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Scritto da Giovanni Di Cecca  
Mercoledì 22 Dicembre 2021 14:16

Come ogni anno, verso Natale, il Premier si concede in pasto alla Stampa che ha fatto richiesta di accredito per rivolgere le domande.

In primo piano ci sono i due punto nodali della Pandemia e del Quirinale, essendo ormai finito il cosiddetto Semestre Bianco, il periodo di tempo corrispondente agli ultimi sei mesi del mandato del Presidente della Repubblica Italiana, durante il quale al Presidente è vietato per legge sciogliere le Camere.


Ci sono stati altri punti di interesse come l'accordo di Dublino sui migranti e l'andamento dell'economia, ma il focus è stato principalmente questo.

Il puno nodale è quello legato alla Pandemia e alla variante Omicron che, anche a causa della sue molteplici mutazioni (circa 42) sta trasformando la Pandemia da SarsCov2 in qualche altra cosa, in una sorta di evoluzione, e in una conferenza stampa la professoressa Gili Regev Yochay dello Sheba Medical Center di Tel Aviv, ha ammesso che "Due dosi di vaccino Pfizer dopo 5 o 6 mesi non danno "alcuna protezione" contro la variante Omicron, mentre il booster offre una protezione "significativa" contro la malattia grave, anche se "4 volte meno" di quella offerta nei confronti della Delta".

Su questo punto, però, a mio avviso è mancata la domanda principale su come pensa di muoversi il  Governo, facendo anche uso dei fondi del PNRR (Piano Nazionale Ripresa Resilienza), per progettare un nuovo vaccino che possa gestire le varianti dominanti (Delta e Omicron), che invece è mancata

Più sul piano dei numeri dell'economia, dove l'ex capo della BCE e di Banca Italia, è stato più preciso, con una crescita stimata entro fine anno per l'Italia del +6% e molto oltre (forse 7%?) ed una previsione per il 2022 del 4% circa.

Cifre che evidenziano come il Nostro Paese abbia retto e gestito meglio degli altri la Pandemia, ma ovviamente all'orizzonte la Omicron potrebbe creare un calo  di domanda e di offerta (nella visione del Premier) nel caso si dovessero applicare delle misure restrittive più ampie.

Anche sull'Obbligo Vaccinale (per altro introdotto in Austria) il premier ha dichiarato che saranno i numeri a guidare le scelte del Governo in questa "famosa" Cabina di Regia guidata da esperti del settore.

Di fatto, c'è che le due dosi ormai non bastano più a scongiurare un'infezione (che non vuol dire essere malato) e, da quanto ho appreso nel corso degli ultimi giorni, anche con 3 dosi, c'è sempre un'altissima probabilità di potersi contagiare (conosco almeno 1 caso a cui è accaduto) e con l'aggravante di non accorgesene, in quanto per la maggior parte, per fortuna, non manifestano sintomi di alcun tipo.

Sul Quirinale, ovviamente la partita rimane aperta e su questa scelta il Premier ha preferito non esprimere pareri, auspicando solo un'intesa ampia per l'elezione, più ampia dell'attuale maggioranza, in modo da poter continuare la proficua collaborazione tra gli esponenti del Parlamento.

Ad una delle ultime domande su cosa pensasse a riguardo dell'elezione del Presidente che verrebbe eletto da una maggioranza che non è più tale nella società e che, dovrà essere il garante, alle prossime elezioni di un Parlamento che avrà circa 1/3 in meno degli eletti dell'ultima elezione, ha risposto che in buona sostanza l'appuntamento capita in questo momento e che sfortunatamente non è possibile rinviarlo, ma anche che lo Stato ha affrontato momenti anche peggiori ed è riuscito semprea governarli

 

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