E' morta Anna Marchesini |
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Scritto da Redazione |
Domenica 31 Luglio 2016 08:08 |
L'attrice Anna Marchesini è morta a 62 anni. Da tempo era affetta da artrite reumatoide. A dare l'annuncio su Facebook il fratello Gianni.
"Prima che lo sappiate da quel tritacarne dell'informazione - dice in un post - tengo a dirlo io.
Ora in questo momento è morta mia sorella Anna Marchesini. Grazie a tutti. Non sarò in grado di rispondervi".
L'attrice, storica componente del Trio assieme a Tullio Solenghi e Massimo Lopez, era nata a Orvieto.
La sua ultima intervista in tv nel 2014, quando annunciò il suo ritornmo sul palco in teatro. Ha recitato fino allo scorso anno. La ricorda il suo amico Fabio Fazio: 'Addio Anna, donna ironica'.
I funerali si terranno in forma privata alle ore 16 lunedì 1 agosto ad Orvieto, dove l'attrice era nata.
Tullio Solenghi: 'Direbbe che sono queste facce'
Massimo Lopez: 'La donna che più mi ha fatto ridere'
Video - Intervista a Che tempo che fa
Link per smartphone: https://youtu.be/EHNPOo8lUb4
La sua lunga carriera sempre all'insegna dell'intelligenza e dell'ironia ha abbracciato il teatro, la televisione e anche il mondo dei libri ma l'affetto del grande pubblico e la popolarità anche all'estero arriva con l'incontro all'inizio degli anni '80 con Solenghi e Lopez con cui dà vita al mitico Trio e a memorabili interpretazioni, dalla sessuologa Merope Generosa a Wanna Marchi, da Rita Levi Montalcini alla Lucia dei Promessi Sposi. Nata a Orvieto, il 19 novembre 1953, diplomata nel 1979 all'Accademia d'Arte drammatica Silvio d'Amico (dove è tornata nel 2007 come insegnante), debutta ancora allieva nell'estate del 1976 con Tino Buazzelli nello spettacolo "Il Borghese Gentiluomo". A fine studi entra in compagnia Teatrale per la regia di Virginio Puecher (Piccolo di Milano) nello spettacolo "Platonov" di Anton Cecov. Nel 1980 è con Mario Scaccia nello spettacolo "Il Trilussa Bazar", l'anno successivo con la regia di Mario Maranzana ne "Il Barbiere di Siviglia" e nel 1982 ne "Il Fantasma dell'Opera".
Ma proprio nel 1982 c'è la svolta: l'incontro avvenuto tra le risate - come lei stessa racconta sul suo sito www.annamarchesini.it - prima con Solenghi e poi con Lopez, la nascita del Trio e l'inizio della "sfrenata e "libidinosa attività come autrice-attrice-regista". Scritturati dalla Rai di Genova per 13 puntate di un varietà radiofonico del sabato mattina, ne arrivarono a fare ben 52 su Radio2... Poi la tv con "Tastomatto", nel 1985/86 La grande maratona di "Domenica In" (40 puntate) e nel 1987 l'edizione di Fantastico 7 passata alla storia: in uno sketch il trio prese in giro l'Ayatollah Khomeini. Per ritorsione l'Iran Air sospese i voli con l'Italia mentre il governo Iraniano richiama l'ambasciatore a Roma e chiude l'Istituto italiano di cultura.
Nel 1988 debutta il primo spettacolo del Trio a teatro "Allacciare le cinture di sicurezza" al Sistina con il tutto esaurito e repliche per tre anni. E' la volta dello strepitoso successo della parodia de "I Promessi Sposi" trasmesso in 5 puntate da Rai 1 con ascolto medio di 13 milioni e picchi di 17. Nel '90 ancora teatro con "In principio era il Trio". Poco dopo il Trio si scioglie e i tre attori continuano con successo carriere soliste. Nel 2008 torna in televisione, dopo una lunga assenza per la sua malattia, nella celebrazione dei 25 anni di attività del Trio con Non esiste più la mezza stagione. Autrice di tre romanzi Il terrazzino dei gerani timidi (Bur), Di Mercoledì (Bur)e Moscerine (Rizzoli). Oggi - come ricorda l'ufficio stampa Paola Rotunno - lascia la figlia Virginia di 23 anni appena laureata.
