Trump Presidente - 4° Giorno di scontri anti Trump - Il Presidente incontra Nigel Farage |
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Scritto da Redazione |
Domenica 13 Novembre 2016 12:43 |
A New York la protesta è partita da Union Square, ha attraversato la Fifth Avenue ed è arrivata sotto la Trump Tower, dove è stata bloccata dalla polizia. Manifestazioni anche a Chicago, Los Angeles, San Francisco, Las Vegas.
Intanto Trump starebbe valutando di compiere un tour della vittoria negli Stati che lo hanno eletto presidente. Ad ipotizzarlo Kellyanne Conway, ex campaign manager destinata ad avere un posto di rilievo nella prossima amministrazione guidata dal tycoon. Il presidente eletto ieri ha incontrato Nigel Farage, leader del partito eurofobico Ukip,. ''Hanno parlato di liberta' - ha confermato Conway - e della vittoria e di cio' che questo significa per il mondo'', ha riferito dopo il colloquio, avvenuto nella Trump Tower. Farage e' stato insieme all'olandese Geert Wilders l'unico leader politico europeo a parlare alla convention repubblicana della scorsa estate. "Particolarmente soddisfatto per la reazione molto positiva di Trump all'idea di riportare il busto di Winston Churchill nello Studio Ovale", ha scritto Farage su Twitter dopo aver l'incontro. Sul busto di Churchill si era scatenata una polemica tra Barack Obama e l'allora sindaco di Londra Boris Johnson che lo aveva accusato di aver rimosso la statua dallo Studio Ovale. "Questo è un uomo con cui possiamo fare affari", ha twittato ancora Farage accompagnando il post con una foto di lui e Trump sorridenti che escono da un ascensore dorato del grattacielo. "Il sostegno di Trump al rapporto tra Usa e Gb è molto forte". "E' stato un grandissimo onore incontrare Trump. Era rilassato e pieno di buone idee. Sono convinto che sarà un buon presidente", ha aggiunto l'ex leader dell'Ukip.
Hillary Clinton intanto recrimina contro l'Fbi per la sua sconfitta. L'ex candidata democratica l'ha attribuita al direttore del Federal Bureau of investigation James Comey e in particolare alla sua seconda lettera al Congresso, ad appena tre giorni dal voto. E' stata proprio quella lettera di 'assoluzione', ha sostenuto oggi in una conference call con i maggiori contributori della sua campagna, ad aver fatto più danni ancora della prima, quella del 28 ottobre, quando Comey comunicò al Congresso la riapertura delle indagini sull'emailgate. Perché la seconda lettera ha ''motivato'' gli elettori di Trump.
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