In un delirio in Piazza del Plebiscito gli Azzurri portano a casa il 4° titolo.

C'è ua canzone di Eduardo De Crescenzo, che secono me rappresenta a pieno il pensiero del popolo napoletano e della sua squadra: Ancora

Si Ancora, e Ancora, questo è nel profondo quello che il popolo del Napoli vuole, vincere e Ancora e Ancora.

Lo scudetto inaspettato, completamente differente da quello della stagione 2022-2023 che fu vinto matematicamente con 5 giornate di anticipo dominato dall'8a alla 34a giornata e con 90 punti (e pure con 91 siamo stati capaci di perderlo), rispecchia quasi quello vinto 35 anni fa (il secondo ed ultimo dell'era Ferlaino con Maradona) dove al cambio di allenatore da Bianchi si passò a Bigon che arrivò e vinse sia lo Scudetto che la Super Coppa Italiana a settembre.

Dopo Spalletti che, come detto si impose sia in campionato vicendo uno scudetto dei record (o quasi) sia in Champions con un ragguardevole quarto di finale perso con il Milan, Antonio Conte si è presentato a Napoli con le idee chiare: ritornare in Champions, dove lo scorso campionato, dopo 14 anni consecutivi, non ha partecipato ad una competizione UEFA.

Ed in Champions ci è tornato alla grande con lo scudetto strappato di forza dalla maglia dell'Inter all'ultima giornata.

Certo pensare di arrivare a giocarsi il tutto e per tutto l'ultima di campionato dopo un sonoro 3 a 0 subito dal Verona il 18 agosto (dove per altro l'Inter pareggiò 2 a 2 col Genoa) sembrava assurdo.

Ma Antonio Conte sapeva quali corde toccare e per 21 giornate siamo stati in testa contro le 3 dell'Atalanta e le 7 dell'Inter.

Ieri sera in conferenza stampa quando avesse capito che poteva vincere lo scudetto (o almeno provarci) quando pareggiò 1 a 1 il 1° marzo 2025 a Milano contro l'Inter che sembrava lanciata verso il tricolore

Se i due scudetti del XX Secolo furono in tutto e per tutto di Maradona, del riscatto del sud, del riscatto di una generazione, del riscatto del sud povero verso il nord ricco, quello del 2022-2023, come ebbi occasione di dirlo al TG4, e lo ripeto oggi, non sono del riscatto di una "città perdente" ma il risultato di un grande lavoro, di visione specchio di una città che ha sputo rinascere a nuova vita, a ridiventare Capitale, come lo fu all'epoca dei Borbone e tutto sommato come lo fu anche all'epoca dei Savoia prima della Seconda Guerra Mondiale (e pure lì insegno al mondo, ancora una volta, che il nemico può essere cacciato da solo senza aiuto esterno...)

Mai come in questo ultimo decennio la Nostra Città è il centro del mondo, ma come Antonio Conte ci sta insegnando, per essere e restare primi serve visione, capacità e soprattutto sudore e sofferenza

Photogallery - Napoli - 23 maggio 2025 - Napoli Campione d'Italia - 23-05-2025

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