Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco |
Domenica 02 Dicembre 2012 16:33 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco (noto con la sigla CNVVF) è una struttura della Repubblica Italiana ad ordinamento civile, incardinata nel Ministero dell'interno, Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, per mezzo del quale vengono espletate le competenze istituzionali di prevenzione incendi, soccorso pubblico e difesa civile, oltre a tutte le attività assegnate al Corpo Nazionale dalle leggi e dai regolamenti, secondo quanto previsto dal Decreto Legislativo 8 marzo 2006, n. 139. A dicembre 2009 il corpo conta un totale 31.520 uomini effettivi a cui vanno aggiunti i volontari discontinui. I compiti d'istituto del Corpo sono la salvaguardia di persone, animali e beni, il soccorso tecnico urgente e la prevenzione incendi; inoltre il Corpo si adopera per garantire la sicurezza dello Stato in casi di emergenza provocati da atti definibili "aggressioni alla nazione". La Difesa prevede la stesura di un piano nazionale che definisce le minacce, quali: chimiche, batteriologiche, radioattive e nucleari. StoriaFu istituito con il regio decreto-legge del 27 febbraio 1939-XVII n. 333, successivamente convertito in legge 1570 del 27 dicembre 1941 e riunì tutti i corpi dei pompieri precedentemente presenti sul territorio nazionale nelle varie città. Lo scopo della sua fondazione fu quello di garantire un adeguato soccorso a tutta la popolazione Italiana, dopo aver visto le difficoltà che si erano create nel terremoto calabro-siculo del 1908 dove, per la prima volta, operarono insieme vari corpi di Civici Pompieri provenienti da numerose città italiane, ognuno con le proprie attrezzature. Questo fatto creò non pochi problemi, visto che non tutti erano attrezzati allo stesso modo. Il nuovo governo fascista, quindi, resosi conto di questa lacuna, affidò l'incarico ad un ardito della Prima guerra mondiale, Alberto Giombini nato a Jesi il 18 luglio 1898 il quale, grande organizzatore, viene chiamato dal Ministero dell'Interno, per coordinare la nascita di un unico Corpo di vigili del fuoco in Italia. È lui l'artefice di tutta la macchina organizzativa che da allora, e fino ai giorni nostri, ha fatto sì che il personale del CNVVF si sia arricchito di esperienze, di nuove professionalità, specializzazioni e attrezzature, diventando uno dei più avanzati al mondo; lo stesso, quindi, diventò il primo Direttore della "Direzione generale servizi antincendi" (DGSA) e fu cambiato il nome da pompieri (francesismo derivante dal sapeurs-pompiers francese) in vigili del fuoco (si vuole pensato da Gabriele D'Annunzio). Pesante anche il tributo di morti pagato da ogni Comando, nella Seconda guerra mondiale, dagli uomini del Corpo, unicamente per portare soccorso alle popolazioni civili colpite da bombardamenti. Nel 1942 viene creato il "Battaglione S. Barbara" e la creazione avviene in un momento particolare della guerra quando, cioè, le sorti si ribaltano a favore degli anglo-americani, e la ritirata di Russia, e la battaglia di El Alamein persa con onore dagli italiani (i soldati italiani, sebbene sconfitti, ebbero l'onore delle armi) fanno rendere conto agli italo-tedeschi che l'isola di Malta, possedimento britannico, è una vera e propria spina nel fianco per i convogli navale diretti in Africa Settentrionale. Viene concepita, quindi, l'idea dell'invasione dell'isola a mezzo delle autoscale dei vigili del fuoco, montate su posamine che avrebbero dovuto raggiungere e circondare l'isola eppoi, sviluppate le volate delle scale, far salire i soldati che avrebbero così, invaso il territorio. Quindi Giombini, in gran segreto, chiese a tutti i 94 Corpi una lista di volontari per il suddetto Battaglione e le richieste furono tanto numerose che si videro costretti ad effettuare una selezione rigidissima per il personale da arruolare: la richiesta minima parlava di personale con età anagrafica inferiore ai 42 anni. Vagamente si accennava a "zone di operazioni" ma mai esplicitamente si parlò di Malta. Nell'ottobre del 1942 i selezionati si ritrovarono a Roma, non alloggiati a Capannelle, ma attendati accanto. Il Comandante era l'ing. Piermarini che dopo la Guerra, diventò Comandante delle SCA, ed il motto adottato dal "Battaglione S. Barbara" fu: Vigiles victoriam anhelantes: L'operazione, denominata "C3" dagli italiani ed "Hercules" dai tedeschi, fu però di colpo abbandonata nello stesso mese di ottobre, il Battaglione sciolto, ed ai primi di novembre, causa l'aumento dei bombardamenti anglo-americani sulle nostre città, gli uomini furono suddivisi in 5 Centurie ed inviati nelle città maggiormente colpite dalle bombe nemiche (Torino, Genova, Roma, Napoli, Milano) in aiuto ai vigili del fuoco dei Comandi interessati. Le scale smontate furono restituite ai Comandi ed il personale che aveva fatto parte del Battaglione, fu autorizzato a portare sulla divisa lo stemma della "S. Barbara", ebbe un diploma di appartenenza, e l'Amministrazione si riservò la prerogativa, in caso di necessità, di ricostituire lo stesso.
