ISIS - La Russia ha inviato esperti militari in Siria - La Germania ha messo in guardia Francia, Gran Bretagna e Russia dagli attacchi in Siria |
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Scritto da Redazione |
Giovedì 10 Settembre 2015 12:49 |
Il Cremlino ha rafforzato i rifornimenti con un ponte aereo su ''rotte alternative''. Tra queste l'Iran, che ha ha aperto il suo spazio aereo per le "forniture umanitarie".
"Spero che le notizie sulla presenza russa siano meno gravi di quanto appaiono": se Mosca "avesse l'illusione di risolvere mano armata la situazione sarebbe una complicazione del quadro, uno sviluppo negativo", ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a Sky Tg24. Sono solo 'esperti' militari quelli inviati da Russia e Iran in Siria, ha affermato dice in un'intervista all'ANSA Abu Zalem, responsabile militare di Hezbollah e reclutatore a Beirut di miliziani sciiti che combattono al fianco delle truppe di Damasco. "In Siria non abbiamo bisogno di truppe da Mosca e Teheran, ma di strateghi", ha aggiunto. Sono gia' 900 i miliziani Hezbollah morti in Siria. "Questa guerra continuera', sara' lunga", ha aggiunto Zalem. Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha ribadito in una telefonata con il segretario di Stato Usa John Kerry la "necessita' di respingere in modo congiunto i gruppi terroristici che hanno occupato una considerevole parte della Siria e che stanno minacciando la sicurezza internazionale". "Il maggior impatto della lotta contro questi terroristi lo sta sostenendo l'esercito siriano", ha aggiunto, citato dalle agenzie russe. Ma la posizione degli Stati Uniti è chiara: "La crisi dei rifugiati è conseguenza delle condizioni orrende in Siria. Quello che serve è una soluzione diplomatica. E Assad deve andare via", ha ribadito Eric Schultz, portavoce della Casa Bianca. La Germania ha poi messo in guardia Francia, Gran Bretagna e Russia dagli attacchi in Siria: "Non può essere che adesso partner importanti, di cui abbiamo bisogno, giochino la carta militare", ha detto il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, esprimendo costernazione per la notizia che Mosca consegnerà più materiale militare alla Siria. L'accordo con l'Iran sul nucleare e la nuova iniziativa dell'Onu, ha detto, "sono il punto di partenza per una soluzione politica del conflitto in Siria".
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