Genova - 2 anni fa la tragedia |
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Scritto da Redazione |
Venerdì 14 Agosto 2020 12:26 |
>>> 2018 - Genova - Crolla un ponte, forse persone sotto le macerie
>>> Lo Speciale sul Crollo del Ponte Morandi
Sono passati due anni da quella tragica mattina che vide spezzarsi la vita di 43 persone che caddero nel vuoto per il cedimento del Ponte Morandi. A distanza di due anni vecchio ponte è stato abbattuto ed è stato ricostruito uno nuovo in tempi di record.
In quel tragico giorno persero la vita anche 4 ragazzi di Torre del Greco in provincia di Napoli:di Miranda di Genova, Matteo Bertonati, Giovanni Battiloro, Gerardo Esposito e Antonio Stanzione, poco più che ventenni, diretti a Nizza a trovare il fratello di uno di loro. Rimasero coinvolti anche Stella Boccia, 23enne di Somma Vesuviana e Gennaro Sarnataro, 48 anni, sposato e padre di due figli. Sarnatato era un autista della Ital trans o Fruit di Scafati. Un dolore immenso che disanza di 2 anni, con le indagini ancora in corso sono ancora senza un colpevole. Quello che si è capito dalle analisi dei tecnici prima dell'abbattimento del ponte è che degli stralli che manteneva i cavi d'acciaio del ponte, a causa del tempo, del logorio dell'umidità del mare è saltato (generando quello che si credeva un lampo prodotto durante la pioggia di quel giorno) caricando il peso sulla struttura in cemento armato che non ha retto il carico, crollando. Il 3 agosto 2020, nel pieno del post pandemia è stato ricostruito e dato alla città il nuovo ponte ideato da Renzo Piano concittadino genovese chiamato Genova - Viadotto San Giorgio Ponte di Genova, Conte: «Mai più una tragedia del genere»«L'Italia deve tornare a correre e a investire nelle infrastrutture, sia nell'ammodernamento di quelle esistenti sia in nuove opere. È un passaggio obbligato. Una quota delle risorse europee sarà dedicata al potenziamento dei collegamenti da e per i porti italiani come quello di Genova, fondamentale per la ripresa del Paese». Ad affermarlo è il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte in un'intervista a 'La Stampà. «Quello per il ponte di Genova - rileva ancora il premier - è stato un modello vincente, che ha ottenuto anche la valutazione favorevole della Dia, in quanto 'perfetta sintesì tra rapidità nell'esecuzione dei lavori ed efficacia nelle procedure di monitoraggio antimafia. Con il decreto-legge semplificazioni conferiamo poteri gestionali ed esecutivi a tutte le stazioni appaltanti, con possibilità, ove necessario, di nominare commissari, come avvenuto proprio qui a Genova. Dobbiamo correre, ma nel segno della trasparenza e della legalità. Per questo, saranno rese più spedite ed efficaci, ma contestualmente rafforzate, le misure dirette a scongiurare le infiltrazioni malavitose. Non ci sarà spazio per gli appetiti criminali», conclude Conte. «Le 43 vittime del crollo del ponte non potremo mai dimenticarle», ha poi detto Conte durante la commemorazione. |