Roma - Si è suicidato Antonio Catricatà con un colpo di pistola |
Scritto da Redazione | ||||||||
Mercoledì 24 Febbraio 2021 14:51 | ||||||||
Antonio Catricalà è morto: l'ex Garante Antitrust si è sparato nella sua abitazione a Roma. L'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed ex Garante dell'Antitrust è stato trovato morto sul balcone del suo appartamento in via Antonio Bertoloni, nel quartiere Parioli. Il suicidio sarebbe avvenuto tra le 9.30 e le 10 di questa mattina. Antonio Catricalà aveva 69 anni.
Colpo di pistola
Catricalà, secondo quanto si apprende da fonti investigative, si sarebbe suicidato sparandosi un colpo di pistola. Sul posto è presente la polizia e la Scientifica. Secondo le prime informazioni nell'abitazione non sarebbero stati trovati biglietti di addio. Dai primi riscontri, Catricalà avrebbe esploso un unico colpo di pistola che lo ha colpito alla testa.
La Procura di Roma avvia un'indagine
La Procura di Roma ha avviato un fascicolo di indagine in relazione al suicidio dell'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed ex Garante dell'Antitrust. Il pm di turno Giovanni Battisti Bertolini si è recato in via Bertoloni nel quartiere Parioli. Catricalà pochi giorni fa era stato nominato presidente dell'Igi
Il Consiglio direttivo dell'Istituto grandi infrastrutture pochi giorni fa aveva nominato presidente Antonio Catricalà. Ex magistrato ed esponente del governo Letta, è stato presidente dell'Autorità garante della concorrenza tra il 2005 e il 2011. Nella carica di presidente Igi era succeduto a Luigi Gianpaolino, alto magistrato di lungo corso, morto il 2 novembre 2020 per un malore improvviso.
Antonio Catricalà era docente di diritto privato all'Università Unipegaso e professore a contratto di Diritto dei consumatori all'Università Luiss di Roma.
Da aprile 2017 era consigliere d'amministrazione della Caltagirone Editore e presidente di Adr Aeroporti di Roma (socio Igi). Quanto alle sue precedenti esperienze di governo, Catricalà era stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri nel 2011-2013 nel governo Monti e viceministro allo Sviluppo economico nel 2013-2014 nel governo Letta.
Magistrato del Consiglio di Stato dal 2014, ha poi esercitato la professione di avvocato. Nel settembre del 2014 è stato candidato dal centrodestra a giudice della Corte Costituzionale.
Il suo ultimo articolo su Mf: stretta via tra Stato e mercato
«Quella stretta via tra Stato e mercato per rilanciare l'Italia». È con questo titolo che è stato pubblicato il 27 gennaio scorso su Mf l'ultimo intervento scritto di Antonio Catricalà. Un articolo quanto mai attuale, dedicato all'intervento dello Stato nell'economia e scritto citando anche Draghi pochi giorni prima che l'ex banchiere centrale ricevesse l'incarico di formare il nuovo governo. «Nel dibattito pubblico quando si discute dell'intervento dello Stato nell'economia si evoca il fantasma dell'Iri additandolo a esempio negativo», osserva Catricalà: «Invece - aggiunge - dobbiamo ripartire proprio da quell'acronimo che indicava nella ricostruzione industriale la mission dell'Istituto. Siamo in una fase straordinaria, che richiede la mobilitazione di tutte le energie del Paese e l'abbandono di contrapposizione ideologiche».
L'emergenza, dunque «impone di concentrarci sulle condizioni dell'intero tessuto produttivo e sull'assetto che si intende dare al sistema economico italiano» e in questo quadro, secondo l'ex presidente dell'Antitrust, «l'intervento diretto dello Stato nelle imprese è infatti solo uno strumento da utilizzare, con attenzione, per ridare slancio a un'economia che da troppi anni stenta a crescere, con ciò ampliando in modo inaccettabile le diseguaglianze sociali».
«Siamo davanti a un passaggio epocale durante il quale occorrerà contaminare modelli antitetici tra loro. Perché ha ragione il documento del G-30 coordinato da Mario Draghi a evocare 'una certa quantità di distruzione creatricè e a prevedere che 'alcune aziende si ridimensioneranno o chiuderanno, altre apriranno; alcuni lavoratori dovranno cambiare imprese e settori con un appropriato re-training e assistenza nella transizionè. Ma non sarà il libero mercato a sprigionare la sua distruzione creatrice: sarà la mano, visibilissima, dello Stato a guidare la direzione. E non solo in Italia», spiega Catricalà. «Next Generation Eu rappresenta del resto il tentativo di tutta Europa di ridisegnare la propria economia rendendola competitiva, sostenibile e inclusiva. E ovunque il ruolo dei governi sarà determinante. L'Italia non potrà essere da meno, anche a costo di utilizzare strumenti invisi ai puristi del libero mercato. Purché non si compiano gli errori del passato dei quali ancora oggi paghiamo il conto».
