Terremoto - 241 morti e 264 feriti - I Bimbi ed il Terremoto |
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Scritto da Redazione |
Giovedì 25 Agosto 2016 13:55 |
Archivio dal Terremoto in Emilia-Romagna 2012
Una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 4,3. è stata avvertita poco fa (14.36) nell'area del cratere del terremoto di ieri in Lazio e Marche. Ad Amatrice ha provocato alcuni crolli in edifici già danneggiati. Ambulanze si sono dirette verso la zona rossa. l bilancio delle vittime del terremoto in Centro Italia, ancora provvisorio, è di 241 morti. La Prefettura di Ascoli ha rivisto il dato per la zona di Arquata riducendolo da 57 a 46 deceduti. Nell'area di Amatrice e Accumuli il numero ufficiale sale invece da 190 a 195. I feriti in ospedale sono 264. Continuano le scosse, alcune avvertite anche nelle Marche, nel Lazio e in Abruzzo. Dall'inizio dello sciame e fino alle 7 di stamane, sono state registrate 470 scosse.
E per quanto riguarda le vittime la Protezione Civile ha paura che si possa superare il numero di vittime del Terremoto di Abbruzzo che fu di 309
L'inchiesta aperta dalla procura di Rieti, con l'ipotesi di reato di disastro colposo, dovrà fare luce anche sui crolli che hanno interessato edifici ristrutturati recentemente, come la scuola di Amatrice e il campanile crollato ad Accumoli.
Ora al Dipartimento della Protezione Civile è in corso la riunione della Commissione Nazionale Grandi Rischi, che farà un'analisi e una valutazione sul terremoto verificatosi ieri nell'Italia Centrale. Mentre oggi pomeriggio, alle 18, si riunirà il Consiglio dei Ministri: il governo metterà in campo i primi provvedimenti, a partire dalla dichiarazione di stato di emergenza per le aree colpite e dall'erogazione dei 234 milioni del Fondo per le emergenze nazionali.
Sono migliaia gli sfollati mentre si continua a scavare nei centri colpiti, ancora al centro di uno sciame sismico come conferma l'Ingv.
I Bimbi ed il Terremoto E' stata operata nella notte nell'ospedale di Ascoli Piceno, e sta bene, Giorgia, la bimba di 8 anni rimasta per 16 ore sotto le macerie della sua casa a Pescara del Tronto e salvata ieri sera. I vigili del fuoco sono riusciti ad arrivare alla piccola intorno alle 20, dopo aver individuato la zona della sua cameretta. La sorella della bambina, di 10 anni, era stesa accanto a lei ma non ce l' ha fatta. "Spero che Giorgia si ricordi poco di qui, anzi spero che dimentichi tutto", dice all'ANSA e al Tg1 Angelo Moroni, il vigile che ieri ha estratto la piccola dalle macerie. "E' stata una grande gioia, dentro mi rimarrà un bel risultato", dice con le lacrime agli occhi il caposquadra di Pesaro e Urbino. Per tirare fuori Giorgia dall'ammasso di detriti "abbiamo scavato a mani nude per ore". Giorgia è rimasta sepolta quasi tutta la giornata in uno dei punti più disastrati di Pescara del Tronto. Accanto a lei i volontari hanno trovato il cadavere della sorella. Estratti vivi anche i genitori. Giorgia appena fuori "voleva bere, ha reagito bene", racconta Moroni. Per arrivare a lei, quando i soccorritori hanno percepito il suo respiro, hanno lavorato con grande delicatezza per estrarla. "In quei momenti non ragioni - continua Moroni - vai avanti per ore senza sentire sete e fatiche. Siamo stati certi che fosse salva solo quando l'abbiamo messa sulla barella e i medici l'hanno trasportata via. Poi è esplosa fragorosa la nostra gioia per questo grande risultato". Bimbi come vittime di guerra - "Come se ci fosse stato un bombardamento", ha detto la presidente della Camera Laura Boldrini in visita ad Arquata del Tronto, uno dei Comuni più colpiti dal terremoto disastroso che dalla notte scorsa sta facendo tremare il centro Italia. E come in un bombardamento le macerie hanno inghiottito decine di vite, tra cui quelle di tanti bambini, che sono stati sentiti urlare e piangere sotto i detriti, ricoperti di polvere proprio come nelle immagini delle guerre in Medio Oriente. Anche qui ora, tra Marche, Lazio e Umbria, terre ben più sicure, ci sono tanti piccoli Omran, il bimbo di Aleppo la cui foto ha fatto il giro del mondo. I bambini del sisma, però, erano fino a ieri figli e nipoti felici, molti in vacanza dai nonni nei borghi lasciati dai più giovani in cerca di opportunità nelle città, soprattutto a Roma. Piccoli centri semi deserti d'inverno ma che d'estate si ripopolano, per effetto del cosiddetto "turismo di ritorno". E' in questi luoghi che da ieri sera si dipana la Spoon river dei piccoli. C'è Marisol Piermarini, di soli 18 mesi. E' morta stanotte nel crollo della casa dove si trovava insieme al papà Massimiliano e alla mamma Martina Turco, una giovane abruzzese scampata al terremoto dell'Aquila nel 2009. Per questo la donna aveva deciso di trasferirsi ad Ascoli. E c'è un nonno che piange la nipotina: è stato lui la notte scorsa a raggiungere tra i primi l'abitazione della famigliola ad Arquata. "Non volevano farmi passare perché era tutto pericolante, ma io ho detto che non me ne importava niente, che dovevo andare a cercarli: purtroppo per la bambina non c'è stato nulla da fare" racconta, disperato, Massimo Piermarini. Ci sono un bambino di 8 mesi, la vittima più piccola, il fratellino di 8 anni che se ne vanno via insieme per sempre ad Accumoli, e un maschietto di 4 anni, che ha trovato la morte ad Amatrice. E sempre qui si è compiuto il tragico destino di due gemellini di 7 anni, Simone e Andrea. E poi tanti altri, trovati abbracciati alle mamme e ai papà che hanno cercato di proteggerli, o in braccio a uno zio che chiede disperatamente aiuto, come racconta una testimone andata a soccorrere i genitori in una delle frazioni devastate. Ce l'hanno fatta invece a Pescara del Tronto Leone, 6 anni, e il fratellino Samuele di 4, sopravvissuti grazie alla nonna Vitaliana che li ha fatti infilare sotto il letto e li ha coperti con il suo corpo. Ha riportato fratture multiple ed è ricoverato ad Ancona Andrea B, un 14enne, studente del liceo scientifico a Roma, anche lui in visita ai nonni mentre i genitori erano rimasti nella capitale. Andrea era insieme a un gruppo di amici; nei piccoli centri si può tirar tardi. Ma poi si è scatenato l'inferno: un gruppo di ragazzi ha trovato scampo in una zona risparmiata dalla violenza del sisma, mentre lui e due coetanei, di cui una ragazza, sono rimasti coinvolti in un crollo. Per i due amici che erano con lui pare che non ci sia stato nulla da fare. Nulla da fare anche per il bambino di 11 anni rimasto sotto le macerie della sua casa ad Amatrice, che aveva chiesto aiuto e forse anche mandato un sms con il cellulare al padre. "Fortemente commosso" per la perdita di tante giovanissime vite anche Papa Francesco.
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