Personale operativo Vigili del fuoco alla parata del 2 giugno a Roma
Vigili del fuoco al lavoro durante l'Incidente ferroviario di Viareggio
Il soccorso tecnico urgente è effettuato da squadre operative presenti in tutto il territorio nazionale. In ogni provincia è presente un comando provinciale che coordina l'attività di vari distaccamenti dislocati sul territorio. Il personale operativo può essere permanente o volontario. Quest'ultimo si distingue per la presenza di un baffo bianco sul distintivo di qualifica. I Vigili del Fuoco (chiamati anche pompieri, dalla precedente denominazione di Civici Pompieri) operano sulle APS (autopompa serbatoio) e sugli altri mezzi che sono normalmente presenti nei distaccamenti (autoscala, autobotte…). Le squadre sono formate generalmente da 5 o 6 persone. A coordinare le attività di soccorso di una singola squadra vi è un capo squadra o in sua sostituzione un facente funzione o il più alto in grado in quel momento. È il vigile con più anni di servizio che per l'esperienza sul campo e la formazione professionale conosce tutte le tecniche di soccorso e antincendio. Gestisce gli uomini sullo scenario dell'evento e li coordina per ottimizzare le risorse e i tempi. Lo si distingue dagli altri pompieri per il fregio di qualifica rosso e per l'elmo anch'esso di colore rosso. Il resto della squadra è composto dagli altri Vigili Permanenti o Volontari con diversi anni di "anzianità". A loro volta i Vigili Permanenti si suddividono in VF, VFQ, VFE, VFC (Vigile semplice, Vigile qualificato, Vigile esperto, Vigile coordinatore), quest'ultimo è quello più "anziano" di servizio e quello preposto così come da decreto Ministeriale a svolgere funzioni di vice del Caposquadra in sua assenza o ogni qualvolta si renda necessario. Le operazioni sullo scenario di soccorso vengono effettuate dai vigili operativi. Questo personale effettua un addestramento specifico di 6 mesi alla Scuole Centrale Antincendi di Roma Capannelle e alla Scuola di Formazione Operativa (SFO) di Montelibretti. Questa formazione unita all'addestramento che tutti i giorni viene effettuato durante l'orario di servizio fa sì che il vigile del fuoco sia pronto professionalmente e fisicamente a operare dove normalmente le altre persone non vorrebbero essere. Questo personale si distingue per il fregio di qualifica verde e rosso e per l'elmo di colore nero. Alcuni vigili poi sono abilitati alla conduzione dei mezzi di soccorso (autisti) grazie ad un corso al cui termine viene rilasciata una speciale patente ministeriale denominata per gradi (equivalente per categoria a quella civile). Il personale operativo del CNVVF riveste la qualifica di agente o ufficiale di polizia giudiziaria e la qualifica di agente di pubblica sicurezza, polizia amministrativa e di prevenzione. Spetta ai vigili infatti, in collaborazione con le altre forze di polizia, individuare le cause degli incendi e stabilire se si tratti di incendi dolosi, anche attraverso l'attività del Nucleo Investigativo Antincendi (N.I.A.). Al fianco del personale suddetto opera, in posizione gerarchicamente sovraordinata, una serie di figure professionali oggi appartenenti agli albi degli ingegneri e degli architetti, precedentemente diplomati (periti industriali e geometri) inquadrate nel Ruolo Tecnico Antincendi, che svolgono funzioni direttive e di coordinamento nell'ambito del soccorso e della gestione delle risorse. Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, è impegnato a fianco dei bambini dal 1989, da quando cioè ha ricevuto la nomina di "ambasciatore di buona volontà" da parte del Comitato Italiano per l'Unicef. Tra le campagne cui ha partecipato, c'è Yes for Children, per un manifesto dei diritti dell'infanzia. Vigili del Fuoco VolontariDa segnalare che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco era, un tempo, coadiuvato da due figure operative particolari: i militari di leva incorporati nel CNVVF detti Ausiliari (VVA - Vigile Volontario Ausiliario) e i Discontinui (VVD - Vigili Volontari discontinui). Ai primi (ora non esistono più perché non esiste più l'obbligo di leva) erano attribuiti compiti di logistica e supporto ma era impedito loro, ad esempio, l'accesso alla qualifica di centralinista di soccorso ma solo urbano o di autista in servizio di soccorso. La storia, purtroppo, ha raccontato di numerosi decessi, da parte di militari incorporati, che hanno perso la vita in operazioni di servizio di soccorso, indipendentemente dalla loro "limitata appartenenza operativa al Corpo". I Vigili Volontari Discontinui, invece, sono distinti in due diverse categorie di appartenenza: ex militari di leva che hanno firmato, il giorno dopo il congedo, offrendo la propria disponibilità a proseguire il rapporto con il Corpo oppure cittadini che hanno seguito un corso specifico, presso i comandi di appartenenza, con esito favorevole. I vigili Volontari Discontinui prestano servizio o presso i Comandi Provinciali e i rispettivi distaccamenti permanenti oppure e questo è il caso più particolare, presso specifici distaccamenti volontari. Nel primo caso, i Volontari, sono retribuiti alla stregua dei Permanenti anche se continuano ad essere utilizzati solo come figure di sostegno come, un tempo, lo erano i militari. I Discontinui sono precari della Pubblica Amministrazione a tutti gli effetti e che, caso particolare, vengono richiamati in servizio per 20 giorni, fino ad un massimo di 8 richiami all'anno. Quando sono in servizio svolgono tutte le funzioni come un vigile del fuoco permanente; nei distaccamenti volontari, invece, essendo loro in forzata autogestione, ricoprono tutti ruoli tipici dei permanenti (a partire dal vigile semplice fino al funzionario più altolocato). La retribuzione scatta solo ed esclusivamente se si verifica l'evento che determina il loro intervento ed è su base oraria. Ultimamente si è introdotta una nuova forma di supporto: la figura del personale Civile, questa svolge in parte per la durata di un anno un servizio logistico che era anche mansione del personale ex- militare (ausiliario) retribuito con paga mensile. Non ha nessuna funzione operativa se non quella "amministrativa". Personale del Settore Amministrativo Tecnico ed Informatico - SATIPer svolgere tutte le incombenze di natura giuridico-amministrativa e contabile, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco si avvale di figure professionali del ruolo amministrativo contabile, coordinate e dirette da funzionari amministrativi, che controllano il rispetto delle regole contrattuali e regolamentari da parte dei dipendenti in materia di diritti dei lavoratori, gestiscono i capitoli di spesa, i pagamenti ai fornitori, i pagamenti degli stipendi, l'approvvigionamento di materiali e mezzi, le incombenze relative all'istruttoria amministrativa delle pratiche di prevenzione incendi, ecc. Inoltre si avvale del settore tecnico-informatico, composto da una serie di figure professionali dotate di preparazione inerente all'informatica, l'elettrotecnica, le telecomunicazioni oltre a professionalità