Grecia - Ok Riforme. Syryza si spacca - Quanto potrà "restare in sella" Tsipras? |
![]() |
Scritto da Redazione |
Giovedì 16 Luglio 2015 10:25 |
Lo indicano fonti Ue. L'ok definitivo, a quanto si è appreso, dovrebbe essere dato oggi nel corso di una conference call tra i ministri delle Finanze Ue. Sempre stamane i ministri dell'Eurogruppo valuteranno se, dopo il voto del Parlamento di Atene, dare il via al negoziato sul nuovo programma di aiuti.
Grecia: sì del Parlamento al piano Tsipras, ma Syriza si spacca (Marco Galdi) - In una drammatica notte per la Grecia il Parlamento di Atene ha approvato il primo pacchetto di riforme che Alexis Tsipras ha concordato a Bruxelles per evitare la Grexit. Ma il primo ministro greco ha davanti agli occhi la gravissima spaccatura del suo partito (40 deputati su 149 non hanno votato il piano, tra cui l'ex ministro Varoufakis, la 'pasionaria' presidente del Parlamento Zoe Konstantopolou e il leader dell'ala radicale Lafazanis, mentre la vice ministro delle Finanze Nantia Valavani si è dimessa) e i primi scontri di piazza del suo governo. E sono in molti a chiedersi ad Atene quanto ancora Tsipras riuscirà a rimanere in sella, dal momento che ha perso la sua maggioranza politica. E' un accordo che non ci piace ma che siamo "obbligati" a rispettare, ha detto il premier intervenendo durante la seduta fiume del Parlamento chiamata a votare su riforma dell'Iva, indipendenza dell'ufficio di statistica, 'Fiscal Council' ed eliminazione delle baby pensioni. "A Bruxelles avevo di fronte tre alternative: l'accordo, il fallimento con tutte le sue conseguenze e il piano Schaeuble" di una Grexit temporanea. E fra le tre, "ho fatto una scelta di responsabilità" e di "dignità", ha scandito Tsipras. I numeri per far approvare il piano li ha avuti. Ma con il voto determinante delle opposizioni di Nea Dimokratia, Pasok e To Potami, che hanno votato sì come lo junior partner del suo governo, il partito di destra Anel del ministro della Difesa Kammenos, di fatto turandosi il naso. Nei discorsi è prevalso il senso di salvare il salvabile. La sconfitta 'politica' per Tsipras è tutta dentro il suo partito. Ed è enorme. A nulla è valso l'aut aut che aveva lanciato nel pomeriggio ai ribelli ("Senza il vostro sostegno (nel voto di stasera sarà difficile per me restare premier. O stasera siamo uniti, o domani cade il governo di sinistra"). Le defezioni sono state tantissime e ora sarà difficile continuare l'esperienza del primo governo di estrema sinistra della storia della Ue. Almeno in queste condizioni.
Prima delle drammatiche ore finali, e mentre a Bruxelles si continua a lavorare per il prestito ponte che potrebbe permettere di far riaprire le banche, il Paese aveva vissuto una giornata punteggiata da cortei, dalla serrata delle farmacie e dallo sciopero dei dipendenti pubblici (quelli più colpiti, ma anche quelli che fino al 2010 arrivavano a prendere 2mila euro al mese per un posto da donna delle pulizie al ministero delle Finanze).
Tensione alle stelle, ma pacifica. Almeno fino alla prima serata. La rabbia degli estremisti è scoppiata alle 21.10, provando a cambiare con la violenza la storia della Grecia. Una bomba carta è esplosa in piazza Syntagma. Gli anarchici e i black bloc hanno tirato anche bombe molotov. Nella piazza simbolo della democrazia greca sono arrivati con i caschi, le maschere antigas, le maglie nere mentre il popolo dell' Oxi fatto giovani, impiegati, mamme, zie, adolescenti, ma anche bambini, da ore gridava e distribuiva volantini per esortare Tsipras a non cedere al "ricatto" della Germania e dell'Eurosummit. Dopo la prima esplosione, sono volati i lacrimogeni della polizia e la piazza si è svuotata. Sono una cinquantina le persone fermate per gli scontri davanti al Parlamento. Cordoni di poliziotti si sono schierati. Poi la calma è tornata. E la parola è tornata alla politica.
Video Scontri a Piazza Syntagma
Link per Smartphone: https://youtu.be/hjDZlRq13HY
Borse Festeggiano ma con cautela Festeggiano ma con moderazione le Borse europee dopo il sofferto sì del parlamento di Atene all'accordo sul debito pubblico greco. Milano (Fts Mib +1,15% a 23.660 punti) è in testa, spinta da Fca (+2,5%) dopo le vendite in Europa e dai bancari Bpm (+2,63%) ed Mps (+1,8%). Positive Madrid (+0,89%) con Santander (+1,28%), Francoforte (+0,8%) con Commerzbank (+1,7%) e Parigi (+0,71%) con Bnp (+1,65%). Cauta Londra (+0,2%), positivi gli automobilistici Renault (+1,52%) e Peugeot (+1,21%).
Anche le borse orientali sono positive dopo il sì del parlamento di Atene all'accordo sul debito pubblico greco. Hanno chiuso in rialzo Tokyo (+0,67%), Seul (+0,72%) e Sidney (+0,59%). Positiva Shanghai (+0,56%), fiacca Hong Kong (-0,01%). In rialzo anche i futures sull'Europa e sugli Usa, nonostante i dubbi del Fmi sulla sostenibilità del debito greco alla vigilia del voto del parlamento tedesco sull'accordo. In arrivo numerosi dati macro dopo le vendite di auto nell'Ue.
Short URL: http://2cg.it/1yr |