Coronavirus - Il tempo sospeso ed i riti di Pasqua |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Venerdì 10 Aprile 2020 17:52 |
Da ormai 2 mesi (e tireremo fino al 4 maggio 2020 a quato pare) viviamo un tempo sospeso, un tempo che non è tempo in senso stretto. Il periodo di Pasqua, generalmente sinonimo di primavera e di uscite all'aria aperta, di scampagnate, e per chi può anche il primo tuffo a mare, quest'anno a causa della Pandemia da Covid-19, senza troppi giri di parole, ce la possiamo dimenticare.
Ma se fosse solo un discorso personale, forse potremmo soprassedere, ma il tempo di Pasqua, inizio primavera che, soprattutto qua a Napoli, ci indica come sarà l'estate, è anche sinonimo di tradizioni secolari, di processioni che, al netto della Fede delle persone, sono sia un volano economico, sia l'essenza stessa della nostra tradizione socioculturale plurimillennaria. Il Rinascimento Napoletano che abbiamo visto come cittadinanza, e narrato nel corso di questi ultimi 10 anni, non è stato un processo improvvisot dalla sera alla mattina, ma si è formato col tempo, con la "seduzione" che la nostra città, provincia, regione ha esercitato sui turisti, e sugli stessi cittadini nel corsi degli ultimi 3 decenni. Infatti i primi passi di questo rinascimento risalgono al 1992 quando si iniziò a sperimentare Napoli Porte Aperte, un momento spartiacque tra la Napoli narrata come arretrata e retrogada (almeno rispetto alla allora "Milano da bere"), che riscopriva la sua vocazione di Capitale sia politica di quello che fu prima il Ducato, poi il Regno, della Nostra sfortunata Repubblica Napoletana del 1799, ed in ultmo del Regno delle due Sicilie e, poi, Capitale della Cultura occidentale (senza esagerare con l'enfasi) al pari di altre città come Roma, Milano, Parigi, Londra, New York. In questo crescendo, gli ultimi 10 anni sono stati veramente i più "fantastici" perché quei timidi segnali nati sul finire del XX Secolo, sono diventati gli oltre 10.000 B&B che ci sono in città ed in provincia, i numeri degli alberghi strapieni (e a proprosito di primati: 2018. Prima città per crescita turistica in Italia (+91%), 2019. Napoli Seconda città italiana dopo Milano per numero di Turisti, 20 a livello mondiale) Le stradine un tempo affollate solo durante il Natale come la celeberrima Via San Gregorio Armeno, sono diventate delle vere e proprie 5th Avenue nostrane con tanti turisti che guardano, e rimangono a bocca aperta nello scoprire le Nostre meraviglie tutto l'anno. In questo trend di crescita costante, ci ritroviamo in questa Pasqua, cui seguirà il 25 aprile, ed il ponte del 1° maggio (e la processione di San Gennaro del primo sabato di Maggio) in una Napoli (ed un'Italia) in cui le strade, salvo poche eccezioni e solo in determinati orari, vuote, silenziose, come se fosse la sera della Vigilia di Natale, di Capodanno, della partita di Champions Napoli - Barcellona o Real Madrid, quello che abbiamo imparato a definire il tempo sospeso, in cui l'unica cosa che continua incessantemente a funzionare in modo perfetto sono i semafori che perennemente ed incuranti di ciò che accade scandiscono il tempo dell'attraversamento delle strade dove non c'è più nessuno a rispettarli (o a usarli come consiglio). Come Special Correspondent in questi anni ho documentato questi riti di Pasqua in particolare a Sorrento, dove è più viva la tradizione anche per mezzo delle confraternite che da secoli rappresentano la tradizione di questi giorni così particolari per la Cristianità. Nell'attesa che questo virus ci faccia ricaricare la corda del nostro orologio sociale, come accade agli orologi a pendolo (ecco il significato della Photo Story), e ci faccia ripartire, vi ripropongo gli articoli con annesse photogallery, di queste tradizioni, in modo da non dimenticare quanto abbiamo costruito e da dove dobbiamo ripartire per il prossimo futuro >>> Sorrento - La suggestiva processione della Venerabile Arciconfraternita della Morte (la processione dei Neri) >>> Sorrento - Le celebrazioni del Venerdì Santo (la processione dei Bianchi) >>> Procida - La Processione dei Misteri - Per la prima volta le donne possono portare i carri |