con caratteristiche di manualità come elettricisti, elettrauto, tornitori, falegnami, ecc. Il personale SATI è inquadrato nel ruolo non operativo ma può essere impiegato in supporto a strutture operative in località colpite da grave calamità pubblica o in altre situazioni di emergenza in cui il C.N.VV.F. sia chiamato a svolgere i propri compiti istituzionali. In tali situazioni coadiuva il personale operativo nello svolgimento delle proprie mansioni. L'inquadramento di queste figure professionali è differente rispetto agli altri corpi dello Stato in quanto i SATI sono dei Vigili del fuoco a tutti gli effetti ma non compiono "interventi di soccorso tecnico urgente". Menzione particolare va al settore informatico del Corpo nazionale che prevede la figura di tecnici informatici presenti in ogni Comando provinciale e negli uffici centrali, ove svolgono mansioni di amministratori di sistema (quindi gestiscono le reti interne dei vari Comandi provinciali e delle Direzioni regionali e/o degli uffici centrali) o di analisti di sistema e programmatori (per sviluppare i software in dotazione al C.N.VV.F.). Un altro settore in cui è presente il personale SATI è quello delle telecomunicazioni. Il personale SATI del servizio telecomunicazioni dei vigili del fuoco è inserito in un particolare ruolo specialistico unitamente al personale operativo impiegato in tale settore. I ruoli del personale SATI sono equivalenti a quelli del personale operativo. Le progressioni avvengono per concorso interno e vi sono anche in questo caso i ruoli dei funzionari SATI (direttori amministrativi e informatici) e le figure degli operatori, assistenti, collaboratori e sostituti direttori sia amministrativi che informatici. FormazioneLa formazione del personale appartenente ai Vigili del Fuoco si svolge lungo tutta la carriera, a partire dai corsi di ingresso all'atto dell'assunzione, fino ai corsi di passaggio di qualifica, di specializzazione e di aggiornamento. I corsi sono organizzati sia nelle strutture centrali che in quelle territoriali. A Roma si trovano l'Istituto Superiore Antincendi (ISA), la Scuole Centrale Antincendi di Capannelle, la Scuola di Formazione Operativa (SFO) di Montelibretti; sul territorio operano invece i poli didattici territoriali di Dalmine, Varallo Sesia, Bologna, Senigallia, Papigno, Napoli, Bari, Lamezia Terme. Il personale specialista viene formato in apposite scuole come ad esempio il Centro Formazione Volo di Roma Ciampino e il Centro Nazionale Addestramento Sommozzatori di Roma Capannelle. Ogni comando provinciale organizza inoltre corsi di vario tipo come ad esempio quello per il rilascio delle patenti di guida ministeriali VF, quelli per apprendere le tecniche speleo-alpino-fluviali (SAF) o di primo soccorso sanitario (TPSS). Tutta l'attività è coordinata sia dalla Direzione Centrale per la Formazione che dalle direzioni regionali. Qualifiche del Corpo nazionale dei vigili del fuoco
Premesso che ciò che nelle Forze armate è il grado militare, nelle Forze di polizia è chiamata "qualifica" e ciò che nelle forze armate è definita "qualifica" nelle forze di polizia è chiamata "denominazione"[5], segue la rappresentazione schematica per importanza gerarchica delle qualifiche del Corpo nazionale dei vigili del fuoco utilizzati attualmente così come istituiti nel 2007.
SpecializzazioniAll'interno del CNVVF esistono svariate specializzazioni. Personale addestrato per interventi particolari che, affiancato al personale operativo, copre tutte le tipologie di interventi.