Casellati annuncia la morte di Catricalà: un minuto di silenzio al Senato
Il presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ha annunciato all'Aula del Senato la notizia della morte di Antonio Catricalà che, ha ricordato, «ha rivestito ruoli istituzionali molto importanti». Su suo invito, l'Aula ha osservato un minuto di silenzio. Casellati ha espresso a nome suo personale e dell'Assemblea il cordoglio e la vicinanza alla famiglia.
Aeroporti di Roma: sgomento e cordoglio per la scomparsa del presidente della società
«Aeroporti di Roma esprime sgomento, enorme dolore e profondo cordoglio per l'improvvisa scomparsa del presidente della società, prof. Antonio Catricalà. Tutti i dipendenti del Gruppo Adr si stringono intorno alla sua famiglia e ai sui cari». Lo si legge in una nota di Aeroporti di Roma, di cui Catricalà era presidente dal 2017. La scheda Antonio Catricalà (Catanzaro, 7 febbraio 1952 – Roma, 24 febbraio 2021) è stato un avvocato, magistrato, dirigente pubblico e politico italiano. Avvocato cassazionista, è stato magistrato del Consiglio di Stato della Repubblica italiana, presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con funzioni di segretario dello stesso durante il Governo Monti, Viceministro al Ministero dello sviluppo economico durante il Governo Letta. Il 30 giugno 2015 viene nominato presidente dell'OAM (Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi). Il 20 aprile 2017 è stato nominato presidente di Aeroporti di Roma S.p.A.. Biografia
Laureatosi con lode in giurisprudenza presso l'Università di Roma "La Sapienza", dove è stato, peraltro, allievo di Pietro Rescigno, ha in seguito vinto il concorso in magistratura ordinaria, nonché superato l'esame di abilitazione da avvocato. Per due anni ha studiato economia, sociologia, storia e scienza dell'amministrazione presso l'Istituto Luigi Sturzo di Roma, ove è stato allievo di Federico Caffè. Successivamente è stato nominato per concorso consigliere e presidente di sezione del Consiglio di Stato della Repubblica italiana.
Ha pubblicato il libro L'esame di diritto civile (Maggioli Editore, 2010) in cui riporta il contenuto delle lezioni tenute al suo corso per la preparazione al concorso in magistratura, altri studi monografici e vari articoli.
Quale professore a contratto nella facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Roma Tor Vergata ha insegnato diritto privato.
È stato presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato dal 9 marzo 2005 al 16 novembre 2011. Il 18 novembre 2010 era stato designato alla presidenza dell'Autorità per l'energia elettrica e il gas, carica alla quale ha rinunciato nove giorni dopo.
Il 16 novembre 2011 è stato nominato Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con funzioni di segretario del Consiglio dal Presidente del Consiglio Mario Monti e dal Presidente della Repubblica.
Il 2 maggio 2013 viene nominato Viceministro al Ministero dello sviluppo economico con il Ministro Flavio Zanonato nel Governo Letta con delega alle comunicazioni.
Nel mese di settembre 2014 viene candidato dal centrodestra alla carica di giudice della Corte costituzionale in sostituzione del giudice Luigi Mazzella di area centrodestra. Catricalà viene sostenuto direttamente dal Presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi, da Gianni Letta e Denis Verdini, superando la candidatura dell'ex Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera e della Commissione d'inchiesta sul G8 di Genova Donato Bruno, sostenuto invece dai gruppi parlamentari del partito, specialmente dai senatori, dopo che sui due si erano divisi quasi equamente i voti del centrodestra nelle precedenti votazioni. Catricalà viene candidato dal centrodestra in ticket con l'ex Presidente della Camera ed ex magistrato Luciano Violante per il centrosinistra, creando diversi malumori nel suo partito e nell'intera coalizione. Infatti, nella nona votazione sia Violante (446) sia Catricalà (368) si fermano lontanissimi dal quorum dei 3/5 dei componenti (570) sottolineando così una netta spaccatura in Forza Italia con i 120 voti dati a Bruno. Dopo il primo voto Catricalà ritira la propria candidatura.
Il 28 ottobre 2014 Catricalà comunica di avere dato le dimissioni da Presidente di Sezione del Consiglio di Stato della Repubblica Italiana per intraprendere la carriera di avvocato e fonda la Law Academy. Successivamente diviene partner dello Studio Lipani Catricalà & Partners.
Il 30 giugno 2015 viene nominato presidente dell'OAM – Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi.
Il 20 aprile 2017 viene nominato presidente della Società ADR - Aeroporti di Roma S.p.A..
È stato anche professore di ruolo in Diritto Privato presso l'Università Unipegaso nonché professore a contratto di Diritto dei Consumatori all'Università LUISS Guido Carli.
Viene trovato morto - presumibilimente suicida - nel suo appartamento romano, il 24 febbraio 2021. Onorificenze e riconoscimenti
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