Vaticano - Notte prima del Conclave |
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Scritto da Giovanni Di Cecca, inviato presso la Santa Sede |
Martedì 06 Maggio 2025 18:18 |
41 anni fa (1984) Antonello Venditti scrisse Notte prima degli Esami, brano che diede il titolo anche ad un film del 2006 e che racchiude in se, probabilmente anche il compito arduo che i Cardinali dovranno affrontare nel Conclave. Com'è noto da decenni, i Cardinali si siederanno nella Cappella Sistina affrescata nella volta e nell'altare dal genio smisurato di Michelangelo Buonarroti, per eleggere il 267° successore di Pietro, ma non è sempre stato così.
Il primo conclave papale ad aver luogo nella Cappella Sistina fu quello del 1492, che si svolse dal 6 all'11 agosto dello stesso anno e in cui venne eletto papa Alessandro VI, noto anche come Rodrigo Borgia, ma per quanto assurdo fu solo con Papa Giovanni Paolo II che con la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis nel non lontano 1996, a rendere la Cappella Sistina il luogo dove i Cardinali possono eleggere il nuovo Papa: 43.n Dal momento in cui è stato disposto l’inizio delle operazioni dell’elezione, fino al pubblico annunzio dell’avvenuta elezione del Sommo Pontefice o, comunque, fino a quando così avrà ordinato il nuovo Pontefice, i locali della Domus Sanctae Marthae, come pure e in modo speciale la Cappella Sistina e gli ambienti destinati alle celebrazioni liturgiche, dovranno essere chiusi, sotto l’autorità del Cardinale Camerlengo e con la collaborazione esterna del Vice Camerlengo e del Sostituto della Segreteria di Stato, alle persone non autorizzate, secondo quanto stabilito nei numeri seguenti. Chi ha avuto l'occasione di poter visitare questa cappella, che senza ombra di dubbio alcuno è definibile il posto più bello del mondo, credente o meno, non può non rimanere stupefatto dalla magnificenza della Cappella Sistina, fondata da Papa Sisto IV della Rovere, ma indissolubilmente legato al nome di Papa Giulio II della Rovere (il Papa Guerriero) ed a Michelangelo che in due momenti della sua vita dipinse la volta e la parete dell'altare. La volta fu la vera opera titanica del sommo genio fiorentino che ebbe anche occasione di scrivere un sonetto che tradotto in italiano moderno recita: Sono teso come un arco. Mi è già venuto il gozzo, il ventre me lo sento in gola, i, lombi mi sono entrati nella pancia, non vedo dove metto i piedi e il pennello mi gocciola sul viso. Verso il Conclave: L'incertezza dei Cardinali «Non ancora, da domani forse...": così il cardinale Virgilio do Carmo da Silva, arcivescovo di Dili (Timor est), risponde ai giornalisti che chiedono se ci sia una rosa di nomi per il conclave. Entrando in Vaticano per la congregazione aggiunge: «Stiamo ascoltando le situazioni» che arrivano «da ogni parte della Chiesa nel mondo». Alla domanda se il conclave sarà lungo risponde: «Non lo so». Gli altri cardinali questa mattina sono stati tutti più silenti del solito. Il Nunzio a Damasco, Mario Zenari, al pressing dei cronisti replica: «Aspettiamo e vediamo». Nella Notte prima del Conclave, regna l'incertezza più assoluta. Da Papa Paolo VI in poi, le elezioni hanno avuto sempre, da quanto si è appreso dopo, un candidato "papabile" ed un outsider. Paolo VI era stato "raccomandato" da Papa Giovanni XXIII, Giovanni Paolo I (Albino Luciani) fu indicato come pontefice da Paolo VI, ma in quel conclave prese molti voti anche l'allora Cardinale di Cracovia Karol Woytila. Alla morte di Papa Giovanni Paolo II il Papa designato fu il Cardinale Joseph Ratzinger, allora Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, ma anche in quel Conclave prese corpo il nome del Cardinale di Buenos Aires Jorge Mario Bergoglio, che come ben sappiamo è stato eletto pontefice dopo la rinuncia di Papa Benedetto XVI nel 2013. Papa Francesco, da accentratore qual'è stato, non ha lasciato bene intendere chi fosse il successore, se non qualche indicazione di stima verso il Cardinale Luis Antonio Tagle attuale ex Pro-prefetto della sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari del Dicastero per l'evangelizzazione. La partita per l'elezione del Papa Il Papa è un primus inter pares, cioè è un pari dei Cardinali che lo eleggono a loro capo, un po' come accade per il Presidente della Repubblica Italiana che viene eletto dai Deputati e Senatori in seduta