Grexit - La Grecia fice no col 61% dei voti - UE in allerta |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Domenica 05 Luglio 2015 21:19 |
Grexit - 20 luglio possibile data del default Grexit - Stop agli aiuti - Calo del PIL greco intorno il 10% Secondo i primi exit pool la Grecia dice no all'Euro e all'Europa sancendo di fatto la fine dell'Europa come la conosciamo. Il premier Tsipras assicura che la Banca Centrale Greca non emetterà moneta parallela.
La Grecia dice 'no', e "rifiuta i ricatti" ma il governo assicura che non emetterà moneta parallela.
Ai referendum in Grecia il No trionfa col 61%. E i mercati tremano.
"Abbiamo dimostrato che la democrazia non può essere ricattata": lo ha detto Alexis Tsipras parlando in tv, in un messaggio alla nazione. "Il No - ha sottolineato - non è una rottura con l'Unione Europea. I greci hanno fatto una scelta coraggiosa, che cambierà il dibattito in Europa". Per il primo ministro "la Grecia da domani vuole sedersi di nuovo al tavolo delle trattative: vogliamo continuarle con un programma reale di riforme ma con giustizia sociale" e dobbiamo "riarticolare" la questione del debito, non solo per la Grecia ma anche per l'Europa. Domani - ha proseguito - la Grecia andrà al tavolo negoziale con l'obiettivo di riportare alla normalità il sistema delle banche".
Il commento del ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis è stato : "I greci hanno detto un coraggioso 'No' a cinque anni di ipocrisia e all'austerità. Il 'No' di oggi è un grande sì alla democrazia". "Da domani l'Europa inizia a guarire le sue ferite, le nostre ferite, ha aggiunto Varoufakis, ricordando che "per cinque mesi i creditori hanno rifiutato ogni trattativa" .
Urlo di gioia alla sede di Syriza già dopo che le tv greche hanno renso noti i primi sondaggi sul voto al referendum chiesto dal premier Alexis Tsipras per consultare il popolo ellenico sulle proposte dei creditori di Atene in cambio di ulteriori finanziamenti per il salvataggio del Paese. In poco tempo la folla ha riempito piazza Syntagma.
In merito al futuro della moneta in territorio ellenico, non tutti la pensano come il governo greco. Per Jp Morgan l'uscita della Grecia dall'euro è adesso lo scenario base. Lo riporta Bloomberg. La banca Usa vede un'alta probabilità di uscita della Grecia dall'euro. Una Grexit, aggiunge, sarebbe "caotica". Alla riapertura del mercato valutario in Australia, l'euro avvia le contrattazioni in ribasso dell'1% a 1,1007 sul dollaro.
La Grecia - ha fatto sapere il portavoce del governo di Atene - "farà tutti gli sforzi possibili per arrivare presto ad un accordo" con i creditori, "anche nelle prossime 48 ore". Domani mattina, alle 9,30, il premier Matteo Renzi ha convocato, a quanto si apprende, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan a Palazzo Chigi per analizzare gli effetti del referendum greco. Antonis Samaras, che aveva fatto campagna per il Sì, si è invece dimesso da leader dell'opposizione greca di Nuova Democrazia dopo i risultati.
Secondo alcune indiscrezioni la Cancelliera Angela Merkel si sarebbe sfogata accusando di portare la Grecia "contro un muro". Intanto sia dal premier Matteo Renzi che dalla Francia arriva la richiesta all'Ue di non chiudere la porta alla Grecia, qualunque sia l'esito del voto di oggi. Nelle prossime ore potrebbe tenersi una riunione tra il ministro delle Finanze Varoufakis e la Banca di Grecia che sarebbe pronta a presentare una richiesta di aumento di liquidità di emergenza attraverso il programma Ela alla Bce. La Merkel domani volerà a Parigi da Hollande.
