Terremoto in Centro Italia - Cosa resterà del patrimonio Architettonico |
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Scritto da Redazione |
Giovedì 25 Agosto 2016 19:22 |
Come è noto da anni l'Italia si trova in una delle faglie più pericolose del mondo essenso al centro della faglia, appunto, compresa tra l'Afirca che spinge ed i balcani. Senza considerare che sempre sotto i nsotri piedi, oltre al Vesuvio, Etna e Stromboli (i più noti dei vulcani attivi in Europa e nel Mondo) abbiamo il Marsili sott'acqua, che è il vulcano più grande d'Europa e, molto meno noto al grande pubblico, abbiamo anche uno dei SuperVulcani più pericolosi del mondo situato qui a Napoli, nei Campi Flegrei.
Insomma, Ezio Greggio disse una volta che era da folli vivere a Los Angeles a causa dei terremoti che quotidianamente o quasi si avvertono nella zona, ma forse è veramente più masochistico e folle vivere in Italia, soprattutto nelle zone della Campania e dell'Abruzzo. A parte questa simpatica digressione, conm il terremoto di ieri torna alla ribalta uno dei più grandi problemi italiani, ovvero la conservazione del patrimonio storico ed artistico. Tutto noi abbiamo ancora negli occhi il crollo della volta della basilica superiore di San Francesco d'Assisi nel terremoto del 26 settembre 1997 che causò gravissimi danni alla volta ed algiaffeschi del Cimabue, solo recentemente completati nel restauro. Ebbene se quello fu uno dei più gravi episodi prima di quello ancora più grave fu il crollo della Basilica di Colle Maggio a l'Aquila il 6 aprile 2009 (Riporto alcuni scatti effettuati nel 2004 all'interno della basilica e della fontana delle 99 cannelle) Ma se L'Aquila, Assisi, fanno parte di quella schiera di piccoli borghi importanti, fondamentali, per la cultura italiana e mondiale, nelle ultime ore abbiamo scoperto comuni piccolissimi (con 100-200 abitanti residenti) che sono (erano) dei piccolissimi scrigni pieni di arte, a torto considerata minore, ma non per questo meno fondamentali di tante altre grandi città.
Con il terremoto di ieri abbiamo perso 3 piccoli centri, quei borghi che ultimamente stanno tornando alla ribalta, vuoi perché la comunicazione Social consente di mostrare più facilmente e velocemente le bellezze di questi gioielli, vuoi perché nel corso degli anni si sta tentando di recuperare tutti questi centri che per ovvie ragioni sono state terra di emigrazione, e che per le stesse ovvie ragioni si sono svuotati nell'era industriale e post industriale in cerca di quel benessere che le grandi città promettvano rispetto alle piccole frazioni contadine.
Insomma l'errore storico (ma non troppo) del credere che svuotando le campagne ed i piccoli borghi verso la grande città sarebbe stato meglio.
Ed eccoli qui quei borghi che stanno tornando ad essere per almeno 2 mesi l'anno nuovamente pieni di persone, di quel turismo filmico, come lo chiamo, che fa immergere noi poveri cittadini imperterriti, in quel modo e luogo di vivere antico, come se fossimo calati all'interno di un film.
Ma evidentemente il film, la pellicola della nostra vacanza diventa sempre più sbiadita nel momento in cui le costruzioni che abbiamo fatto nel corso dei secoli rimangono lì intatti in balia di Madre Natura che ogni tanto ci ricorda che siamo di passaggio su questa Terra.
Probabilmente è giunto il tempo di iniziare a considerare non solo il ripristino dei luoghi dopo la scossa che li ha distrutti (e non è un'opera né economica né semplice), ma forse mettere in sicurezza le case, sorpattutto quelle antiche come quelle di questi piccoli borghi, per limitare i danni, dovrebbe essere una soluzione conveniente ed incentivata, rispetto alle regole attuali, insomma meno regole e più fatti, per non lasciare domani alle future generazioni, solo cumuli di macerie che un tempo erano case, chiese, municipi, campanili, insomma quell'oro che oro non'è in senso stretto, ma che oro diventa se impariamo ad amare di più le nostre città, a rispettarle (invito ai quei pochi napoletano che vedono il centro Storico ed Antico come un cumulo di macerie e non hanno idea del vuoto esistenziale che si prende quando si vive in città ultra nuove le cui pietre non nulla da dire all'incoscio)
Photogallery - L'Aquila - 27 agosto 2004 Photo by Giovanni Di Cecca / MagnaPicture.com --- Archivio Storico Privato dicecca.net
Photogallery - L'Aquila - La fontanana delle 99 cannelle - 27 agosto 2004 Photo by Giovanni Di Cecca / MagnaPicture.com --- Archivio Storico Privato dicecca.net
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