plenaria. Questo conclave, passa alla storia come il più affollato avendo come Cardinali elettori ben 133 porpore la cui maggioranza dovrebbe aggirarsi sugli 89 voti (i 2/3 dei Cardinali). La sintesi è complessa poiché se da un lato si pensa ad un Papa Francesco II, qualcuno pensa ad un Francesco 2.0. Su 133 Cardinali elettori, 106 sono stati creati da Papa Francesco, 22 da Papa Benedetto XVI e 5 i Cardinali creati da San Giovanni Paolo II Pietro Parolin ex Segretario di Stato, Luis Antonio Tagle attuale ex Pro-prefetto della sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari del Dicastero per l'evangelizzazione, Matteo Maria Zuppi Presidente della CEI, Pierbattista Pizzaballa Patriarca di Gerusalemme dei Latini, sono i nomi più gettonati (ovviamente di grande spessore politico e pastorale) in queste prime ore, nella famosa Notte prima del Conclave. Ma sarà uno di loro? Papa Francesco disse che il pastore del gregge doveva puzzare dell'odore delle sue pecore. Se questa è l'indicazione, allora un altro nome che entrerebbe in lizza, a noi caro essendo il Cardinale di Napoli è sicuramente don Mimmo Battaglia (come vuole farsi chiamare nonostante la porpora) E' stato l'ultimo Cardinale fatto da Papa Bergoglio e con i suoi 62 anni potebbe essere un Papa di medio-lungo periodo e potrebbe guidare i Cattolici per un tempo abbastanza lungo, come fece a suo tempo Papa Giovanni Paolo II Durante la sua attività pastorale nell'arcidiocesi di Catanzaro-Squillace si è interessato ai più deboli e agli emarginati tanto da essere chiamato "prete di strada": dal 1992 al 2016, infatti, ha guidato il Centro calabrese di Solidarietà (comunità dedita al trattamento e al recupero delle persone affette da tossicodipendenze); dal 2000 al 2006 è stato vicepresidente della Fondazione Betania di Catanzaro (opera diocesana di assistenza-carità); è stato presidente nazionale della Federazione italiana delle comunità terapeutiche (2006-2015). L'11 gennaio 2025 è stato nominato membro del Dicastero per l'evangelizzazione, sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari Il motto Confide, surge, vocat te! (Coraggio, alzati, ti chiama!) è tratto dal Vangelo di Marco (Mc 10,49), laddove l'evangelista narra dell'incontro tra Gesù e Bartimeo, il figlio cieco di Timeo, che sedeva lungo la strada a mendicare; al passaggio di Gesù grida a gran voce, affinché il Maestro gli ridoni la vista e quando Gesù chiede che gli sia portato davanti, quanti gli stanno appresso lo esortano ad alzarsi. Sulla carta, potrebbe essere il più indicato per guoidare la Chiesa in questo tempo particolare Gli orari indicativi delle fumate dalla Sistina Gli orari indicativi delle fumate della Sistina per l'elezione del nuovo Pontefice sono: il mattino dopo le 10.30 e dopo le 12; il pomeriggio dopo le 17.30 e dopo le 19. Lo ha fatto sapere il portavoce del Vaticano, Matteo Bruni. Le fumate intermedie del comignolo della Sistina, vale a dire la mattina dopo le 10.30, e il pomeriggio dopo le 17.30 ci saranno solo se sarà stato eletto il Papa, quindi solo in caso di fumata bianca Le fumate nere prima dell'elezione da Pio X a Papa Francesco Nel 2013, con 115 cardinali elettori, furono necessari 5 scrutini per eleggere Francesco con 85 voti. Il primo conclave del XXI Secolo, nel 2005, con lo stesso numero di votanti, furono necessari 4 scrutini per l’elezione di Benedetto XVI con 84 voti. Nell’ultmo Conclave del XX Secolo, nell'ottobre 1978, con 111 elettori, furono necessari 8 scrutini per eleggere Papa Giovanni Paolo II (divenuto Santo nel 2014). Nell’agosto 1978, l’anno dei tre Papi, con lo stesso numero di votanti, furono necessari 4 scrutini per eleggere Papa Giovanni Paolo I (proclamato Beato dal 2022) Nel 1963, con 80 votanti, furono necessari 6 scrutini per eleggere Papa Paolo VI (divenuto Santo nel 2018) Nel 1958, con 51 elettori, furono necessari 11 scrutini per eleggere Papa Giovanni XXIII (divenuto Santo nel 2014) Nel 1939, con 62 votanti, Pio XII fu eletto Papa con soltanto tre scrutini. Nel 1922, con 53 elettori, furono necessari 14 scrutini per eleggere Papa avere Pio XI (Primo Sovrano del nuovo Stato della Città del Vaticano.) Nel 1914, con 57 votanti, furono necessari 10 scrutini per eleggere Papa Benedetto XV. Il primo conclave del Novecento, nel 1903, con 62 elettori, vide l’elezione di Papa Pio X dopo 7 scrutini (divenuto Santo nel 1954) |