Cinema - E' morta Sue Lyon la celebre Lolita di Kubrick |
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Scritto da Redazione |
Venerdì 27 Dicembre 2019 11:26 |
Se ne è andata Lolita, la celebre Sue Lyon che ebbe il ruolo dell'adolescente che fa perdere la testa a Hubert Humbert (un grande James Mason) nel capolavoro di Kubrick, appunto, Lolita Un personaggio che l'ha stritolata nel corso della sua carriera e che superata l'età adolescenziale non le ha consentito di girare molti altri film
Una vita sentimentale anch'essa molto travagliata e costellata da 5 matrimoni. Si è spenta a 73 anni dopo una lunga malattia
Biografia Ultima di cinque figli, pochi mesi dopo la sua nascita perse il padre, che lasciò la famiglia in una grave situazione economica che spingerà nel 1958 la vedova Sue Karr Lyon a trasferirsi in California, nei dintorni di Los Angeles; in questa città la giovane Suellyn mosse i primi precoci passi nel mondo dello spettacolo, prima posando come modella per un catalogo della catena di grandi magazzini J. C. Penney, quindi partecipando come attrice bambina con piccoli ruoli alle serie televisive Dennis la minaccia e Letter to Loretta[3].
Sul set di quest'ultimo show, la ragazza venne notata dal regista Stanley Kubrick, che la propose nella produzione del film Lolita (1962) per il ruolo da protagonista accanto a James Mason e Shelley Winters: dopo un colloquio tenuto con lo stesso regista e con il produttore James B. Harris, e con il benestare di Vladimir Nabokov, autore del romanzo e della sceneggiatura da cui la pellicola era tratta, la quattordicenne Lyon venne ingaggiata, battendo così la concorrenza di ben altre 800 aspiranti.
Il ruolo di Lolita la trasformò subito in una promettente stellina, consentendole di interpretare altri ruoli di giovane tentatrice, piuttosto conturbante e audace per l'epoca, come in La notte dell'iguana (1964) di John Huston, Missione in Manciuria (1966) di John Ford, L'investigatore (1967) di Gordon Douglas e Carta che vince, carta che perde (1967) di Irvin Kershner, tutti film in cui la Lyon ebbe l'opportunità di recitare accanto a famosi attori. Tuttavia alla fine di quel decennio, e superata l'adolescenza, il successo si affievolì e il cinema tese rapidamente a dimenticarla, relegandola soprattutto al ricordo del famoso film di Kubrick e anche di quello di Huston. Saltuariamente attiva sulle scene, dopo essere apparsa in qualche produzione televisiva minore e nel film horror Alligator (1980) di Lewis Teague, che non riscosse un grande successo, l'attrice si ritirò definitivamente dal mondo dello spettacolo e dalle apparizioni pubbliche, rifiutandosi di concedere interviste.
Ebbe una vita sentimentale assai burrascosa: si sposò e divorziò per cinque volte (il primo, nel 1963, durato due anni, fu con l'attore Hampton Fancher) ed ebbe dal secondo marito, Roland Harrison, una figlia, Nona Harrison. Quasi tutte le unioni durarono poco più di un anno, mentre il quinto matrimonio, con Richard Rudman, fu il più duraturo, dal 1985 al 2002.
Da tempo malata, è morta a Los Angeles il 26 dicembre 2019, all'età di 73 anni. Filmografia
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Televisione
Doppiatrici italiane
DiscografiaNel 1962, in seguito all'uscita del film Lolita, la MGM Records pubblicò oltre alla classica colonna sonora in versione LP, un singolo 45 giri contenente sul lato A la traccia Lolita Ya Ya, peraltro già presente nell'LP, e sul lato B l'inedita Turn Off the Moon. Entrambe le canzoni furono incise da Sue Lyon. |