Si  chiama Naples à Paris, la mostra che porta 70 capolavori dal Museo di Capodimonte al Louvre di Parigi per 180 giorni.

Non una semplice mostra in un'area riservata, ma un rapporto tra le opere in esposizione nel Grande Galerie del Louvre che si osservano e si mettono a confronto con le opere del museo parigino

Ad inauguare la mostra i due Presidenti della Repubblica Sergio Mattarella e Emmanuel Macron con i rispettivi direttori Sylvain Bellenger per Capodimonte e Sebastien Allard del Louvre.

«Siamo l’unico museo ad avere una collezione che comprende opere di tutta la storia dell’arte italiana, dal dodicesimo secolo all’era contemporanea, senza soluzione di continuità», ha spiegato Bellenger.

«L’idea di far dialogare le opere ha aperto prospettive inaspettate», ha detto ieri il direttore di Capodimonte Sylvain Bellenger

«Ospitare queste opere ci ha fatto avere uno sguardo più critico sulle nostre collezioni», dice Allard, «in particolare sul modo in cui la Francia considera l’arte italiana».

«Questa esperienza ci farà riflettere anche a Napoli e avrà un’influenza su Capodimonte che riaprirà nel 2025 dopo i lavori di ristrutturazione», fa eco Bellenger.

L’allestimento è stato pensato per far vivere e parlare in modo diverso le collezioni. «La trasfigurazione» di Giovanni Bellini ritrova gli altri quadri del pittore veneziano da sempre esposti nella Grande Galerie e «conferisce loro una nuova luce, ne mostra una forza maggiore».

E' da ricordare che il Museo di Capodimonte conserva le opere che riempiono i manuali di storia dell’arte di mezzo mondo, e sarà l'occasione per i milioni di visitatori del museo parigino di osservarli da vicino

L'occasione della Mostra è quella di creare un ponte distensivo tra le due nazioni che hanno attraversato negli ultimi mesi tensioni per dichiarazioni inopportune da entrambi i confini.