Napoli - Covid19 - "ULF e Avvocati per le Liberta" istanza depositata in prefettura |
Scritto da Andrea Carlino |
Lunedì 21 Febbraio 2022 14:16 |
Stamattina presso la Prefettura di Napoli, Ufficio Territoriale del Governo, si è presentata una delegazione degli Avvocati per le Libertà e una delegazione di Avvocati appartenenti all'Unione per le Libertà Fondamentali che hanno protocollato presso l'ufficio accettazione una istanza urgente rivolta al Governo in particolare all’ Ill.mo Presidente del Consiglio dei Ministri, allo Spett.le Consiglio dei Ministri e ai singoli Ministri.
La delegazione APL degli Avvocati per le Libertà era composta dall’Avv. Argia di Donato come segretaria e dai membri del coordinamento Avv. Riccardo Cafaro, Avv. Sergio Carlino, Avv. Maria Grazia Celardo, Avv. Miriam Chianese, Avv. Domenico Ferraro, la Delegazione APL - Avvocati per le Libertà, l’ Avv Federica Marino e l’Avv. Marco Esposito per ULF - Unione per le Libertà fondamentali Napoli.
L’ istanza urgente protocollata rivolta al governo chiede che venga negato il voto di fiducia sul D.L. 1/2022 e cioè i decreto-legge che se convertiti in legge mediante il meccanismo della fiducia e quindi non attraverso un sano e richiesto dibattito parlamentare come il Consiglio D’Europa suggerisce, trasformerà e convertirà in legge l'obbligo vaccinale per gli over 50 cioè per tutti i cittadini italiani che abbiano più di 50 anni a prescindere anche dalla loro attività lavorativa o comunque dal proprio status sociale.
L’eventuale apposizione della questione di fiducia sull’approvazione del citato disegno di legge impedirebbe, da un lato, la presentazione di emendamenti in discussione il 22 cm necessari al fine di adeguare le misure adottate dal D.L. 1/2022 all’attuale situazione epidemiologica e sanitaria, dall’altro, il pieno dibatto parlamentare, da intendersi inclusivo della facoltà emendativa.
L’apposizione della questione di fiducia al Disegno di L 3434, secondo l’ULF, è palesemente inappropriata ed è un’evidente forzatura, in quanto legherebbe il destino del Governo ad una votazione inerente libertà fondamentali, da demandare piuttosto alla coscienza ed all’indipendenza dei singoli parlamentari.
Trattasi, invero, di questioni attinenti la dignità della persona umana ed i diritti fondamentali dei cittadini.
L’iniziativa è stata intrapresa in altre 15 città d’Italia, mentre a Roma l’ULF chiederà ai deputati quel confronto ad oggi negato, ma raccomandato dal Consiglio d’Europa a tutela dei diritti umani.
Il coordinamento di Avvocati, Cittadini ed Associazioni, U.L.F. - Unione per le Libertà Fondamentali, che ha lanciato l’appello per lo sciopero della fame ad oltranza il 31.01.2022, in relazione all’attuale straordinaria limitazione delle libertà fondamentali, senza precedenti nell’epoca repubblicana del nostro Paese.
In particolare la Risoluzione 2424 (2022) del 27.01.22 dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa, afferma che l’imposizione di necessarie misure di sanità pubblica che interferiscono con i diritti fondamentali deve essere adottata e comunicata in maniera trasparente, basata su evidenze scientifiche, rispondere ad un fine legittimo ed essere proporzionata.
Si deve evidenziare che l'Ordinamento Costituzionale Italiano non contempla ne' lo stato di eccezione, ne' lo stato di emergenza, che è una declinazione dell'eccezione, al di fuori dello stato di guerra, previsto all'art. 78 della Costituzione.
Lo stato di emergenza è una condizione giuridica particolare che per essere attivata al verificarsi di eventi eccezionali, una particolare situazione emergenziale richiede, pertanto, un intervento urgente e con poteri straordinari al fine di tutelare i cittadini e porre rimedi ad eventuali danni.
Tuttavia, per fronteggiare una tale situazione gli strumenti idonei a cui si fa ricorso devono trovare, comunque, un fondamento di rango costituzionale, specie per quanto attiene ai presupposti, qualora incidano e impattino su diritti costituzionalmente garantiti.
Per altro, la situazione attuale causata dal Covid 19 non è nemmeno giuridicamente assimilabile allo "stato di guerra", per cui non è possibile far ricorso all'applicazione analogica dell'art. 78 Cost., del resto, l'assenza di uno specifico diritto speciale per lo stato di emergenza è frutto di una consapevole scelta dei padri costituenti.
La proposta di introdurre la previsione della stato di emergenza per ipotesi diverse da eventi bellici (come ad esempio per motivi di ordine pubblico durante lo stato di assedio) non venne accolta, onde evitare che attraverso la dichiarazione della stato di emergenza si potessero comprimere diritti fondamentali con conseguente alterazione della stesso assetto dei poteri.
Per quanto detto sopra, l’ULF chiede fermamente che il Governo Italiano non ponga la questione di fiducia sull’approvazione del citato DdL. 3434.
Photogallery - Napoli - "ULF e Avvocati per le Liberta" istanza depositata in prefettura - 21-02-2022 Photo by Andrea Carlino |