Spettacolo - E' morto Leonard Cohen |
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Scritto da Redazione |
Venerdì 11 Novembre 2016 10:57 |
''Abbiamo perso uno dei piu' prolifici visionari. Una commemorazione si terra' a Los Angeles fra qualche giorno. La famiglia richiede privacy nel suo periodo di dolore'', ha proseguito la Sony. Leonard Cohen e' stato una sorta di eminenza grigia in un piccolo nucleo di cantanti e cantautori di grande impatto, in una generazione emersa a cavallo tra gli anni Sessanta e i primi anni Settanta. Solo Bob Dylan e Joan Baez esercitarono probabilmente un'influenza piu' profonda sulla loro generazione, e forse solo la conterranea canadese Joni Mitchell, cantautrice icona della West Coast, fu al suo livello nelle liriche. Leonard Norman Cohen era nato il 21 settembre 1934 a Westmount, nel Quebec. L'eminenza grigia in un piccolo pantheon di influenti cantautori degli annni Sessanta e Settanta, Cohen aveva gareggiato con Dylan quanto a influenza sui suoi contemporanei e forse solo Paul Simon e l'altra canadese Joni Mitchell avevano avuto un pari ruolo come autori di poesia in musica. "Con la sua voce baritonale cantava di amore e odio, estasi e depressione" lo ha ricordato Rolling Stone. Aveva imparato a suonare la chitarra da ragazzo e aveva formato un gruppo folk, i Buckskin Boys. Presto ispirato da Federico Garcia Lorca si era rivolto alla poesia. Dopo la laurea alla McGill University, si era trasferito nell'isola greca di Hydra dove aveva pubblicato le sue prime raccolte di poesie Flowers for Hitler nel 1964 e i racconti The Favourite Game nel 1963 e Beautiful Losers nel 1966. Frustrato dalle scarse vendite e poi dal lavoro in una fabbrica di vestiti a Montreal, visito' New York nel 1966 e si immerse nell'ambiente del folk-rock della citta'. Conobbe la cantante folk Judy Collins, che in quello stesso anno inseri' due canzoni di Cohen nel suo album ''In my life''. Una delle due era il primo celeberrimo successo di Cohen ''Suzanne''. Le sue frequentazioni nella ''Grande Mela'' comprendevano all'epoca Andy Warhol e i Velvet Underground con la loro musa, la mitica cantante tedesca Nico, le cui atmosfere sul filo della depressione ripropose nel suo album del 1967 ''Songs of Leonard Cohen''. E' stato uno dei pochi artisti della sua generazione ad avere successo anche superati gli ottanta anni, e il suo ultimo album ''You Want It Darker'', e' stato pubblicato quest'anno.
La lettera struggente di Cohen alla sua musa Marianne Ihlen Marianne Ihlen, compagna e musa ispiratrice di Leonard Cohen, scrittore, poeta e cantautore, raccontata nella canzone So Long Marianne, poco prima di morire ha ricevuto una lettera struggente dall'ex compagno. Marianne Ihlen è morta lo scorso 29 luglio, all’età di 81 anni. Si erano conosciuti negli anni Sessanta, sull'isola greca di Idra, e da allora tra i due era nata una storia d’amore. Almeno due le canzoni di Cohen ispirate da Marianne: So long Marianne, appunto e Bird on a wire Nel tempo, anche dopo la fine della relazione, Marianne ha continuato ad ispirare Cohen. Prima di morire, la donna ha fatto in tempo a ricevere la lettera con cui Cohen le dice addio. Video - Bird on a wire
"E allora, Marianne, è arrivato questo tempo in cui siamo entrambi molto vecchi e i nostri corpi cadono a pezzi. Penso che ti seguirò molto presto. - scrive Cohen nella lettera - Sai che ti sono così vicino che se allungassi la mano, potresti toccare la mia. E sai che ti ho sempre amata per la tua bellezza e la tua saggezza. Ma non c’è bisogno che ti dica più nulla di tutto questo perché sai già tutto". A ricevere la lettera da Cohen e leggere il messaggio a Marianne è stato Jan Christian Mollestad, regista di documentari, che è stato al capezzale del letto della donna nei suoi ultimi giorni di vita. Mollestad ha raccontato alla Cbc Radio: "Quando ho letto il passo in cui diceva di 'allungare la mano', Marianne l'ha allungata davvero. Solo due giorni dopo avergliela letta, ha perso conoscenza e si è addormentata per sempre. Ho inviato una risposta a Leonard, raccontandogli che negli ultimissimi momenti le ho canticchiato Bird on a wire, la canzone che sentiva più vicina a sé. Poi le ho dato un bacio sulla fronte e me ne sono andato, dicendo 'So long, Marianne' ".
Cohen conobbe Marianne in un negozio a Idra, in Grecia, mentre piangeva con la sua figlioletta neonata, dopo essere stata appena lasciata dal marito. Da allora si prese cura di lei.
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