Terremoto - Forte Scossa di 5.3 a tra Abruzzo e Lazio alle 10.25, 11.15 e 11.25 avvertita anche a Roma |
![]() |
Scritto da Redazione |
Mercoledì 18 Gennaio 2017 11:41 |
Una forte scossa di terremoto è stata avvertita intorno alle 10.25 in centro Italia a nelle stesse zone colpite dal sisma del 24 agosto, Amatrice, Capitignano e Montereale di magnitudo 5.3 ed una profondità di 9.2 Km.
*** Altra Scossa di 5.7 pochi minuti fa alle 11.15 ed una ancora alle 11.25***
Il Capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio ha attivato tutte le misure necessarie. Evacuate Metro A et B ed alcune scuole a Roma
La scossa è stata sentita nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche ed è stata avvertita anche a Roma Terremoto nel Centro Italia: una prima scossa alle 10,25 e una seconda intorno alle 11.15 hanno fatto tremare Lazio, Umbria, Marche, Abruzzo. Torna l'incubo del sisma. Secondo le prime stime di Ingv la scossa ha avuto magnitudo 5.3 con epicentro in un'area compresa tra Amatrice (Rieti) Capitignano e Campotosto, a una profondità di 9 chilometri. Il sisma, registrato alle 10,25, è stato avvertito distintamente anche a Roma. I piani alti dei palazzi hanno tremato per svariati secondi, la gente è scesa in strada spaventata. La scossa è stata sentita in tutto il Lazio, oltre che in Abruzzo e nelle Marche.
Roma - Evacuate Metro A et B Paura a Roma, dopo le tre scosse di terremoto avvertite distintamente anche nella capitale. Evacuate le linee A, B, B1 della metropolitana per accertamenti. Tante le segnalazioni e richieste di informazioni giunte al numero unico di emergenza 112. La scossa è stata sentita principalmente ai piani alti di palazzi in vari quartieri della Capitale: da Tiburtina, a Monteverde, dalla Prenestina all'Eur e anche nel centro storico. Arquata - Sindaco: "Altra mazzata" «Quando stavamo per dimenticarcene, perché da una decina di giorni non sentivamo più niente ed eravamo concentrati sull'emergenza neve, ecco un'altra mazzata. La situazione è disastrosa»: così il sindaco di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), Aleandro Petrucci, dopo l'ultima violenta scossa di terremoto. «Ad Arquata non c'è più nessuno; ogni scossa cade qualcosa, poi con la neve e la pioggia ormai il paese è ridotto a un cumulo di macerie. Sicuramente ci saranno stati altri crolli. Se non il 100 per cento, di sicuro il 98 per cento delle case è ormai inagibile».
Short URL: http://2cg.it/480 |