Nizza - Un'analisi introspettiva sugli attentaori: Disturbo narcisistico della personalità |
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Scritto da Federico Mello |
Sabato 16 Luglio 2016 22:45 |
A Nizza il trentunenne Mohamed Lahouaiej Bouhlel ha ucciso 84 persone investendole con un camion. L'attentatore aveva dei precedenti penali di criminalità comune, viene descritto come "poco religioso" e "taciturno", si stava separando dalla moglie e ancora non si conoscono le motivazioni del suo gesto. Stesso sogno per Cherif Kouachi, uno dei due fratelli uccisi dopo l'assalto a Charlie Hebdo. In queste menti disturbate, fallite la altre possibilità, la sola occasione di esprimere il proprio ego ipertrofico sembra essere un suicidio spettacolare, tragico, che infligga dolore agli innocenti e apra le edizioni straordinarie dei Tg. La stessa motivazione sembra muovere i rich-kids autori della strage di Dacca, i foreign fighters che si uniscono all'Isis, i folli che assaltano cinema Usa indossando la maschera di Joker.
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