Grecia - Rimpasto di Governo, oggi giurano i ministri - Banche riapete da Lunedì, ma c'è ancora un tetto ai prelievi |
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Scritto da Redazione |
Sabato 18 Luglio 2015 18:21 |
Intanto ad Atene i nuovi ministri e viceministri scelti dal premier greco Alexis Tsipras per il rimpasto con cui sono stati eliminati tutti gli esponenti dell'ala radicale di Syriza hanno prestato giuramento davanti al presidente della repubblica, Prokopis Pavlopoulos. In tre, tra i quali il nuovo viceministro delle Finanze Alexiadis Trifonas, hanno scelto la formula religiosa assistiti da un vescovo. Gli altri sette, a cominciare da Panos Skourletis, il nuovo ministro per la produzione e l'energia che ha preso il posto del dissidente Panagiotis Lafazanis, e da Olga Gerovasili, nuova portavoce al posto di Gabriel Sakellaridis e primo volto femminile nella compagine del governo, hanno optato per la formula civile.
Le riforme concordate tra Atene e Ue nel cosiddetto Agreekment dell' Eurosummit "saranno un fallimento", secondo l' ex ministro delle Finanze greco Varoufakis alla Bbc. Il programma di riforme "passerà alla storia come il più grande disastro della gestione macroeconomica mai avvenuto" e fallirà, chiunque abbia la responsabilità della sua messa in opera. Quanto al ministro delle Finanze tedesco Schaeuble, Varoufakis dice allo Zeit che ha usato la Grexit per minacciare gli Stati membri che non fossero d' accordo con il piano tedesco per la ristrutturazione dell' Eurozona. Il voto positivo del Bundestag sul terzo salvataggio, assieme a quello degli altri cinque Parlamenti dell'Eurozona chiamati ad esprimersi, riaccende la speranza dei greci di tornare lentamente alla normalità. Lunedì le banche riapriranno e si archivierà anche il rischio più grande, cioè il default, perché per allora sarà arrivato il prestito ponte da 7,16 miliardi di euro con cui il Governo pagherà gli arretrati al Fmi e la rata della Bce in scadenza il 20 luglio. Intanto oggi può partire ufficialmente anche il negoziato con la Troika (Commissione Ue, Bce ed Fmi) sul nuovo 'Memorandum of understanding', il documento che conterrà riforme e misure a cui il Governo ellenico si vincola per ottenere il nuovo salvataggio da 82-86 miliardi da cui dipende la salvezza del Paese per i prossimi tre anni.
Anche per questo Tsipras ha bisogno di cambiare la sua squadra: per negoziare serviranno ministri affidabili, che non ostacoleranno la Troika come ha fatto Varoufakis, impendendo loro l'accesso ad atti ed edifici. Le trattative, che si svolgeranno con procedura accelerata, dureranno da due a quattro settimane e dettaglieranno "le riforme macroeconomiche concordate o la condizionalità politica legata all'assistenza finanziaria del fondo salva-Stati Esm", scrive il fondo in una nota. Ovvero: d'ora in avanti il Governo Tsipras non potrà prendere alcuna decisione autonoma, dovrà attuare con puntualità il calendario delle riforme del Memorandum e, qualora volesse prendere qualche iniziativa, dovrebbe concordarla comunque con la Troika.
Il nodo più critico del negoziato resta la questione del debito, che il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis conferma essere già sul tavolo. Il Fmi - che farà parte della trattativa fin da subito anche se poi entrerà nel salvataggio solo una volta scaduto il suo accordo con Atene ad aprile 2016 - insiste per un "alleggerimento del fardello", come ha ribadito il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde. Ma Berlino è ancora molto cauta, continua ad escludere un 'haircut', cioè un taglio del suo valore, e non propone alternative, lasciando intendere la volontà di rinviare il discorso ad un momento successivo, come del resto prevedevano le conclusioni dell'Eurosummit.
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