Acerra (NA) - Sgomento per l'uccisione di Vincenzo D'Allestro ucciso a Dacca |
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Scritto da Redazione |
Lunedì 04 Luglio 2016 12:38 |
«Ci ammazzano come bestie - afferma Luigi, uno dei tanti fermi davanti al Duomo in attesa della Messa - come si può uccidere una persona solo perché crede in un altro Dio? Non si può. Ci sentiamo vicini a Maria per la perdita di Vincenzo, anche se non lo abbiamo conosciuto. E siamo vicini a tutte le famiglie italiane e straniere che hanno perso un loro caro». D'Allestro, come detto, non era conosciuto in città, soprattutto per i suoi impegni di lavoro, che lo portavano in giro per il mondo. Il dolore per la sua morte, però, si fa largo e corre anche sulle bacheche dei social network, dove si moltiplicano le bandiere italiane listate a lutto sui profili degli acerrani: uno dei primi a cambiare la propria foto su Facebook è stato il sindaco Raffaele Lettieri che ha voluto rendere pubblico in questo modo il dolore per la strage, mettendo la stessa bandiera a lutto anche sul sito del Comune. Raffaele Lettieri ha ribadito che per il 46enne sarà proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali.
Tristezza, incredulità, disorientamento: le comunità di Piedimonte Matese, San Potito Sannitico e Alife, in provincia di Caserta, tutte toccate dalla tragedia della morte in Bangladesh di Vincenzo D'Allestro, si stringono attorno ai familiari della vittima e provano a metabolizzare un dolore mai provato prima, perché si unisce alla preoccupazione di una violenza insensata e a cui nessuno nelle tre comunità era abituato. Maria Assunta Gaudio, moglie di D'Allestro, è dalla mamma ad Alife, in località San Vittore, circondata dall'affetto dei parenti, che ne stanno tutelando anche la privacy; nelle prossime ore potrebbe partire per il Bangladesh con il cognato, fratello di Vincenzo, per andare ad effettuare il riconoscimento della salma, ma al momento non arrivano conferme. La famiglia si è stretta fortemente attorno a Maria Assunta, e sta affrontando la situazione con grande sobrietà. Sul lutto cittadino decideremo appena sapremo quando torneranno le salme e come e quando si terranno i funerali». «Siamo molto scossi - dice il sindaco di San Potito, Franco Imperadore - la tragedia ci colpisce tutti, e si fa fatica a reagire; abbiamo messo la bandiera a lutto e sospeso ogni attività comunale». Short URL: http://2cg.it/3hi |