E' deceduto  per traumi da impatto Emanuele Melillo, l'autista del bus precipitato a Marina Grande e non per infarto come si era supposto nei primi momenti post incidente.

«Dagli accertamenti eseguiti oggi è emerso che le cause del decesso sarebbero riconducibili a 'lesioni multiple agli organi toraco-addominali': al momento, quindi, sembrerebbe escluso che il decesso sia stato causato da un malore o da una patologia» ha sostenuto l'avvocato della famiglia Melillo Giovanna Cacciapuoti.

«Ad ogni modo - continua la penalista - bisogna attendere l'esito degli esami istologici al cuore e al cervello, e di quello tossicologico, per avere un quadro più chiaro».

L'incarico per l'autopsia è stato conferito in mattinata al medico legale Marta Moccia, negli uffici della Procura di Napoli.

Le operazioni peritali, alla presenza del consulente di parte dottor Francesco Paciolla, sono iniziate intorno alle 13, nel Secondo Policlinico di Napoli, e si sono conclude intorno alle 15.