Grexit - La Grecia Chiede negoziato ad oltranza - Le offerte dei Creditorie e di Tsipras |
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Scritto da Redazione |
Mercoledì 01 Luglio 2015 15:42 |
L'ultima controproposta di Tsipras è un superamento dell'attuale piano e di tutte le sue condizioni, è l'addio all'odiato Memorandum e un 'salto' ad un nuovo piano, il terzo, con condizioni tutte nuove da negoziare. Unico punto in comune, la questione del debito: mentre nell'offerta dei creditori c'è una generica promessa a rivedere la sua sostenibilità, in quella greca c'è l'esplicita richiesta di una ristrutturazione del debito nei confronti del fondo salva-Stati Efsf. Di seguito le due proposte. OFFERTA DEI CREDITORI. Per sbloccare gli aiuti che restano (7,2 miliardi più 10,9 del fondo salva-banche) i creditori fissano delle condizioni. I target di bilancio restano quelli elencati nelle ultime settimane: avanzo primario di 1%, 2%, 3%, e 3,5% nel 2015, 2016, 2017 e 2018. Per l'Iva: aliquota standard al 23%, inclusi ristoranti e catering, una ridotta al 13% su alimenti, energia, hotel (come chiedevano i greci), acqua e una terza aliquota superridotta al 6% su medicinali, libri e teatri, ma con l'abolizione delle eccezioni per le isole. Sulle pensioni, si chiede di creare 'forti disincentivi' ai prepensionamenti (e non più l'abolizione), aumentando gradualmente l'età pensionabile a 67 anni. Graduale anche l'abolizione del contributo di solidarietà (EKAS) ai pensionati poveri entro il 2019. Sul fisco: abolizione degli sgravi agli armatori, aumento della tassa sulle imprese dal 26 al 28%.
OFFERTA DI TSIPRAS. Nella breve lettera inviata all'Eurogruppo, il Governo chiede una "breve estensione" dell'attuale piano, che consenta di negoziare un nuovo prestito del fondo salva-Stati Esm per due anni. Si tratterebbe di un terzo pacchetto di aiuti, le cui condizioni, però, non vengono specificate. Oltre al prestito, Atene chiede anche che il debito con il fondo Efsf sia ristrutturato. La Grecia Chiede negoziato ad oltranza Grecia e creditori continuano a trattare, anche oltre l'ultimo minuto disponibile. L'Eurogruppo straordinario, convocato in fretta in teleconferenza per discutere la richiesta di Tsipras di tempi supplementari per negoziare un terzo salvataggio, respinge la richiesta ma si aggiorna a oggi. Aspettando una nuova proposta che Atene si sarebbe impegnata a inviare. Il filo del dialogo diventa sempre più sottile ma non si interrompe, nonostante i toni aspri e la sfiducia reciproca tra i protagonisti del negoziato. E da oggi per Atene si apre una nuova pagina: sarà ufficialmente senza un programma di aiuti a sostenerla e 'in arretrato' verso il Fmi, a meno che non otterrà una dilazione del pagamento degli 1,7 miliardi di euro che gli doveva ieri. Un Paese avviato al default il 20 luglio, quando dovrà rimborsare 3,4 miliardi alla Bce, con le casse del Governo quasi completamente vuote. Prima di allora, Tsipras vorrebbe negoziare un terzo piano, che comprenda anche un accordo per il taglio del debito. Ma la Merkel esclude che tale trattativa possa avvenire prima del referendum del 5 luglio. L'ultima offerta che Tsipras ha inviato ieri ai creditori, cercando un accordo dell'ultimo minuto che scongiurasse la scadenza di mezzanotte dell'attuale piano di aiuti, era molto distante dall'ultima offerta di mediazione del presidente Jean Claude Juncker. Il premier chiedeva un nuovo prestito Esm per due anni e una ristrutturazione del debito verso il fondo Efsf. Due richieste che rompono praticamente due tabù europei. E per questo l'Eurogruppo l'ha respinta dopo appena un'ora di confronto. Non c'erano nemmeno i tempi tecnici per un'estensione dell'attuale piano, fanno sapere i ministri.
