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La tregua di Natale del 1914


La tradizione del Natale
tra leggenda e storia

 

 

Scritto da Redazione  
Martedì 06 Maggio 2025 18:08

© Vatican Media

 

La dodicesima e ultima congregazione dei cardinali si è aperta questa mattina alle ore 9:00, come di consueto, con un momento di preghiera.

Erano presenti 173 cardinali, tra cui 130 elettori. 26 gli interventi che hanno affrontato molteplici tematiche.


Tra i temi principali emersi, è stata ribadita la consapevolezza che molte delle riforme promosse da Papa Francesco hanno necessità di essere portate avanti: la lotta agli abusi, la trasparenza economica, la riorganizzazione della Curia, la sinodalità, l’impegno per la pace e la cura del creato. La responsabilità della Chiesa in questi ambiti è sentita in modo profondo e condiviso.

Un tema centrale della riflessione è stato quello della comunione, indicata come vocazione essenziale per il nuovo Pontefice. Si è delineato il profilo di un Papa pastore, maestro di umanità, capace di incarnare il volto di una Chiesa samaritana, vicina ai bisogni e alle ferite dell’umanità. In tempi segnati da guerre, violenze e forti polarizzazioni, si avverte con forza il bisogno di una guida spirituale che offra misericordia, sinodalità e speranza.

Alcuni interventi hanno affrontato questioni di natura canonica, riflettendo sul potere del Papa.

E’ stato affrontato anche il tema delle divisioni all’interno della Chiesa e della società e del modo in cui i cardinali sono oggi chiamati a esercitare il loro ruolo in relazione al Papato.

Si è parlato della Giornata Mondiale dei Poveri, che si celebra la domenica precedente la solennità di Cristo Re: si è sottolineato quanto queste due ricorrenze possano essere lette in relazione tra loro, riconoscendo la presenza viva di Cristo nei poveri e ricordando che la vera regalità del Vangelo si manifesta nel servizio.

Si è parlato della necessità di rendere più significative le riunioni del Collegio cardinalizio in occasione dei Concistori e di promuovere l’iniziazione cristiana e la formazione permanente come autentici atti missionari.

Sono stati ricordati i martiri della fede, soprattutto in quelle terre dove i cristiani subiscono persecuzioni o sono privati della libertà religiosa. Tra le urgenze pastorali, è stato ribadito anche l’impegno per affrontare con decisione il cambiamento climatico, riconosciuto come una sfida globale ed ecclesiale.

Si è tornati a riflettere sulla data per la celebrazione della Pasqua, sul Concilio di Nicea e sul dialogo ecumenico.

La congregazione si è conclusa con la lettura di una dichiarazione ufficiale: un appello rivolto alle parti coinvolte in vari conflitti internazionali. I cardinali hanno invocato un cessate il fuoco permanente e l’avvio di negoziati che portino a una pace giusta e duratura, nel rispetto della dignità umana e del bene comune.

Durante l’incontro di questa mattina si è anche proceduto all'annullamento dell'Anello del Pescatore e del Sigillo di piombo

Infine, sono state fornite alcune disposizioni pratiche relative al programma dei cardinali elettori durante il Conclave.

L’incontro è terminato alle ore 12:30. Non sono previste altre Congregazioni generali.

 

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