Terrorismo - Chi sono i 6 Jiadisti arrestati |
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Scritto da Redazione |
Giovedì 28 Aprile 2016 22:22 |
"L'unica richiesta che ti chiedo - dice Moutaharrik - è la famiglia, tu sai voglio almeno che i miei figli crescano un po' nel paese del califfato dell'Islam".
Mohamed Koraichi - partito dall' Italia più di un anno fa con la moglie e i tre figli (uno di due anni) e che si troverebbe ora sul fronte iracheno-siriano a combattere con l'Isis - incitava in una serie di messaggi audio, inviati tramite WhatsApp, Moutaharrik, arrestato prima che partisse anche lui assieme alla moglie e ai due figli, a compiere un attentato a Roma. "Fratello mio - diceva Koraichi a Moutaharrik, anche campione di kickboxing - lì in quella Italia, quella è la capitale dei crociati, fratello mio è quella, è lì dove vanno a fare il pellegrinaggio, è da lì da dove prendono la forza e da lì vanno a conquistare i popoli, e da lì combattono l'islam, fino ad ora non è stata fatta nessuna operazione (attentato, ndt), sai che se fai un attentato è una cosa grande, Dio è grande, preghiamo Dio, fratello mio". "Sì fratello, se Dio vuole - rispondeva Moutaharrik in un altro messaggio vocale - ci sarà solo del bene, se Dio vuole che loro pensano di essere in pace, invece giuro non sono in pace, anche se noi viviamo in mezzo a loro e giochiamo il nostro gioco come se fossimo come loro, però giuro che noi non siamo come loro". E poi ancora: "Giuro se potessimo trovare il modo abbatteremo tutto questo paese e non sappiamo che questi infedeli per questa Italia, per questo Vaticano, per questi presidenti, questi presidenti infedele e loro che danno forza a tutto questo che sta succedendo ai paesi arabi e nei paesi islamici, però con la volontà di Dio, con la volontà di Dio, la maggior parte dei ragazzi qui hanno iniziato a muoversi, hanno iniziato". Poi la richiesta da Moutaharrik di mettere prima in salvo la famiglia nei territori del Califfato e poi passare all'azione: "Però fratello è l'unica richiesta che ti chiedo, è la famiglia, tu sai voglio almeno che i miei figli crescano un po' nel paese del califfato dell'islam, il paese dove c'è la legge islamica, questa è l'unica richiesta che voglio".
Chi sono i 6 destinatari del provvedimento di arresto - Ecco i nomi dei destinatari dell'ordinanza: Mohamed Koraichi, nato in Marocco il 26 febbraio 1985 e residente a Bulciago (Lecco) e la moglie Alice Brignoli che ha cambiato nome in Aisha dopo la conversione all'Islam, nata a Erba il 13 dicembre 1977. La coppia è latitante e per inquirenti e investigatori si trova con i tre figli di 6, 4 e 2 anni nel territorio dell'organizzazione terroristica Stato Islamico. E' invece stata arrestata a Baveno, in provincia di Verbania, Wafa Koraichi, nata in Marocco il 17 aprile 1992 e sorella di Mohamed. Sono stati fermati anche Abderrahim Moutaharrik, cittadino italiano di origini marocchine, campione di pugilato in Svizzera, nato il 23 giugno 1988 e residente a Lecco, e sua moglie Salma Bencharki, anche lei nata in Marocco il 15 marzo 1990. Infine è finito in carcere Abderrahmane Khachia, nato in Marocco il 2 maggio 1993 e residente a Brunello (Varese). Il giovane è il fratello di Oussama Khachia, 30 anni, operaio, un foreign fighter cresciuto a Brunello ed espulso dall'Italia il 28 gennaio 2015 per alcuni post su Facebook a favore dell'Isis. In seguito fu allontanato anche dalla Svizzera e infine avrebbe raggiunto la Siria dove sarebbe morto dopo essersi unito al Califfato.
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