La proposta di Juncker, invece, restava dentro i confini del programma attuale, per sbloccare gli aiuti ancora rimasti, cioè 1,8 miliardi del fondo Efsf più i 10,9 del fondo per la ricapitalizzazione delle banche elleniche. Soldi che da mezzanotte "non saranno più disponibili", fa sapere il fondo guidato da Klaus Regling, che si "rammarica" della scadenza del programma. Ma, con la scomparsa del secondo programma di aiuti, la speranza di Tsipras è che l'Ue apra subito al negoziato sul terzo pacchetto, che seppellisca per sempre l'odiato Memorandum legato agli accordi precedenti. La Merkel, però, frena le aspettative greche: "Berlino non prenderà in considerazione l'ipotesi di un terzo salvataggio per la Grecia, come proposto da Atene, prima dell'esito del referendum di domenica prossima".
La cancelliera, che fino ad oggi non ha mai voluto fare né concessioni sul debito né discussioni sul terzo pacchetto, lascia comunque la porta aperta: "Naturalmente anche dopo mezzanotte non taglieremo fili del dialogo, o non saremmo l'Unione europea", ha detto in una conferenza stampa a Berlino. E il suo ministro delle finanze, Wolfgang Schaeuble, rassicura anche sulle conseguenze di un eventuale vittoria del 'no' al referendum: "Non sarebbe una Grexit", ha detto, ribadendo la linea di difesa della zona euro scelta da Berlino. Ma il pressing sulla trattativa non è ad una sola direzione. Dagli Usa, ad esempio, Obama chiede di continuare la trattativa. E non sono solo parole: il segretario al Tesoro, Jack Lew si attacca al telefono e chiama molti ''colleghi'' europei per convincerli ad aprire uno spiraglio ad Atene. Serve un compromesso, ha ripetuto a tutti. L'Ue, comunque, non sembra disposta per il momento ad abbandonare la Grecia.
"In queste ore s'è riaperto il dialogo", aveva detto questa mattina il presidente del gruppo S&d all'Europarlamento, Gianni Pittella. E il premier Matteo Renzi ha sentito al telefono Tsipras. Se si trovasse un'intesa prima del 5 luglio, fanno sapere fonti europee, Atene potrebbe anche ritirare il referendum o schierarsi a favore, come le ha chiesto ieri in cambio Juncker consegnando la sua ultima offerta. Intanto oggi l'Eurogruppo aspetta una nuova proposta di Atene, e discuterà del piano di riforme che ha fatto avere ieri ai ministri, a corredo del terzo pacchetto che chiede. Il piano è ora all'esame della Commissione, che darà il suo parere.
Slitta Eurogruppo L'Eurogruppo sulla Grecia di oggi, che si sarebbe dovuto riunire alle 11.30 in teleconferenza, è slittato alle 17.30 in seguito "alla richiesta di numerosi ministri". Lo ha reso noto il presidente Jeroen Dijsselbloem. JUNCKER, IO IN CONTATTO PERMANENTE CON AUTORITÀ ATENE - "Sono in contatto permanente con le autorità greche". Così Jean Claude Juncker, durante un punto stampa con Mario Monti in qualità di presidente del gruppo di lavoro interistituzionale per lo sviluppo delle 'risorse proprie' della Ue, risponde a chi chiede commenti sulle ultime novità da Atene. Il presidente della Commissione declina ogni altra domanda, specificando: "Se avessi voluto fare una conferenza stampa sulla Grecia l'avrei convocata".
DOMBROVSKIS, COMMISSIONE VALUTA RICHIESTA ATENE - "La Commissione sta facendo la valutazione preliminare delle richieste" di Atene e le sottoporrà all'Eurogruppo. Così il vicepresidente Dombrovskis riferendosi alle "azioni prioritarie" presentate da Atene - anticipate da Financial Times e Repubblica -, specificando che "attualmente non c'è un programma" e che si deve cominciare il negoziato per uno nuovo. Per la ristrutturazione del debito greco "c'è sempre stata apertura da parte dell' eurogruppo, sin da da novembre 2012" e questo "è stato indicato alle autorità greche anche nei recenti round negoziali". Lo afferma il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis.
