Terremoto - Amatrice - Crollato albergo Roma |
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Scritto da Redazione |
Mercoledì 24 Agosto 2016 11:42 |
"La situazione dell'Hotel Roma si è risolta. Sono riuscito a parlare a mezzanotte con i proprietari, che erano in ospedale, e alla fine è emerso che all'Hotel Roma alloggiavano 32 persone, non 80 come si pensava all'inizio. Ne hanno tirate fuori 4, ora potrebbero essercene altri 2. Il resto o sono morti o sono feriti". Lo ha detto Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice a Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano.
Cosa è accaduto Ieri «Aspettiamo di poter rientrare in casa se possibile, a prendere giusto le cose necessarie, e torniamo a Roma oggi stesso. Qui - sottolinea - non si può più dormire». Scenario identico ad Accumuli.
Centocinquanta persone di norma, ottocento in questi giorni per le feste estive. “Ci sono delle famiglie che non sappiamo se sono vive o morte, bambini piccoli sotto i crolli.
La parte dove abitiamo noi non esiste più” dice una donna che indossa una coperta per ripararsi dal freddo del mattino. In tanti piangono: “Ho nipoti e nuora sotto le macerie” è il flebile sibilo di un'anziana.
Purtroppo si dovranno solo contare i morti. «Si sentivano voci da sotto le macerie che gridavano: 'aiutateci, aiutatecì. Mio padre e mia madre sono feriti, ma vivi» è la testimonianza di una giovane donna nella sala d'attesa del pronto soccorso dell'ospedale di Ascoli Piceno.
«Ero a Pagliare e dopo la scossa mi sono precipitata a Pescara del Tronto dove vivono i miei.
Alcuni amici ci hanno aiutato ad estrarli - racconta in lacrime -: mia madre ha un braccio rotto e una lesione alla testa per fortuna non grave. A Pescara del Tronto è un macello. Sono morte almeno tre persone, un bambino l'ho visto passare davanti a me portato a braccia dallo zio che chiedeva disperatamente aiuto. Tantissimi i crolli». Almeno due persone sono morte nel crollo dell'Hotel-ristorante Roma, ad Amatrice. Lo si è appreso da fonti dei soccorritori. Il Roma è un luogo celebre anche come ristorante per la amatriciana, il piatto che prende il nome dalla città "Sotto le macerie dell'Hotel Roma di Amatrice potrebbero esserci intrappolate una settantina di persone, al momento sono stati estratti solo due corpi". E' quanto ha detto all'ANSA il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Le 40 stanze erano piene, raggiungerlo è complesso, e da quanto di si apprende dai colleghi dell'Ansa e RAINews 24 dovrebbero essere morti tutti, circa 70 persone, anche se ufficialmente sono stati estratto solo 2 corpi.
È stato trovato morto sotto le macerie il bambino di 11 anni che da ore si cercava di salvare ad Amatrice e che aveva dato inizialmente dei segnali di vita. Un assistente capo della polizia stradale in servizio ad Aprilia - Ezio Tulli, di 42 anni - e i suoi due figli, di 14 e 12 anni, sono morti la scorsa notte ad Amatrice (Rieti), dove si trovavano in vacanza, per il crollo di un edificio causato dal terremoto. Illesa la moglie di Tulli, anche lei in servizio in polizia. Risultano, invece, dispersi i genitori della donna. Anche il suocero dell'agente della Polizia stradale di Aprilia Ezio Tulli è stato trovato morto tra le macerie. Lo comunica, in una nota, il sindaco Antonio Terra e l'Amministrazione Comunale di Aprilia esprimendo "cordoglio e vicinanza per il grave lutto che ha colpito la famiglia Tulli". "A seguito delle disperate ricerche dei soccorritori tra le macerie, sono stati ritrovati senza vita - spiega la nota del sindaco - i corpi dell'agente di Polizia Stradale Ezio Tulli, dei due figli minori e del suocero. Questi, per alcune ore erano risultati dispersi a seguito del drammatico episodio sismico della scorsa notte, mentre era stato prestato immediato soccorso alla moglie del signor Tulli, agente di Polizia di Stato presso il Commissariato di Cisterna, ferita ma non in pericolo di vita. Sarebbero ancora dispersi altri componenti della famiglia Tulli che stava trascorrendo qualche giorno di vacanza nel paese reatino"
Sono arrivati ad Amatrice i rinforzi per i soccorritori direttamente dalla Nbc Interforze dell'Esercito da Rieti. I militari si sono subito diretti al convitto delle suore dove al momento risultano disperse tre monache e quattro anziani ospiti. Nel resto del centro storico si continuano a tirare fuori feriti dalle macerie mentre amici e parenti aiutano a mani nude i soccorritori a scavare tra le macerie. Nel centro proseguono a ritmo intenso le attività per soccorrere le persone rimaste sotto le macerie. Sono all'opera anche cani cercapersone che stanno ispezionando cumuli di macerie. All'arrivo alle porte di Amatrice, provenendo dall'Aquila sulla strada 260 Picente, il Ponte chiamato 'A tre occhi' sopra il torrente Castellano è pericolante, si è affossato dopo il crollo di un muro sottostante. Si passa in questo punto solo a piedi o in moto. Fino a un chilometro e mezzo da Amatrice sulla 260 Picente la strada è transitabile. Alla vista non ci sono frane o edifici crollati sulla strada. Già a 15 km da Amatrice nelle frazioni di Montereale (L'Aquila) la gente è in strada. A 10km sono visibili sugli edifici crepe e cadute di intonaco.
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