Va inoltre detto che il personale SAF (anche quelli fluviali) ed NBCR è normalmente, tranne che nei livelli apicali, personale operativo "standard", cioè quello che viene chiamato al 115. Regioni che non si avvalgono del Corpo Nazionale dei Vigili del FuocoGrazie all'autonomia attribuita dallo Statuto Speciale, Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige si sono avvalse di un'organizzazione autonoma dei servizi di Soccorso Tecnico Urgente e Protezione Civile, adottando alcune varianti rispetto allo standard nazionale, ritenuto poco flessibile e a volte inefficiente. Le risorse economiche risparmiate grazie alla minore presenza di personale retribuito, prevalendo la componente volontaria, vengono impiegate per l'acquisto di automezzi ed attrezzature tecnologicamente avanzate. In questo modo, anche i piccoli centri abitati possono essere dotati di piccoli distaccamenti volontari, equipaggiati con gli automezzi di base. Valle d'Aosta: Il Corpo valdostano dei vigili del fuoco, ai sensi della legge regionale 10 novembre 2009, n. 37 - Nuove disposizioni per l'organizzazione dei servizi antincendi della Regione Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste, è componente fondamentale e struttura operativa del sistema di protezione civile, ai sensi dell'articolo 11 della legge 24 febbraio 1992, n. 225 (Istituzione del servizio nazionale della protezione civile), e della legge regionale 18 gennaio 2001, n. 5 (Organizzazione delle attività regionali di protezione civile) e sostituisce, nel territorio regionale, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e svolge le funzioni e i compiti allo stesso attribuiti. Il Corpo valdostano dei vigili del fuoco svolge inoltre le funzioni relative ai servizi antincendi aeroportuali, presso l'aeroporto regionale, secondo la normativa vigente in materia. Pertanto le funzioni e le competenze in materia antincendi facenti capo al Ministero dell'interno o al Ministro dell'interno sono attribuite, rispettivamente, all'Amministrazione regionale e al Presidente della Regione. Inoltre in coordinamento con le analoghe strutture del Ministero dell'interno, il CVVVF assicura, nei limiti delle proprie competenze, la direzione tecnica dei soccorsi nell'ambito degli interventi di difesa civile. Trentino Alto Adige: Con la legge Regionale n.24 del 20 agosto 1954 e successive modificazioni, viene istituito il Servizio Antincendi nelle Provincie Autonome di Trento e Bolzano. La stessa legge ne sancisce struttura e competenze. Il Servizio antincendi si compone quindi di: Corpi permanenti e Volontari dei Vigili del Fuoco, Unioni provinciali e distrettuali dei Corpi dei Vigili del Fuoco Volontari, Squadre antincendi aziendali. Divise StoricheAttrezzatureAttrezzature individualiLe attrezzature individuali di ogni vigile del fuoco volontario o permanente che sia consistono in:
Inoltre ogni vigile del fuoco ha a disposizione un completo antipioggia che consiste in un pantavento e una giacca a vento. MezziIl Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco possiede mezzi speciali per lo svolgimento di qualsiasi intervento di soccorso; nonché veicoli logistici e di supporto tecnico alle attività istituzionali. I principali mezzi di soccorso sono dislocati in ciascun comando e distaccamento, in numero adeguato alle esigenze del territorio di competenza. Mezzi terrestri
L'acquisto dei veicoli da destinarsi ai vari comandi avviene attraverso bandi di gara ministeriali, i distaccamenti possono essere finanziati anche da enti locali o privati (tramite apposite onlus) e provvedere ad acquisti autonomi. Ad esempio, il distaccamento volontario di Carate Brianza ha acquistato una nuova APS in regime di autofinanziamento. Mezzi nautici del soccorso portualeEsistono diverse tipologie di MBP (motobarche pompa) a seconda della categoria del porto e della tipologia di intervento. Dalla più grande e meno veloce (una velocità massima di 12 nodi) la serie 1100 dalla lunghezza di 30 metri e con una grande portata d'acqua, a quelle medie, tipo la serie 1000 o Raff, serie decisamente più veloce (dai 20 ai 30 nodi) e con una portata d'acqua inferiore, ai mezzi RIB od equivalenti, ovvero battelli pneumatici di 9 – 10 m che possono raggiungere anche 50 nodi ed hanno lo scopo di trasportare la squadra d'intervento direttamente sulle navi che necessitano soccorso o per partecipare al SAR
Mezzi aerei
Piaggio P-180 Avanti dei Vigili del Fuoco
