Grecia - Scontri a Piazza Syntagma - Tsipras: "O stasera siamo uniti, o domani cade il governo di sinistra" |
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Scritto da Redazione |
Mercoledì 15 Luglio 2015 20:50 |
Ci sono scontri in Piazza Syntagma, nel centro di Atene, tra lancio di molotov e lacrimogeni. Un gruppo, probabilmente di anarchici, con caschi, estintori e magliette nere ha fatto irruzione nella piazza con il lancio di bombe carta e petardi, ai quali la polizia ha risposto con i lacrimogeni. Le strade attorno in piazza Syntagma sono controllate dai poliziotti in tenuta antisommossa, ma non si vedono cariche. Alcuni degli organizzatori della manifestazione gridavano al megafono di non accettare le provocazioni. La piazza si è rapidamente svuotata ma i ristoranti vicini continuano a lavorare.
"Senza il vostro sostegno (nel voto di stasera) sarà difficile per me restare premier": lo ha detto Alexis Tsipras ai parlamentari di Syriza, secondo iEfimerida.gr. "O stasera siamo uniti, o domani cade il governo di sinistra", ha aggiunto.
In Parlamento ad Atene il dibattito sul piano di riforme urgenti, è corsa contro il tempo. Si dimette la vice ministro delle Finanze Valavani: 'L'accordo è insostenibile'. Il vicepresidente della Commissione Ue avverte della presenza di nodi politici sul prestito ponte.
La Commissione Ue ha deciso di proporre l'uso del fondo Efsm per un programma di breve periodo (prestito ponte) in favore della Grecia da 7 miliardi ma alcuni Paesi hanno serie preoccupazioni in merito e dobbiamo superare delle "difficoltà politiche". Così il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, in conferenza stampa. "Siamo a conoscenza di serie preoccupazioni da parte di alcuni Paesi non membri dell'Eurozona e stiamo per questo lavorando a soluzioni che proteggano questi Paesi non membri della zona euro da qualsiasi eventuale conseguenza finanziaria negativa", ha spiegato il commissario Ue. Alcune capitali, ha spiegato, "hanno serie preoccupazioni e dobbiamo per questo affrontare anche queste difficoltà politiche".
Intanto al Parlamento ad Atene il dibattito sul primo piano di riforme urgenti. Si tratta del provvedimento che, secondo quanto richiesto dall'eurosummit, conclusosi con l'accordo in extremis lunedì mattina, deve essere approvato entro la mezzanotte di oggi per far partire il negoziato il terzo piano di aiuti richiesto dalla Grecia al fondo Esm.
Il vice ministro greco delle Finanze Nantia Valavani ha annunciato oggi le sue dimissioni con una lettera al primo ministro Alexis Tsipras nella quale esprime dubbi sul nuovo accordo raggiunto tra Atene e i creditori internazionali della Grecia sostenendo che con esso la Germania intende "umiliare completamente il governo e il paese". Nella sua missiva Valavani sottolinea che l'intenzione (del governo di Berlino) è che l'attuale governo approvi le nuove misure di austerità, solo per cadere in un secondo tempo e essere sostituito da un governo di "volenterosi". Inoltre, Valavani afferma che la "capitolazione" concordata dal governo greco non consente alcuna prospettiva per una ripresa e che "questa soluzione particolare, che viene eseguita in modo così deprimente, non è una soluzione sostenibile". Il ministro uscente conclude la sua lettera ringraziando il premier Alexis Tsipras per l'opportunità offertale ed esprimendo la speranza che "la lotta" proseguirà.
Si è dimesso anche il Segretario Generale del Ministero dell'Economia, delle Infrastrutture, Marina e Turismo Manos Manousakis. In una lettera riportata dal sito iEfimerida.gr, indirizzata al premier Alexis Tispras ed al ministro dell'Economia Giorgos Stathakis, il responsabile afferma che "la politica del governo espressa nel disegno di legge 'Disposizioni urgenti per il negoziato e la conclusione di un accordo con l'Esm' rende impossibile la mia permanenza in questa posizione".
Oltre metà direzione Syriza contro accordo - Ben 109 membri del comitato centrale di Syriza su 201, riporta Kathimerini online, si sono detti contro l'accordo stipulato dal premier Alexis Tsipras con l'eurozona.
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