Coronavirus - L'Italia che si ferma |
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Scritto da Redazione |
Giovedì 05 Marzo 2020 10:53 |
Probabilemnte neanche durante la II Guerra Mondiale sotto i bombardamenti il nostro bel paese si è bloccato come sta accadendo in questi giorni. In primo luogo, le norme di distanziamento stanno bloccando di fatto tutti i luoghi sociali, come teatri, cinema, almeno fino al 3 aprile (come nel caso del Palapartenope)
In queste ore commercianti, imprenditori e ristoratori valuteranno le applicazioni del decreto per i prossimi giorni. «L'economia avrà grandi danni dicono da Confesercenti Campania Ma oggi stesso i Comuni dovranno informare le associazioni di categoria sul da farsi». Un caso emblematico di come la paura da contagio serpeggi è quello di Patrizio Rispo, il Raffaele Giordano di Un Posto al Sole, che generalmente va in palestra alla Virgin di Fuorigrotta, dove, intervistato dai colleghi de IL MATTINO ha dichiarato: «La fiction la stiamo girando normalmente - spiega - La produzione ha chiesto a noi attori di evitare luoghi affollati. Prima di entrare in Rai firmiamo una dichiarazione di responsabilità in cui specifichiamo di non avere influenza o altri sintoni. L'economia ne risentirà. Sarà difficile con cinema e teatri chiusi». E Napoli sta facendo già da tempo i conti con la paura da contagio Tra locali che hanno registrato perdite del 90% come i ristoranti del Lungomare che in questi giorni della distanza, stanno registrando pochissimi ingressi anche perché le nuove norme sullo spazio sono molto complesse da mantenere, ma anche se fosse, quello che sta serpeggiando è la parura per quello che non si vede. Solo i bar sembrano reggere l'impatto da Covid-19, ma, come afferma Aldo Maccarone del Comitato Baretti di Chiaia Night, è il Comune che deve dare delle direttive. Situazione più grave per i Teatri che, già sono in grave crisi a causa del costo dei biglietti e della scarsa propensione, soprattutto economica, della popolazione a pagare cifre considerevoli per assistere ad uno spettacolo, si trovano in grave difficoltà. Anche nei Cinema non va meglio, dove la concorrenza da piattaforme straming già dava filo da trocere, ora, con le nuove norme varate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri va anche peggio. L'Agis (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) annuncia la serrata e si rischia un effetto domino sull'uscita dei film in sala. In città, ieri intorno alle 21 era possibile acquistare biglietti al Modernissimo e anche il Med era aperto. «Nei cinema - spiega Luigi Grispello, presidente campano dell'Agis - è impossibile far entrare gli spettatori a poltrone alterne e rispettare la distanza di un metro è un'impresa. Chiederemo al Governo lo stato di calamità per il settore e la cassa integrazione in deroga».
Video - Comunicazioni del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte
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