Ali Baba e i quaranta ladroni |
Martedì 27 Novembre 2012 00:37 |
Ali Baba e i quaranta ladroni (titolo completo: Storia di ʿAlī Bābā e dei quaranta ladroni, sterminati da una schiava) è una storia d'origine persiana. Si tratta di un racconto che viene presentato come facente parte della silloge favolistica in lingua araba che va sotto il nome di Le mille e una notte (Alf layla wa layla), benché esso non ne abbia mai fatto davvero parte, come ben dimostrato da tutti i manoscritti che sono serviti alla collazione dell'opera. RiassuntoʿAli Baba è un taglialegna molto povero. Un giorno, mentre ʿAli taglia legna, sente delle voci. Si nasconde sopra un albero, dal quale ascolta il capo di una banda di 40 ladroni pronunciare la formula magica che permette l'apertura della roccia di una caverna: «Apriti, Sesamo!» e la formula magica per richiuderla: «Chiuditi, Sesamo!». Dopo che i ladroni (entrati precedentemente all'interno della caverna) ne escono e si allontanano, ʿAli Baba pronuncia a sua volta la formula e penetra nella caverna, scopre tesori ammassati al suo interno e preleva una parte d'oro. Suo fratello, Qāsim, che è abbiente per aver sposato la figlia di un ricco mercante, ma che non ha aiutato mai il fratello indigente, è sorpreso dall'improvvisa fortuna di ʿAli Baba che gli rivela la sua avventura. Qāsim si reca allora alla caverna ma, turbato dalla vista di tante ricchezze, non ricorda più la formula che gli permetterebbe di uscirne. I banditi lo sorprendono nella grotta, lo uccidono e tagliano a pezzi il suo cadavere. ʿAli Baba, inquieto per l'assenza del fratello, si reca alla grotta e ne scopre i resti, riportandoli presso la sua abitazione. Con l'aiuto di Margiāna, sua schiava assai abile, riesce a inumare suo fratello senza attirare l'attenzione dei vicini. I banditi non ritrovano più il cadavere e capiscono che un'altra persona conosce il loro segreto. Finiscono per trovare l'abitazione di ʿAli Baba. Il loro capo si fa passare per un mercante d'olio e chiede ospitalità ad ʿAli Baba. È accompagnato da un convoglio di muli carichi di 38 giare. Una di esse è piena in effetti di olio ma ciascuna delle restanti 37 nasconde un bandito. Insieme hanno progettato di uccidere ʿAli Baba nel sonno. Margiāna scopre il loro piano e uccide i banditi nascosti nelle giare, versando olio bollente in ognuna di esse. Quando il capo va a cercare i suoi complici, scopre i suoi complici morti e fugge. Per vendicarsi, qualche tempo dopo, il capo dei banditi s'insedia come commerciante nella zona e avvia un legame d'amicizia col nipote di ʿAli Baba, che nel frattempo aveva ripreso gli affari del padre. Il bandito è invitato a mangiare nella casa del nipote, ma Margiāna lo riconosce. In onore degli invitati ella esegue una danza, nel corso della quale manovra una spada che, improvvisamente, pianta nel cuore del capo dei banditi. Così la storia termina positivamente per ʿAli Baba e la sua famiglia, fatta eccezione per l'egoista fratello Qāsim. Adattamenti
Occupazione dell'IraqIn riferimento ai personaggi descritti precedentemente, il nome « Ali Baba » è spesso utilizzato dagli Americani e dalle truppe alleate in Iraq per designare in gergo gli individui sospettati di delitti come il furto e la razzia. Più tardi, il termine è stato esteso alla resistenza generale durante l'invasione dell'Iraq nel 2003 e l'occupazione che ne è conseguita, allo stesso modo in cui «Charlie» fu il soprannome dato ai Vietcong durante la Guerra in Vietnam. Ironicamente, a causa degli scambi tra i due popoli, il termine " Ali Baba" è stato adottato dagli iracheni per designare le truppe straniere sospettate di saccheggio, e la stampa inglese ha erroneamente descritto questa espressione gergale come indigena. |