REFERENDUM TECNICAMENTE NON VALIDO - "Il referendum non è veramente valido perché si chiede di votare su un programma che non esiste più e su una proposta vecchia, quindi è più un segnale politico": lo ha detto il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis. "La situazione finanziaria della Grecia è molto peggiorata da sabato scorso", ha aggiunto, ricordando che il governo è stato costretto a chiedere le banche e prendere misure per il controllo del movimento di capitali.
PER TERZO PIANO SERVE OK EUROGRUPPO - Oggi "siamo in una diversa procedura, il programma è scaduto, ora bisogna negoziare un nuovo programma ma prima serve l'ok dell'eurogruppo a fare un nuovo programma": lo ha detto il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, precisando che la Commissione darà ai ministri oggi una valutazione delle 'azioni prioritarie' proposte da Atene ieri.
GRECIA: FT, TSIPRAS PRONTO ACCETTARE CONDIZIONI UE - Il premier greco Alexis Tsipras "accetterà tutte le condizioni dei creditori che erano sul tavolo nel weekend con solo alcuni cambiamenti minori". Lo scrive il Financial Times che cita la lettera inviata da Tsipras ai creditori la notte passata. "La Repubblica ellenica è pronta ad accettare questo accordo tecnico con i seguenti emendamenti, addizioni e chiarimenti, nell'ambito di un'estensione del programma Efsf e del nuovo prestito Esm per il quale è stata avanzata richiesta oggi, 30 giugno", si legge nella missiva di Tsipras di due pagine risalente alla scorsa notte. In essa sono contenuti ulteriori dettagli sulla richiesta greca di un nuovo salvataggio, tramite il fondo europeo Esm, da 29,1 miliardi di euro. Atene - secondo la lettera riportata dal Ft - accetta l'intero impianto di riforma dell'Iva fatto salvo uno sconto del 30% per le isole greche. Il premier si dice pronto anche alla riforma delle pensioni come chiesta dai creditori, salvo far slittare a ottobre, anziché subito, la data di partenza dell'innalzamento progressivo dell'età pensionabile (prevista a 67 anni entro il 2022). I ministri delle Finanze nel discuteranno alle 17,30 all'Eurogruppo di Bruxelles.
Ministro Padoan: L'Italia farà di tutto per accordo L' "Italia ha una posizione volta ad arrivare a una soluzione condivisa, inclusiva e orientata alla crescita e farà di tutto per far prevalere questa soluzione all'interno dei negoziati". Così il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, sottolineando che la precondizione è "la volontà politica" di Atene di "dare corso a una azione considerata inattuabile" fino a pochi giorni fa. "Il mandato dell'eurogruppo, che è in riunione permanente compreso oggi pomeriggio, è sempre stato quello di trovare un accordo per la crescita sostenibile della Grecia. L'uscita della Grecia dall'euro non è mai stata una opzione, come è stato ribadito anche all'ultimo consiglio europeo", ha detto Padoan al question time alla Camera. "Il negoziato sulla Grecia non si è mai interrotto nonostante la chiusura del secondo programma di aiuti, e l'Eurogruppo sta continuando a lavorare per trovare una soluzione", ha spiegato il ministro dell'Economia sottolineando che non sono mai stati posti "ultimatum" ad Atene. "L'Europa deve cambiare passo. Cio' che sta avvenendo in Grecia non è il paradigma della nuova Europa che abbiamo in mente", ha detto Matteo Renzi a Berlino. "Sono convinto che la Grecia debba seguire la strada maestra delle riforme strutturali", ha detto Renzi a Berlino, sollecitando al rispetto delle regole, e ricordando che l'Italia ha fatto grandi sforzi "per rispettarle".
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