Un Agusta-Bell AB 47 G-2 nel 1973 Il corpo dei VVF ha in dotazione quattro modelli di elicotteri disposti in undici elinuclei dislocati ad Alghero, Arezzo, Bari, Bologna, Catania, Genova, Pescara, Salerno, Torino, Varese, Venezia e al Centro Aviazione di Roma Ciampino. I modelli attualmente in uso sono:
Da ricordare la presenza di due aerei bimotore a turboelica Piaggio P180 Avanti|P180 (VF-181) Piaggio P180 Avanti II (VF-182) presso il Centro Aviazione di Roma Ciampino I VVF hanno utilizzato un quindicina di elicotteri AB 204 ASW radiati dalla Marina Militare e "denavalizzati" dalla Agusta. Attualmente questi elicotteri sono stati quasi completamente radiati anche dai VVF. In precedenza i VVF hanno utilizzato pochi esemplari di AB 205 attualmente radiati. I primi elicotteri usati dai VVF sono stati gli AB-47G, seguiti dagli AB-47J, entrambe queste macchine sono da tempo radiate. Inoltre ci sono altri mezzi dedicati alle varie specialità del corpo, quali mezzi dedicati ai sommozzatori, al personale S.A.F. o agli aeroportuali. Tutti i mezzi in servizio presso il corpo hanno dispositivi di segnalazione visiva (lampeggiante blu) e sonora (sirena). Questa può essere a fischio (in disuso ma non rara da sentire, data la vetustà di alcuni mezzi in dotazione al corpo) o bitonale, in quanto questi mezzi sono veicoli d'emergenza. Banda del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco
Banda del Corpo alla festa del 2 giugno Formata verso la fine degli anni trenta, attualmente la banda è composta da più di 60 componenti. Gli esecutori sono tutti diplomati nei conservatori ed istituti nazionali italiani e fanno tutti parte del personale operativo del corpo soprattutto tra le fila del personale volontario, svolgendo anche servizio nei vari comandi provinciali d'Italia. Attualmente il Direttore della banda è il Maestro Donato di Martile. Bandiera d'Istituto e di StatoIl Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è dotato di una Bandiera d'Istituto, assegnata dalle autorità dello Stato nel febbraio del 2005. Essa è composta da un drappo, un puntale, un'asta, una fascia e una cordoniera. Il regolamento definitorio della stessa può essere visionato, oltre che dal sito istituzionale, anche dal sito del Ministero degli Interni. Nel maggio del 2009 è stata riconosciuta, dopo circa 70 anni di marineria, la Bandiera di Stato alle navi del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che è stata consegnata direttamente al capo del Corpo Antonio Gambardella dall'Ammiraglio della Marina Militare Dino Nascetti. Il senso di questo riconoscimento è che le amministrazioni dello Stato possono iscrivere il proprio naviglio nel citato registro. Esso comporta alcuni diritti, come per esempio l'equiparazione alle navi da guerra, godendo in alto mare della completa immunità dalla giurisdizione di qualunque Stato estero, che non sia quello italiano. Su Decreto del Presidente della Repubblica, nel mese di novembre del 2009 è stato concesso al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, uno stemma araldico, poi visualizzato anche sul suo gonfalone; riporta un drago, col motto nazionale: Flammas domamus donamus corden ("domiamo le fiamme, doniamo il cuore"). È stato presentato in occasione della festività di Santa Barbara (patrona del corpo nazionale), tenuta in modalità nazionale il 4 dicembre 2009 a Venezia. Denominazione dei corpi volontari nelle lingue minoritarie d'ItaliaNelle regioni italiane che beneficiano di un regime di bilinguismo, la denominazione Pompieri volontari è stata resa:
OnorificenzeMedaglie e decorazioni concesse dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Decorazioni conferite alla bandiera del Corpo Nazionale dei Vigili del FuocoDecorazioni conferite ai Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco
Decorazioni individuali al Valor Militare conferite a Vigili del Fuoco
Decorazioni individuali al Valor Civile ed al Merito Civile conferite a Vigili del Fuoco
Decorazioni individuali, attestati e medaglie di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione Civile conferite a Vigili del Fuoco
