra in Italia dopo il periodo di Natale, proveniente da questi due Paesi. Speranza dovrà quindi aggiornare la sua ordinanza con l’elenco dei Paesi a rischio. La misura, che potrebbe essere sostituita dall’obbligo del tampone molecolare già suscita polemiche.
Sci: si riparte dal 10 gennaio
Stagione sciistica e «alberghi di montagna» chiusi fino al 10 gennaio. Il governo infatti teme che si ripeta «il bis di Ferragosto» e si inneschi una terza ondata dell’epidemia a gennaio. Le Regioni hanno studiato un “protocollo” per lo sci in sicurezza (mascherina, 50% di capienza di funivie e cabinovie, etc), ma gli esperti temono tutto ciò che «circonda lo sci»: le cene e le feste in albergo, le partite a carte. E dunque nonostante la protesta delle Regioni del Nord, il governo ha deciso di vietare le settimane bianche, d’accordo con Francia e Germania.
Capodanno: feste in piazza proibite
Sarà un capodanno decisamente diverso dai precedenti. Per evitare una recrudescenza dell’epidemia, il governo confermerà il divieto di feste all’aperto e al chiuso. E proibirà assembramenti durante nelle strade e nelle piazze durante la notte del 31 dicembre. C’è anche chi vorrebbe introdurre anche il divieto di far esplodere fuochi artificiali, come ulteriore misure per scongiurare eventuali resse, ma per ora questo giro di vite non è stato ancora ratificato dagli esperti del Comitato tecnico scientifico e dal governo.
Licei: in aula al 50% nelle zone gialle
Tutti in classe, anche nelle scuole Superiori, dal 7 gennaio. È l’orientamento prevalente nel governo anche se, viene spiegato, «la discussione è ancora aperta». A dicembre gli studenti delle superiori, a causa dello stop imposto dai governatori regionali, invece continueranno con la didattica a distanza. Ma forse non dovunque: l’orientamento di Conte e della ministra Azzolina è di riportare almeno al 50% la didattica in presenza già dal 14 dicembre nelle Regioni a più basso indice di contagio. Ma pochi ci credono.
Lo shopping: negozi aperti fino alle 21
Da venerdì prossimo, 4 dicembre, i negozi potranno restare aperti fino alle 21 in tutte le zone gialle e arancioni. In un primo momento era stata ipotizzato l’orario delle 22, ma la decisione di confermare il coprifuoco dalle 10 di sera ha imposto la limitazione alle 21. L’estensione dell’orario di apertura, che dovrà essere accompagnato da rigidi controlli per evitare assembramenti dentro e fuori dai locali, è finalizzato a scongiurare le resse natalizie e spingere i consumi. Tornano i centri commerciali aperti anche nel week-end. |