AFFLUENZA ALTA - Secondo la tv greca Ant1 l'affluenza al referendum è stata attorno al 65%. Il quorum necessario per la validità della consultazione, del 40%, è stato ampiamente superato.
Lo sfogo della Merkel - La politica di Alexis Tsirpas è "dura e ideologica", e il premier greco "lascia andare il paese ad occhi aperti contro un muro". Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, sfogandosi nei giorni scorsi con alcuni colleghi di partito, secondo quanto scrive Spiegel on line. Il settimanale sottolinea che "più fonti" hanno confermato la frase.
Il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha parlato di "scenari inediti, ora serve responsabilità da parte di tutti".
Aldilà dell'esito del referendum, per Renzi "si dovrà tornare a parlare e la prima a saperlo è proprio Angela Merkel". Così il premier Renzi, in un'intervista al Messaggero. Dopo "la discussione greca, ci occuperemo di crescita e investimenti" in Europa. Intanto, ad Atene in concomitanza con il referendum, è volato anche Beppe Grillo.
UE in stato di allerta - Vertice Merkel Hollande oggi Un Eurosummit martedì sera alle 18 per discutere della situazione dopo il referendum greco: è la prima reazione concreta dopo l'esito del referendum greco, che ha visto la vittoria del 'no'. L'Eurosummit è stat convocato dal presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk. Dal canto suo, la Banca di Grecia è pronta a presentare una richiesta di aumento di liquidità di emergenza attraverso il programma Ela alla Bce. Tornare subito al tavolo del negoziato - come chiedono a gran voce Italia, Francia e la stessa Grecia - per trovare al più presto un accordo, un compromesso compatibile con la vittoria del 'no' al referendum e le diverse posizioni esistenti all'interno dell'Eurogruppo: questa la difficilissima sfida che attendono l'Ue e Atene nel dopo-voto su cui si confronteranno domani a Parigi Francois Hollande e Angela Merkel. Una sfida che riguarda il futuro stesso della moneta unica - che domani sarà sottoposto alla prova dei mercati - e che è destinata a tenere ancora l'Europa con il fiato sospeso. Ma alternative non ce ne sono. Anche se il 'no' della Grecia rappresenta una sconfitta per le politiche di austerità imposte dall'Eurogruppo, le due parti sono condannate a trattare, partendo dall'attuale condizione di separati in casa, o per salvare in qualche modo il matrimonio celebrato all'insegna dell'euro oppure per avviarsi verso il divorzio, cioè la Grexit. entre Anche l'Italia di Matteo Renzi, assieme alla Francia, spinge per riaprire il tavolo delle trattative: il premier italiano ha già fissaot un incontro con il ministro dell'Economia, Padoan. Ed i bancomat e le stesse banche restano ancora chiuse anche nelle prossime ore per il popolo greco. Dopo la vittoria del 'no', le istituzioni europee sono in stato di massima allerta. L'Eurogruppo si riunirà presto, anche solo in videoconferenza, per valutare la situazione e compiere un primo tentativo di riavvio del dialogo. La Bce ha convocato per domattina il consiglio direttivo nelle cui mani è il destino delle banche elleniche. La Commissione europea non ha mai smesso di lavorare dietro le quinte - nonostante le smentite ufficiali - per prepararsi a qualsiasi eventualità. Nella sede del Consiglio Europeo la sala stampa è pronta ad accogliere il circo mediatico nel caso in cui venisse convocato un vertice d'emergenza dei capi di Stato e di governo dell'Unione. La strada maestra resta quella del dialogo. Da Atene il portavoce del governo ha detto che la Grecia farà "tutti gli sforzi possibili per arrivare a un accordo" con i creditori "anche entro 48 ore". Sul confronto dopo-voto tra Grecia e Ue inciderà quindi anche la capacità di trovare una posizione comune tra i partner dell'Eurozona per andare oltre quelli che il commissario Ue agli affari economici, il francese Pierre Moscovici, ha definito atteggiamenti "intrusivi".
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