Renzi: 'Talento purissimo,ci mancherà'
Fabio Fazio: Anna Marchesini, ''la grande attrice, la donna intelligente e di grande cultura ma soprattutto l'amica''. Fabio Fazio la piange, letteralmente, commosso, perché a lei ''mi legava un grande affetto. E' stata una mia amica vera, ancora qualche settimana fa, ci siamo detti le cose più intime e segrete, era una persona con cui mi confidavo fino in fondo''.
Di Anna Marchesini, morta oggi a 62 anni, ''mi piaceva - dice in un'intervista all'ANSA Fazio che l'aveva ospitata a Che tempo che fa già molto provata dalla malattia il 2 novembre 2014 - aveva una tale sensibilità per la vita da riuscire a vivere con pienezza e consapevolezza anche la sua malattia, facendo anche di quella una esperienza. Anche la morte va vissuta, diceva''.
Fabio ne ammirava la sensibilità, l'intelligenza, la bravura assoluta e ''naturalmente l'ironia che è la forma più alta per esprimersi. Anna aveva una cura unica meticolosa per la parola, una tale passione per il suo lavoro, un rispetto enorme per il pubblico''. A segnare la sua vita da molti anni la malattia, quella terribile dell'artrite reumatoide, un'infiammazione cronica che l'aveva ridotta uno scricciolo, ''lei come un'atleta ha interpretato il dolore senza farsi superare, tanto amava la vita. Ha avuto la gioia di vedere la figlia Virginia laurearsi proprio recentemente''.
Dice ancora Fazio che quando ''parlavamo ti rendevi conto della grande consapevolezza che aveva della bellezza della vita''. Poi non trattiene le lacrime ''a me ora mancherà tantissimo un'amica che ci ha fatto tanto ridere. E' il grande privilegio dei comici lasciare una risata nel ricordo''. Video - Intervista a Che tempo che fa
Link per smartphone: https://youtu.be/c6gVE4wZejs
Anna Marchesini era affetta da artrite reumatoide Deformazioni delle articolazioni, forti e persistenti dolori, stato diffuso di infiammazione. L'artrite reumatoide è una delle malattie autoimmuni più diffuse e Anna Marchesini ne aveva mostrato pubblicamente i segni nella sua ultima apparizione televisiva, nel 2014, durante la trasmissione 'Che tempo che fa', diventando così simbolo della lotta a una patologia che colpisce circa 400mila italiani. "Ho 60 anni e sono molto malata ma non mollo", aveva detto, nel 2013, sempre nello studio di Fabio Fazio. "Indubbiamente quello della Marchesini è diventato un volto simbolo associato all'artrite reumatoide, ma il suo era un raro caso estremamente grave. Non era un quadro clinico tipico di questa malattia, che oggi, se presa per tempo, è possibile curare", rassicura Roberto Perricone, Direttore di Reumatologia del Policlinico Tor Vergata. Ad esser colpita da artrite reumatoide è circa una persona su 200, soprattutto donne. "Non ha cause definite, ma una predisposizione genetica - spiega Maria Grazia Sabbadini Direttore del Centro Immunoreumatologico dell'Istituto Scientifico Ospedale San Raffaele di Milano -. I primi sintomi sono dolori e gonfiore delle articolazioni delle mani e dei polsi, con una caratteristica rigidità al mattino". La malattia di per sé non provoca direttamente la morte, ma ha effetti secondari che abbassano la durata media della vita. La diagnosi precoce è fondamentale, "perché permette l'impiego di farmaci biologici e immunosoppressori che possono modificare completamente l'andamento della malattia". "Con il suo comportamento, coraggioso e solare, e' stata un esempio virtuoso e positivo per tutte le persone affette da patologie reumatiche" commenta Antonella Celano, presidente di Apmar Onlus (Associazione Persone con Malattie Reumatiche) secondo cui è "importante adottare politiche socio sanitarie a livello nazionale e diffondere l'informazione sulle patologie croniche invalidanti che modificano irrimediabilmente la vita personale, sociale, familiare e professionale della persona, agendo anche a livello psicologico".
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