Papa Francesco - "Siamo alla III Guerra Mondiale ma a pezzi" - "Se ho voglia di andare in Cina? Ma sicuro, domani" |
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Scritto da Giovanni Di Cecca |
Lunedì 18 Agosto 2014 19:00 |
Lo ha detto il Papa rispondendo ad una domanda proprio nel momento in cui il volo papale sorvolava la Cina. "Quando stavamo per entrare nello spazio aereo cinese - ha aggiunto - il comandante mi ha detto 'dobbiamo chiedere l'autorizzazione, è normale, ad ogni Paese si chiede'. Ho sentito come si chiede l'autorizzazione, come si risponde". Il pilota mi ha detto che in quel momento sarebbe partito il telegramma" per il presidente cinese Xi Jinping. Papa Bergoglio ha elogiato il "bello e nobile popolo cinese, grande e saggio, penso - ha aggiunto - ai grandi saggi cinesi e alla storia di questa saggezza, noi gesuiti abbiamo la storia di Matteo Ricci" Poi è partito il telegramma per il presidente cinese. Sempre a bordo dell'aereo il Papa ha denunciato l'efferatezza delle guerre non convenzionali, interpellato sui bombardamenti Usa in Iraq, e che sia stato raggiunto "un livello di crudeltà spaventosa" di cui spesso sono vittime civili inermi, donne e bambini. "La tortura è diventata un mezzo quasi ordinario". Questi "sono i frutti della guerra, qui siamo in guerra, è una III guerra mondiale ma a pezzi". "Dove c'è un'aggressione ingiusta posso solo dire che è lecito fermare l'aggressore ingiusto, sottolineo il verbo fermare, non bombardare o fare la guerra". Lo ha detto il Papa
Papa Francesco porta con sé un mazzolino di fiori che gli è stato donato da una bambina coreana, Mary Sol, sette anni, prima della sua partenza.
Porterà questi fiori ai piedi della Salus Populi Romani a Santa Maria Maggiore. |