Preghiera del vigile del fuocoIddio, che illumini i cieli e colmi gli abissi, Chiamate di soccorsoIl numero di soccorso dei Vigili del Fuoco è il 115 in attesa del Numero Unico Nazionale delle emergenze che, come negli altri paesi della Comunità Europea, sarà il 112. Esso può essere usato in caso di bisogno, di "soccorso tecnico urgente" (per esempio incendi - eccetto gli incendi boschivi che non siano d'"interfaccia", cioè che non possano coinvolgere persone o beni e quindi rimangono di competenza del Corpo Forestale dello Stato (chiamata di emergenza: 1515) -, incidenti, fughe di gas, allagamenti, presenza di materiali radioattivi e/o chimici, ma anche annidamenti pericolosi di insetti come vespe e calabroni o di rettili oppure recupero di animali vivi in situazione di difficoltà come gatti o cani incastrati, cavalli o bestiame in posizioni difficilmente raggiungibile). È attivo e gratuito su tutto il territorio nazionale (fatto salvo gli interventi non urgenti e i compiti istituzionali). Al telefono risponde il personale delle sale operative del Comando Provinciale da cui si chiama che poi, a seconda della zona e della tipologia del sinistro, decide quali distaccamenti, squadre e mezzi mandare a risolvere il problema. Inoltre queste sale operative sono in stretto contatto con le altre centrali operative 112, 113, 117, 118, 1515, 1530, polizie locali per garantire un rapido intervento di tutti i mezzi di soccorso. Per questioni di polizia giudiziaria tutte le chiamate in arrivo al 115 sono registrate. L'intervento di soccorso dei Vigili del Fuoco è sempre gratuito 24 ore su 24, mentre sono a pagamento i servizi d'istituto (ad es.: vigilanze in locali di pubblico spettacolo, assistenza alle operazione rifornimento carburante di navi, aerei con passeggeri a bordo, ecc) ed i servizi di soccorso tecnico non urgente (per i quali esiste un tariffario ministeriale). Per il servizio di aperture porte che non presentino condizioni di pericolo o estrema necessità/urgenza la gratuità dipende da dove è ubicato l'immobile in quanto il tariffario viene applicato solo in alcune province mentre in altre no. Attività sportiveIl Corpo dei Vigili del Fuoco porta con sé una lunga tradizione sportiva, la cui gestione è affidata all'Ufficio per le Attività Sportive, posto alla diretta collaborazione del Capo del Dipartimento dei vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile e del Capo del Corpo Nazionale dei vigili del fuoco - Vice Capo Dipartimento Vicario. I compiti istituzionali dell’Ufficio sono i seguenti:
Dal 1983, oltre a promuovere la partecipazione degli atleti VV.F. alle attività agonistiche federali, organizza ogni anno dei campionati nazionali riservati ai vigili del fuoco in servizio o in quiescenza, nelle seguenti discipline sportive:
In attesa di dare vita al Gruppo Sportivo Nazionale Vigili del fuoco, che dovrebbe avvenire nel 2012, l'attività agonistica è svolta in sede locale, per opera dei Gruppi sportivi dei Comandi Provinciali VV.F., aperti soprattutto ai giovani. Sul territorio si contano attualmente 32 Gruppi dei Vigili del Fuoco attivi, polisportive dilettantistiche senza scopo di lucro, intitolate a vigili del fuoco deceduti, che, nel complesso, vedono impegnati circa 1000 atleti. Le discipline svolte sono le seguenti:
Inoltre, allo scopo di diffondere l'immagine del Corpo nell'ambito di iniziative di cooperazione con gli altri corpi dello stato e per la raccolta di fondi nell'ambito di iniziative umanitarie e di beneficenza sono state costituite le seguenti Rappresentative nazionali VV.F.:
VV.F. La Spezia - Campioni d'Italia 1944 Da segnalare, infine, che in piena seconda guerra mondiale la compagine del 42º Corpo dei Vigili del Fuoco della Spezia trionfò in un torneo calcistico disputato in condizioni al limite della sopportazione, in un'Italia divisa e tormentata dalla guerra. I Vigili del Fuoco liguri, il 16 luglio 1944, ebbero la meglio sul grande Torino all'Arena di Milano, città a quel tempo occupata dalle truppe tedesche. La vittoria è stata riconosciuta il 22 gennaio 2002, con l'assegnazione, da parte della FIGC, alla formazione spezzina, di una medaglia al valore sportivo per quello storico trionfo. Musei dei Vigili del Fuoco
Leggi e regolamentiL'ordinamento del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco è regolato dal Decreto Legislativo n. 217 del 13 ottobre 2005. Le norme sul reclutamento, avanzamento ed impiego del personale volontario del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco sono regolate del Decreto del Presidente della Repubblica n. 76 del 6 febbraio 2004. |
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Ultimo aggiornamento Domenica 02 Dicembre 2012 17:08 |