Coronavirus - Campania - Il Governatore De Luca: Obblgio delle mascherine dal 4 maggio e distribuzione gratuita |
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Scritto da Redazione |
Venerdì 17 Aprile 2020 15:58 |
Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca ha tenuto una conferenza stampa in diretta Web per aggiornare i nostri concittadini di come si è mossa la regione e come intende proceder verso il l'Unlockdown, ovvero verso la riapertura prevista per il 4 maggio. E' stato un De Lu ca a tutto campo, che ha dichiarato in riferimento alle mascherine: «Stiamo già distribuendo 3 milioni di mascherine perché dal 3/4 maggio l'uso delle mascherine sarà obbligatorio»
Le mascherine (in confezione da due), arriveranno, ha spiegato De Luca, nelle case dei campani, grazie a una intesa con le Poste Italiane. Al momento è stata avviata la distribuzione alle categorie a rischio. «Se manteniamo il rigore che abbiamo avuto finora, a metà maggio potremo dire di aver sconfitto in Campania il Coronavirus», ha detto il governatore analizzando i dati del contagio dei primi giorni di aprile sottolineando che a questi ritmi si «sarà fuori a metà maggio»
Video - La conferenza stampa del Governatore Vincenzo De Luca
Oltre che sulle mascherine, ormai gadget col quale dovremo farci l'abitudine, almeno fin quando le cose non si stabilizzeranno in qualche modo, ha parlato anche della possibile ulteriore fuga in massa dal Nord (cosa che per altro, non è del tutto chiusa, serve ovviamente autocertificazione e dichiarazione del medico) facendo la seguente dichiarazione: «Se dovessimo avere corse in avanti in regioni dove c'è il contagio così forte, la Campania chiuderà i suoi confini. Faremo una ordinanza per vietare l'ingresso dei cittadini provenienti da quelle regioni», ha proseguito De Luca rivendicando con orgoglio quanto fatto finora: «Noi abbiamo salvato la Campania, assumendo decisioni due settimane prima del governo nazionale. Lo abbiamo fatto con scelte rigorose ma anche con la responsabilità dei cittadini», ha detto sottolineando che il rischio era legato alla densità abitativa, soprattutto in alcune aree. «Non stiamo di fronte a problemi banali, ma seri - ha detto che vanno affrontate con tutto il rigore necessario». Altro tema caldo sono stati i mini cluster (le zone limitate dove si è verificato un maggiore ed improvviso aumenti di contagi come al Vomero-Arenella e soprattutto a Pozzuoli all'Ospedale Santa Maria delle Grazie (detta la Schiana), sostenendo che olte ad un errato comportamento da parte dei cittadini per il Vomero-Arenella, dove il tutto è stato contenuto, ha parlato di leggerezza per quanto riguarda l'Ospedale a Pozzuoli, ma anche lì la Regione è intervenuta ed ha contenuto il tutto. Sul cibo da asporto (che ha in se un indotto non indifferente) il Governatore ha dichiarato: «Stiamo ragionando in queste ore sulla possibilità di anticipare l'attività di consegna a domicilio, ma la decisione la prenderemo sulla base della situazione dell'epidemia, non sulla base di pressioni di questo o di quello. Dobbiamo avere la forza di resistere a tutte le pressioni. Una delle principali sollecitazioni che abbiamo ricevuto - ha aggiunto De Luca - riguarda il cibo d'asporto, il trasporto a domicilio di generi alimentari, cibo, pizze. Non lo abbiamo consentito fino ad oggi non per particolare cattiveria. In un comune dell'Avellinese, a Lauro, è accaduto che un negozio di generi alimentari ha fatto la distribuzione domiciliare. Abbiamo verificato che tutta la famiglia che gestiva quell'attività era contagiata. Abbiamo dovuto mettere in quarantena tutto il paese». Aggiunge: «è responsabile capire che la Campania è complicata, abbiamo la fascia interna della regione dove non abbiamo una grande densità abitativa ma abbiamo poi interi territori con concentrazione di abitanti spaventosa. Un'ordinanza deve tenere conto della diversa configurazione dei territori. Abbiamo limitato il trasporto domiciliare perché era complicato garantire che avvenisse in condizioni di sicurezza. Ma lo abbiamo fatto anche accompagnando questo divieto con una misura di aiuto: la Regione Campania, non mi risulta ce ne siano altre, ha dato un contributo di duemila euro a tutte le attività impedite dal contagio, le pizzerie sono tra queste». Altro tema caldo è quello del piano socioeconomico, dove ha snocciolato alcuni provvedimenti per conentire alla cittadinanza di poter sopperire ad alcuni mancati guadagni in modo forfettario di circa 2.000€ destinata ad artigiani e professionisti, più altri 1.000€ per le pensioni minime in modo da poter consentire il progressivo processo di ripartenza della Nostra Regione. Va anche detto il tutto è basato sui dati e sui consigli degli esperti, e che è irresponsabile fare "tana libera tutti", gergo usato a tutti i livelli, perché senza le dovute accortezze si corre il rischio di aprire e richiudere con gravissimi e irreperabili danni dopo due settimane. Il Virus non è stato sconfitto, ma inizia la fase di coesistenza. Ultimo punto sul quale si è soffermato è stata la grande disciplina dei nostri concittadini, che hanno seguito alla lettera il consiglio di uscire il meno possibile (come per altro documentato in vare occasioni sul nostro giornale, specialmente nel giorno di Pasquetta, dove il rispetto è stato pressocché totale) dando un grande senso civico e dove le altre regioni non possono dire nulla sulla condotta avuta dalla cittadinanza. Noi aggiungiamo anche che oltre al rispetto delle regole abbiamo dato anche un contributo al Paese nella ricerca di un rimedio che potesse aiutare le persone che si sono trovate tra la vita e la morte in terapia intensiva a superare la crisi respiratoria che questo virus scatena. |