Yousafzai Malala |
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Martedì 25 Dicembre 2012 12:17 | ||||
Malala Yousafzai (in lingua pashtu: ملاله یوسفزۍ; Mingora, 12 luglio 1997) è un'attivista pakistana. È la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace[1], nota per il suo impegno per l'affermazione dei diritti civili e per il diritto all'istruzione — bandito da un editto dei talebani[2] — delle donne della città di Mingora, nella valle dello Swat.
Biografia
All'età di undici anni è diventata celebre per il blog, da lei curato per la BBC, nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne e la loro occupazione militare del distretto dello Swat[3][4]. È stata nominata per l'International Children's Peace Prize, premio assegnato da KidsRights Foundation per la lotta ai diritti dei giovani ragazzi.
Il 9 ottobre 2012 è stata gravemente colpita alla testa da uomini armati saliti a bordo del pullman scolastico su cui lei tornava a casa da scuola[5]. Ricoverata nell'ospedale militare di Peshawar, è sopravvissuta all'attentato dopo la rimozione chirurgica dei proiettili. Ihsanullah Ihsan, portavoce dei talebani pakistani, ha rivendicato la responsabilità dell'attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell'oscenità”; il leader terrorista ha poi minacciato che, qualora sopravvissuta, sarebbe stata nuovamente oggetto di attentati. La ragazza è stata in seguito trasferita in un ospedale di Birmingham che si è offerto di curarla[6].
Il 12 luglio 2013, in occasione del suo sedicesimo compleanno, parla al Palazzo di Vetro a New York, indossando lo scialle appartenuto a Benazir Bhutto e lanciando un appello all'istruzione delle bambine e dei bambini di tutto il mondo[7].
Il 10 ottobre 2013 è stata insignita del Premio Sakharov per la libertà di pensiero[8]. L'annuncio è stato dato dall'ex presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, che l'ha motivata dicendo che è una ragazza eroica e ricca di spirito[9]. Il premio le è stato consegnato in occasione della Sessione Plenaria di Novembre, a Strasburgo, il 20 novembre 2013.
Il 10 ottobre 2014 è stata insignita del premio Nobel per la pace assieme all'attivista indiano Kailash Satyarthi, diventando con i suoi diciassette anni la più giovane vincitrice di un premio Nobel. La motivazione del Comitato per il Nobel norvegese è stata: “per la loro lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all'istruzione”[10]. Molte scuole l'hanno menzionata il 20 novembre 2014 per la giornata nazionale dei diritti dei bambini e delle bambine[11][12]. Contro di lei è stato indetto il I'm not Malala day[13][14]. Ha scritto anche il libro Io sono Malala, pubblicato l'8 ottobre 2013 dal Corriere della Sera.
Riconoscimenti
Ha avuto la copertina n° 2 di Time Magazine 2012 Person of the year
Opere
Note
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Ultimo aggiornamento Domenica 23 Agosto 2015 12:18 |