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MONITORE NAPOLETANO
Fondato nel 1799 da
Carlo Lauberg ed Eleonora de Fonseca Pimentel
Anno CCXXV

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Itinerari - Stromboli - Iddu, la Montagna Sacra - Photogallery Stampa
Scritto da Giovanni Di Cecca   
Mercoledì 27 Luglio 2022 10:52

Riprende dopo due anni la rubrica dedicata ai viaggi del MONITORE NAPOLETANO.it che è rimasta ferma a causa della Pandemia da Covid-19.

Questo articolo, in modo particolare, è rimasto nel cassetto da molto tempo, e pensavo di pubblicarlo nel breve periodo, quando sembrava che la Pandemia da Covid-19 fosse passata.

Mi sbagliavo!

Proprio in quei giorni, come del resto in questo periodo, ci fu una nuova ondata che portò, poi, alle chiusure di Natale 2020.

E' chiaro come il sole che di questa pandemia non ce ne libereremo, sicuramente preso e che altre ondate verranno, ma, almeno da quello che si vede, queste nuove varianti sembrano essere meno pericolose rispetto a quelle del 2020 in proporzioni al numero di contagi che si sono registrati (tra quelli ufficiali e quelli sottobosco).

Ma ora, si parte...

 

 

Stromboli è una dell isole dell'arcipelago delle Eolie.

Con un aliscafo si arriva in tempi ragionevoli, ma sempre quelle 3-4 ore sono necessarie per arrivare.

Ovviamente il viaggio fatto nella prima post pandemia è stato strano, come rivedere le persone che cammminavano sul Lungomare in massa nelle prime ora della "liberazione" a maggio 2020.

Un viaggio di 4 ore dentro  uno spazio chiuso col climatizzatore e con mascherina FFP2 sulla faccia non è proprio il massimo del comfort.

Superato il primo ostacolo, quello psicologico, l'avvicinamento a quello che è di fatto un vulcano con un po' di isoletta, è magico, strano, pure per chi vive sotto il Vesuvio.

Iddu, così chiamano gli isolani di Stromboli il vulcano, appare maestoso e potente, ed ogni tanto si fa anche sentire, perché la sua presenza è fissa in tutta l'isola e lo senti sempre.

Chi va a Stromboli lo fa per cercare pace, tranquillità e soprattutto stare lontani da tutto ciò che è civiltà (quindi se siete degli "addicted" di Internet, Social, di Instagram ecc, fate bene attenzione al Vostro gestore).

Nelle stradine piccole dell'isola, nel periodo pre-covid, è sempre un pullulare di vita, di VIP, ma nel periodo in cui andai, c'erano poche persone e molto spazio disponibile.

La prima cosa che si nota, quando cala la sera, è la totale assenza di illuminazione pubblica, relegata, alla meglio, a pochi led per terra, ma dimenticate quei simpatici ed a volte osceni lampioni che diamo per scontato nelle nostre città.

Anche l'aria, che di giorno è simile ad un forno (pochissime strade asfaltate e molta pietre vulcaniche e sterrati) di sera complice il mare ed il vento, diventa più fresca e vivibile, anche se le pietre dopo una lunghissima esposizione al sole sono delle bracere ardenti.

Per noi persi nelle mille luci della Nostra città, in quello smog che spesso si vede solo se stai fuori Napoli (da Portici al mattino, da Ischia, ad esempio) il cielo assume una forma diversa, più profonda, paradossalmente più luminosa, dalle stelle che sono visibili, in tutte quelle calette come Piscità (sic!) che hanno solo il faro di Strombolicchio, l'isoletta poco distante da Stromboli, ad "inquinare"

Il mare ha una risacca, leggera e cullante (quando è calmo) che consente di ritrovare i pensieri e le stelle, magnifica idea che spesso immaginiamo di esclusiva dei telescopi spaziali, diventano parte integrante del nostro vivere notturno in solitudine se è quello che cerchiamo.

Ma oltre al faro di Strombolicchio, l'altra presenza è sempre Iddu, la montagna sacra dell'Isola.


Cena a lume di vulcano

Titolo ad effetto per chi non abita a Napoli (o zona Vesuviana), ma qui siamo abituati ad avere la presenza del Vesuvio, incombente sul Golfo, a Stromboli invece, una delle peculiarità è cenare proprio alla luce per fortuna fioca di Iddu.

Infatti esiste una parte dell'isola che è percorribile solo o a piedi, o su questi "taxi" tipo ApeCar a 4 ruote che può portare un gruppo di persone da giù su al monte, per tortuose curve, un po' come accade nel cartone Disney "Topolino e la Roulotte" del 1938.

Se l'ascesa è penosa come il Purgatorio Dantesco, l'arrivo è quasi paradisiaco da Empireo.

Osservatorio, questo il nome della zona, concede la possibilità unica di un drink e davanti l'eruzione continua di Iddu, non ha eguali.

Quando cala la sera si passa alla cena, rigorosamente a base di pescato locale, che al lume di candela, ci consente di avere un co-invitato di pietra (ed è il caso di dirlo) che nel suo antico linguaggio fatto di lava rosso fuoco, fumo e rumore, narra l'antica ed eterna storia dell'isola, posto ad un immaginario capotavola che consente di essere visto ed ascoltato da tutti.


Una sera in barca con Iddu

Dopo una ennesima giornata trascorsa tra la brace della sabbia o degli scogli ed il refrigerio del mare delle isole eolie, una delle attività serali può essere una gita a Ginostra, la parte occidentale dell'Isola

Raggiungibile esclusivamente in barca, è situata in prossimità della cosiddetta "sciara del fuoco", la parte di montagna che cade a strapiombo nel mare, dove va a finire la maggior parte del materlia vulcanico eurttato da Iddu.

Dopo un drink ed un saluto al Sole che si inabissa davanti i nostri occhi, si riprende il largo per posizionarsi proprio davanti la sciara del fuoco ed attendere l'esplosione perfetta.

Anche qui il fattore F come fortuna è fondamentale, per una esplosione magnifica, ma al netto di tutto è bello poter osservare il fenomeno da una angolazione differente.


Il ritorno ed il sogno

Prima o poi tutte le vacanze finiscono.

Vuoi il caldo, il sole, le serate in cui si è dormito poco, il viaggio di ritorno ha un sapore strano, a metà strada tra sogno e realtà.

Nella culla dell'aliscafo rivedi le immagini che catturato con gli occhi, i profumi, i sapori e quella luce che ti lascia pensare se non hai sognato l'isola, Iddu, le esplosioni, oppure ciò che hai visto è stato vero.

L'immagine che più mi ha colpito (ed è la photostory) è stata quella delle stelle dietro l'esplosione del vulcano.

Un effetto strano che qui in città, soprattutto a Napoli, aristocratica ed irriverente, ignoriamo troppo, e le stelle sono solo quelle del dolore che abbiamo quando sbattiamo davanti un muro, il muro della nostra quotidianetà.

 

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Periodico mensile registrato presso il Tribunale di Napoli Num. 45 dell' 8 giugno 2011
ISSN 2239-7035 (del 14 luglio 2011)
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